Fiat quadro di breve termine contrastato

logo_fiat_a-aa

Fiat prosegue il suo momento altalenante in borsa, e anche nella giornata di ieri ha perso terreno, chiudendo le contrattazioni in calo dell’1,15% a quota 10,34 euro per azione.

Il titolo del Lingotto resta quindi sotto la barriera posta a 10,6-10,7 euro, confermando così il quadro tecnico di breve periodo molto contrastato.

Finmeccanica pullback a 12 euro

finmeccanica2

Il titolo Finmeccanica negli ultimi giorni a Piazza Affari si è reso protagonista di un notevole crollo, con il valore del titolo che è nettamente sceso al di sotto della soglia psicologica e del supporto, posti a quota 12 euro, arrivando fino a toccare 11,2 euro, chiudendo la giornata di contrattazioni di ieri in ribasso dello 0,17% a quota 11,62 euro.

Ora Finmeccanica potrà tentare di mettere a segno quello che in termine tecnico viene chiamato pullback, ossia un rimbalzo tecnico, verso quota 12 euro.

Fiat veloce rimbalzo tecnico

fiat_logo_final

A Piazza Affari ieri il titolo Fiat è stato protagonista di quello che in gergo tecnico viene definito rimbalzo tecnico, ma a fine giornata è rimasto comunque sotto la barriera posta a 10,6-10,7 euro.

Il titolo del Lingotto ha tuttavia concluso un’ottima seduta nella giornata di lunedì, chiudendo le contrattazioni in rialzo del 2,95% a quota 10,46 euro per azione.

Fiat debole il quadro di breve termine

logo_fiat_a-aa

Nell’ultima seduta di settimana scorsa il titolo Fiat ha messo a segno una preoccupante correzione in negativo, andando a chiudere le contrattazioni poco sopra quota 10 euro per azione, per la precisione a 10,16 euro per azione, in ribasso del 3,61%.

Come confermano gli analisti e come si evince facilmente anche dal grafico, il titolo del Lingotto sta mostrando i primi segni di indebolimento, e proprio per questo motivo sarà fondamentale la tenuta sopra la soglia di 9,9-9,98 euro, dove per salire il titolo dovrà effettuare una fase riaccumulativa.

Situzione Generali in attesa del terzo trimestrale 2009

generali a 3 mesi

Il 5 novembre si riunisce in consiglio di amministrazione di Generali che approverà il terzo trimestrale 2009 che secondo le stime vede un aumento dell’utile netto migliore delle aspettative in grado di portarsi a quota un miliardo di euro.

Dal 19 di Ottobre 2009 il titolo ha cominciato però una brusca discesa che ha portato il titolo a posizionarsi nell’ultima seduta a quota 17,16 euro.

Fiat difficile il superamento di 10,9 euro

fiat_logo_final

Nella scorsa settimana il titolo Fiat si è reso protagonista di continui sali-scendi, confermando così che il quadro di breve periodo è assolutamente contrastato.

Gli ultimi due giorni della settimana sono stati molto chiari in questo senso: giovedì il titolo Fiat ha accusato un crollo fino a quota 9,6-9,55 euro per azione, per poi effettuare un forte rimbalzo tecnico che ha riportato le quotazioni del Lingotto a quota 10,5 euro.

Parmalat break-out a quota 1,925 euro

parmalat (1)

Il titolo Parmalat sta mettendo in sequenza sedute molto positive infatti come vedete dal grafico è da fine 2008 che il titolo è in continua crescita.

Rimane quindi molto positivo il quadro tecnico di breve periodo, grazie anche al fatto che Parmalat nelle ultime settimane non ha perso troppo terreno nei confronti dei massimi.

Il motivo di questa tenuta del titolo è dovuta al forte canale rialzista che sostiene Parmalat da ormai un anno.

Intesa San Paolo tiene il supporto a 2,85 euro

san paolo

Nelle ultime sedute a Piazza Affari il titolo di Intesa San Paolo è stato al centro di numerose correzioni, ma fortunatamente per gli investitori il titolo ha trovato un grande supporto dalla soglia posta a 2,85 euro, livello da cui ora potrà dare il via alla sua risalita.

Nonostante la grande portata dell’ultimo calo, Intesa San Paolo ha saputo reagire sempre molto bene, lo testimonia anche il fatto che ieri il titolo in borsa ha saputo chiudere a quota 2,945 euro in rialzo del 2,17%.

Unicredit chiude a 2,37 euro dopo crollo a 2,17

unicredit-779172

Ieri il titolo Unicredit è stato protagonista di un andamento a Piazza Affari molto strano ed inusuale. Durante il mattino il titolo è letteralmente crollato fino a 2,17 euro per azione, salvo poi trovare un incredibile rimbalzo verticale fino a tornare a quota 2,35 euro.

Questo movimento non fa altro che confermare l’attuale quadro tecnico di breve periodo di Unicredit, che è molto fragile, come indicano anche gli esperti e come indica il recente scontro con quota 2,8 euro.

Se si vuole guardare il bicchiere mezzo pieno comunque questo calo a 2,17 potrebbe indicare il punto minimo della discesa delle ultime sedute.

Terna mira quota 2,725 euro

terna

Terna, che ieri a Piazza Affari ha concluso la seduta in rialzo dello 0,75% a quota 2,695 euro per azione, si trova in un periodo in cui conferma il suo carattere improntato alla linea difensiva.

Comunque il titolo sta reagendo molto bene alla debolezza delle ultime sedute, rimanendo molto vicino ai numeri massimi fatti registrare nel 2009, e mantenendo una struttura tecnica decisamente positiva, grazie anche all’annuncio dell’imminente vendita a Cemig in Brasile.

Eni e Saipem in attesa dei trimestrali 2009

deposito petrolio

Tutti in attesa dei risultati del trimestrale di Saipem che al momento, insieme a Eni, sta guadagnando lo 0,61% a fronte di un target price appena lanciato a 24 euro ad azione promosso da Intermonte che però si aspetta nel prossimo trimestrale del 2009 in uscita oggi una diminuzione dei ricavi del 6% portandosi così a totalizzare 2.481 milioni di euro.

La situazione dei petroliferi in Europa oggi è tutta in salita grazie anche all’uscita del terzo trimestrale di BP (British Petrol) che ha totalizzato, nonostante la forte perdita del fatturato, dei ricavi ben superiore alle aspettative grazie anche al taglio delle imposte portandosi così a chiudere un bilancio con una diminuzione dell’utile netto del 33,7% (5,34 miliardi di dollari contro gli 8 del 2008, le stime erano peggiori).

Fiat calo sotto gli 11 euro

fiat

In questi giorni stiamo seguendo attentamente l’andamento del titolo Fiat, e come avrete letto ieri il titolo del Lingotto stava tentando un attacco a quota 11,5 euro che però è fallito.

Nella seduta di ieri il titolo è addirittura sceso sotto quota 11 euro, arrivando a chiudere la giornata di trattative in calo dell’1,81% a quota 10,84 euro.