
Il titolo ha tentato subito un allungo in avvio di seduta, evento che accade molto spesso nelle ultime giornate, che però non è riuscito a confermare nell’arco della seduta.
Il titolo ha tentato subito un allungo in avvio di seduta, evento che accade molto spesso nelle ultime giornate, che però non è riuscito a confermare nell’arco della seduta.
Il titolo sul listino milanese sta costruendosi una solida base accumulativa sopra quota 13,1-13,05 euro per azione che potrebbe servire per un rialzo nelle prossime sedute, con un primo obiettivo realistico che potrebbe essere rappresentato da quota 13,6 euro, ed un secondo obiettivo a 13,85-13,9 euro.
Il titolo Tenaris ha saputo così reagire alla svalutazione del petrolio, sceso sotto gli 80 dollari al barile, soprattutto grazie all’aumento del target price da parte di Ubs.
Gli analisti prevedevano profitti per un miliardo di euro, ma Societe Generale ha comunicato che ci sarà solamente un leggero utile decisamente inferiore rispetto a quello che si aspettavano gran parte degli analisti.
Il titolo del Lingotto ha comunque rafforzato la propria situazione negli ultimi giorni, effettuando un notevole passo avanti, arrivando a sfiorare la soglia psicologica e grafica che si trova a quota 11 euro per azione.
A fine dicembre però la raccolta dovuta allo scudo fiscale ammonta a 1,5 miliardi, ma il numero uno di Banca Generali ha fatto sapere che i restanti 600 milioni entreranno nei prossimi mesi poichè la procedura per i capitali poco liquidi è più lunga del normale.
Il titolo ha poi subito raggiunto 4,22-4,23 euro, salvo poi chiudere la seduta del venerdì a quota 4,1975 euro, in rialzo dello 0,42%, infatti come suggeriscono gli esperti, ora il titolo avrà bisogno di una nuova fase di consolidamento prima di poter ripartire verso valori più alti.
Tuttavia questa repentina salita potrebbe voler dire la necessità per il titolo di una pausa di consolidamento però il trend delle ultime sedute lascia ben sperare per gli investitori.
Il titolo nella giornata di ieri ha chiuso guadagnando lo 0,57% a quota 14,13 euro per azione, confermando il quadro positivo dell’ultimo periodo, con buone prospettive per l’immediato futuro.
Impregilo ha creato una forte base accumulativa in area 2,26-2,25 euro prima di mettere a segno un deciso rialzo, che come detto ha spinto il valore del titolo molto vicino alla resistenza statica, che si trova a 2,55-2,57 euro.
E’ infatti neutrale la situazione tecnica del titolo Fiat, che continua a muoversi all’interno di un’area delimitata dal sostegno di 10,1-10 euro da una parte e dalla barriera di 10,6-10,65 euro dall’altra.
Ad aiutare invece i mercati finanziari americani è stato decisamente il settore tecnologico che ha guidato la ripresa della borsa di New York facendo registrare a Wall-Street un meritato +45% del Nasdaq.
Negli ultimi 3 mesi l’America ha visto un aumento sostanziale dei consumi e questo è un dato molto interessante.
La quotazione odierna del dollaro nei confronti dell’euro è infatti a 1,43 e questo dato è complice la notizia che arriva dagli Stati Uniti che vede il nuovo continente in avvio di ripresa dei consumi.