Alitalia prevede il ritorno all’utile entro il 2017. La compagnia aerea, sicuramente, è a un bivio. Forse questa possibilità , nata dalla fusione con Etihad, è l’ultima possibilità per salvarsi.

Alitalia prevede il ritorno all’utile entro il 2017. La compagnia aerea, sicuramente, è a un bivio. Forse questa possibilità , nata dalla fusione con Etihad, è l’ultima possibilità per salvarsi.

Il Pil italiano registrerà  un’ulteriore (seppur minima) crescita da qui alla fine 2016? La risposta è “si”, secondo l’Istat.

Quello del magnate è un investimento che sa di scommessa. Warren Buffett punta un miliardo di dollari su Apple. Una ‘mossa’ del tutto insolita per un Signore che non ha mai privilegiato il canale high-tech.

Fervono i preparativi per il matrimonio bancario dell’anno. I board amministrativi di Banco Popolare e Banco Popolare Milano approveranno la fusione tra i due gruppi fra pochi giorni (23 e 24 maggio le date stabilite). La fusione avrà , poi, efficacia entro la fine del 2016 e darà vita al nuovo istituto e allo spin-off di Bpm Spa.

Una di quelle notizie che fanno riflettere. Apple, il colosso di Cupertino nato da un’idea del geniale Steve Jobs, è in difficoltà . Numeri alla mano, non succedeva dal 2003.

La buona notizia è che Exor registra un ottimo incremento degli utili per effetto di PartnerRe. Quella cattiva è che la posizione finanziaria netta della holding di proprietà della famiglia Agnelli crolla a -4,2 miliardi di euro.

Monsanto, uno dei competitor principali di Bayer, potrebbe finire presto tra le grinfie dell’azienda tedesca. Sarebbe un affare interessante, dal momento che Monsanto puo’ vantare un valore di 40 miliardi di dollari.


Un nuovo sodalizio insidia il primato di Toyota per ciò che concerne la produzione mondiale di auto. Si tratta del triangolo Renault – Nissan – Mitsubishi, venutosi a mancare successivamente alla ‘salvifica’ acquisizione di quest’ultima da parte della penultima.

Poste Italiane manda in archivio il primo trimestre con un utile netto in salita. E’ ora al 18%, ovvero a 367 milioni.

Nonostante le buone notizie provenienti da più parti, c’è debolezza nell’aria. Le Borse europee non sfruttano i dati positivi della produzione industriale provenienti dalla Gran Bretagna e il collocamento di 6,5 miliardi di Bot a un anno a tassi negativi: il Tesoro ha assegnato tutti i titoli con un rendimento sceso a -0,14% dal -0,081 di aprile (buona la domanda a 11,12 miliardi).

Il primo periodo dell’anno viene mandato in archivio con un utile netto pari 406 milioni da Unicredit. Ciò si traduce in un calo del 20,8% in confronto allo stesso periodo dello scorso anno.

La Grecia preoccupa. L’Europa prova a reagire e a combattere i rischi provenienti da Atene e dalla Gran Bretagna, dove manca poco più di un mese alla probabile Brexit.

Il petrolio viene da un’altra settimana totalmente negativa. Il prezzo del greggio è tornato sotto quota 45 dollari al barile, nel momento in cui due venerdì fa aveva nuovamente raggiunto i 50 dollari.
