Autostrade Meridionali può valere 30 euro in borsa

Da inizio ottobre il titolo Autostrade Meridionali, quotato a Piazza Affari con il simbolo “AUTME”, ha messo a segno un rialzo del 14,5% passando da poco più di 16 euro a 18,35 euro (chiusura di venerdì), toccando il massimo più alto da inizio novembre 2011 a 18,45 euro. A mettere il turbo alle azioni in borsa è l’avvicinamento della scadenza del bando per l’affidamento in concessione delle attività di gestione e manutenzione del tratto autostradale A3 Napoli-Salerno. Le domande dovranno essere presentate entro il 9 ottobre.

Asta Bot 10 ottobre 2012

Il Dipartimento del Tesoro del Mef, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha disposto per mercoledì prossimo, 10 ottobre del 2012, con data di regolamento il 15 dello stesso mese, un’asta di Buoni Ordinari del Tesoro (Bot) per un controvalore complessivo pari ad 11 miliardi di euro.

Trattasi, nello specifico, dei Bot trimestrali 14.01.2013, con scadenza a 91 giorni, per 3 miliardi di euro, e dei Bot annuali 14.10.2013, con scadenza a 364 giorni, per 8 miliardi di euro. Il tutto a fronte della scadenza il 15 ottobre prossimo di Buoni Ordinari del Tesoro annuali per un controvalore pari a 7,7 miliardi di euro.

Assemblea Azionisti Retelit per rinnovo CdA

E’ stata fissata e convocata dal Consiglio di Amministrazione per il 29 ottobre prossimo, ed occorrendo il giorno dopo in seconda convocazione, l’Assemblea ordinaria degli Azionisti di Retelit S.p.A., società quotata in Borsa a Piazza Affari ed attiva nel settore delle telecomunicazioni. L’Assemblea sarà chiamata a rinnovare gli organi sociali, ed in particolare il Consiglio di Amministrazione sulla base delle liste presentate.

Al riguardo Retelit con un comunicato ufficiale ha reso noto che le liste presentate per il rinnovo del CdA sono due, di cui una presentata dall’azionista Bousval S.A., e l’altra dall’azionista HBC S.p.A..

Rcs +7,5% spinto da Proto e Della Valle

Ritorna a infiammarsi il dossier Rcs Media Group, con il titolo sugli scudi quest’oggi a Piazza Affari. Le azioni del gruppo editoriale mostrano un rialzo del 7,48% a 1,523 euro. E’ stato già toccato un massimo intraday a 1,555 euro. A spingere nuovamente al rialzo le azioni Rcs sono state le mosse di Proto e di Della Valle. La Consob ha comunicato il patto di sindacato del 2,8% che Alessandro Proto ha raccolto tramite quattro investitori. La Proto Organization ha la totale delega e rappresentanza delle quote del patto.

Fiat Industrial resterà quotata a Piazza Affari

Il titolo Fiat Industrial (codice di borsa “FI”) è invariato a 7,82 euro questa mattina a Piazza Affari, ancora convalescente per le vendite arrivate ieri a seguito della notizia sul possibile slittamento della fusione con Cnh. Ieri il titolo ha chiuso la seduta con un calo del 2,01% a 7,82 euro. La fusione tra Fiat Industrial e la controllata americana Case New Holland potrebbe slittare al 2013, in quanto i consiglieri indipendenti di Cnh non sono convinti della proposta di concambio giunta da Fiat Industrial lo scorso 30 maggio.

Provincia di Milano parteciperà all’Ipo Sea

Dopo alcune settimane di intense riflessioni la Provincia di Milano ha sciolto le ultime riserve e ha deciso che parteciperà al collocamento di Sea, la società aeroportuale che gestisce gli scali di Linate e Malpensa. Palazzo Isimbardi collocherà sul mercato una quota del 14,56% attraverso la holding Asam contestualmente all’aumento di capitale deliberato dal Comune di Milano, che è l’azionista di controllo di Sea con una quota del 54,8%. Secondo indiscrezioni di stampa, l’annuncio ufficiale dovrebbe avvenire nella giornata di lunedì 8 ottobre.

Nomura pessimista su Enel

Il broker giapponese Nomura è convinto che le stime di consensus sul titolo Enel non siano coerenti con le prospettive future del colosso dell’elettricità italiano. Nomura consiglia agli investitori di ridurre l’esposizione in portafoglio sul titolo Enel (rating “reduce”) e assegna un target price pari a 2,7 euro. Gli analisti nipponici stimano un utile per azione (eps) 2013 pari a 0,31 euro, meno di quanto si attendono mediamente gli analisti, ovvero 0,36 euro. Oggi il titolo in borsa mostra un ribasso dello 0,56% a 2,854 euro.

Enel Green Power allaccia nuovo parco eolico in Spagna

Si chiama “Acampo Hospital” il nuovo parco eolico che è stato messo in esercizio in Spagna, per la precisione nella provincia di Saragozza, da parte della società quotata in Borsa a Piazza Affari Enel Green Power S.p.A..

A darne notizia in data odierna è stata proprio la controllata di Enel S.p.A. nel precisare come a regime il parco eolico sarà in grado di produrre energia elettrica per ben 19 milioni di kWh annui a fronte di un risparmio di anidride carbonica (CO2) non immessa in atmosfera per oltre 14 mila tonnellate. Il parco eolico di “Acampo Hospital” ha una potenza complessiva cumulata pari a 5,4 MW in virtù dell’installazione di tre turbine aventi ciascuna una potenza di 1,8 MW.

Fiat non investirà in Italia fino al 2014

Sergio Marchionne, amministratore delegato della casa automobilistica torinese Fiat, ha dichiarato in un’intervista al periodo tedesco Auto, Motor und Sport che Fiat non investirà in Italia fino al 2014 e fino ad allora non porterà sul mercato nuovi modelli. E’ chiara, dunque, la strategia del Lingotto, che sta attraversando uno dei momenti più difficili della sua storia in Italia complice il tracollo del mercato dell’auto. Marchionne evidenzia il caso della Fiat Panda. Il Lingotto ha investito 800 milioni di euro in questo modello, ma ora non ci sono più acquirenti.

Banca Mps non supera test EBA

E’ l’unica banca italiana che ancora non è in grado di rispettare i criteri di patrimonializzazione decisi dall’European Banking Authority (EBA). Si tratta di Banca Mps, che però ha ancora un po’ di tempo per migliorare la sua posizione e centrare i target dell’EBA. Gli altri grandi istituti di credito italiani, quali Intesa SanPaolo, Unicredit, Banco Popolare e Ubi Banca, hanno tutti superato l’esame degli stress test EBA. Rimandata invece Banca Mps, che ha evidenziato un Core Tier 1 al 7,2%, sotto la soglia del 9% richiesta dall’autorità bancaria europea.

Piano Industriale IGD SIIQ 2012-2015

Investire dal 2012 al 2015 200 milioni di euro, di cui 80 milioni di euro circa per sviluppare la pipeline, ed i restanti 120 milioni di euro per gli investimenti e per gli ampliamenti. E’ questo uno degli obiettivi della società quotata in Borsa a Piazza Affari IGD – Immobiliare Grande Distribuzione SIIQ S.p.A., in accordo con il Piano Industriale 2012-2015 che è stato esaminato ed approvato all’unanimità dal Consiglio di Amministrazione.

Inoltre, tra gli altri obiettivi, alla fine del nuovo Piano Industriale IGD punta a raggiungere un Ebitda margin superiore al 71% a fronte di una riduzione della leva finanziaria. Il tutto focalizzando l’attività sulla sostenibilità dei ricavi, del valore degli asset detenuti, e sul costo del capitale.

Lucchini rischia il fallimento

Nuova tegola per governo, istituzioni ed economia italiana. La Lucchini, azienda siderurgica controllata dall’oligarca russo Alexei Mordashov, è sull’orlo del default tecnico che metterebbe a rischio ben 2.000 posti di lavoro. Nel primo semestre del 2012 il gruppo Lucchini ha evidenziato un pesante rosso in bilancio (94 milioni di euro), ma continua a perdere denaro ogni mese al ritmo di 5-6 milioni di euro. La liquidità presente in cassa è sufficiente ormai appena per altri due mesi. Il management ha tagliato ancora le stime sulle prospettive future del gruppo.

Flottante titolo Rcs diminuisce ancora

Il flottante del titolo Rcs MediaGroup (codice di borsa “RCS”) diventa sempre più esiguo. Dopo i recenti cambiamenti nell’assetto societario, il patto di sindacato che riunisce tutti gli azionisti storici che controllano il gruppo che edita Il Corriere della Sera (Mediobanca, Pirelli, Italmobiliare, Fiat, …) controlla ormai il 58% del capitale totale. Nel 2009 si è poi aggiunto un nuovo patto di sindacato tra la Padette, ovvero la finanziaria dell’impreditore Giuseppe Roteli (primo singolo azionista del gruppo), e Banco Popolare, che ha vincolato un altro 3,52% del capitale.

Titolo Finmeccanica sui massimi a 6 mesi

Continua il buon andamento in borsa per le azioni Finmeccanica, che ieri hanno chiuso la seduta con un rialzo del 3,24% a 4,014 euro. Il titolo torna sopra 4 euro per la prima volta da inizio aprile scorso, formando un nuovo massimo a 6 mesi a 4,072 euro. Negli ultimi giorni il colosso italiano della difesa è sotto i riflettori a seguito dell’accelerazione sul piano di dismissione degli asset non strategici previsti dal piano industriale. In particolare, la vendita più accreditata sembra essere quella di Ansaldo Energia.