
Brutte notizie, dunque, per gli azionisti del gruppo aerospaziale italiano, che ormai da tre giorni vede le proprie quotazioni in continua svalutazione.
I motivi di questa”crisi” sono da ricercarsi, secondo i migliori analisti, specialmente a causa della pubblicazione del bilancio semestrale Finmeccanica, risultati insoddisfacenti le previsioni della vigilia.
Nonostante, infatti, i 443 milioni di utile collezionati grazie alla cessione del 45% di Ansaldo Energia (primo produttore mondiale di centrali elettriche), che hanno fatto lievitare il profitto a circa 456 milioni, margine operativo lordo e ricavi sono risultati fortemente in calo (rispettivamente a 440 milioni e 8,432 miliardi) scontentando gli investitori più esigenti che hanno di conseguenza iniziato a vendere le proprie azioni.
L’intervista al Sole 24 Ore dell’amministratore delegato Giuseppe Orsi, che avrebbe dovuto grandemente confortare in merito alla situazione economico-finanziaria del gruppo romano, purtroppo, non è riuscita nel proprio intento.
E dire che, a dar retta ad Orsi, ci sarebbero tutte le premesse per acquistare, piuttosto che svendere le azioni Finmeccanica.
L’ad, infatti, ha dichiarato come l’azienda da lui amministrata dovrebbe riuscire a chiudere l’anno con un consistente aumento degli utili e che non v’è alcun motivo d’ansia poiché, essendo le prime scadenze previste per l’inizio del 2013, Finmeccanica riuscirà autonomamente a raccogliere i capitali necessari per far fronte ai propri obblighi.
Smentite categoricamente, dunque, le voci che vedevano imminente un consistente aumento del capitale poiché, grazie agli oltre 7 miliardi di patrimonio netto, Finmeccanica non ha alcun bisogno di ricapitalizzazione.
Sarà dismessa, invece, così come previsto a inizio anno, la statunitense DRS Technologies (interamente controllata) attiva nel settore della difesa. La cessione eccellente dovrebbe portare nelle casse italiane circa 600 milioni di euro.