L'Autorità garante della concorrenza e del mercato ha inflitto due sanzioni amministrative per pratiche commerciali scorrette..
L’antitrust, in particolare, ha contestato a CheBanca! due diversi messaggi promozionali ritenuti fuorvianti, quelli relativo allo spot televisivo e alle pagine web utilizzate per la commercializzazione dei servizi bancari “Conto Tascabile” e “Conto Deposito“.
Per quanto riguarda il Conto Tascabile, in particolare, l’autorità ha sanzionato la banca perché nello spot non era spiegato in modo esplicito il fatto che non si tratta di una carta di credito ma semplicemente di una carta prepagata. I pagamenti effettuati tramite questa carta, infatti, vengono addebitati immediatamente e non successivamente come accade per tutte le carte di credito.
Secondo l’autorità , inoltre, Che Banca! ha continuato ad omettere di spiegare che si trattava di una carta prepagata e non di una carta di credito anche successivamente, quando ha presentato la nuova versione del servizio, ovvero il cosiddetto Conto Tascabile a colori.
Per quanto riguarda il Conto Deposito l’autorità ha giudicato il relativo spot ingannevole perchè non indica in maniera chiara e percepibile l’informazione relativa al collegamento tra il tasso di interesse pubblicizzato e il necessario vincolo annuale delle somme depositate.
La deliberazione dell’Antitrust è arrivata dopo poche ore dalle dichiarazioni rilasciate dal direttore generale dell’Abi Giovanni Sabatini, il quale ha negato quanto emerso qualche giono fa da uno studio della Commissione europea e ciò che le banche italiane sono le più care d’europa e che presentano evidenti carenze in tema di trasparenza.