Crédit Agricole esce dal capitale di Intesa Sanpaolo

La banca francese Crédit Agricole ha chiuso definitivamente la sua esperienza in Ca’ de Sass. E’ quanto dichiarato dal presidente dell’istituto di credito transalpino, Jean-Paul Chifflet, durante la conference call con gli analisti finanziari per la presentazione dei conti relativi all’esercizio 2012, che ha visto la banca francese chiudere con una perdita record da circa 6,5 miliardi di euro. Crédit Agricole ha venduto interamente la sua partecipazione nel capitale di Intesa Sanpaolo nel secondo semestre dello scorso anno.

Alitalia-Cai sotto istruttoria Antitrust

A carico di Alitalia-Cai è scattata un’istruttoria dell’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato, che dovrà chiudersi entro la data del 29 febbraio del 2012. A darne notizia in data odierna, venerdì 2 dicembre del 2011, è stata proprio l’AGCM dopo che, a seguito di una riunione tenutasi lo scorso 30 novembre del 2011 sotto la presidenza di Giovanni Pitruzzella, il procedimento è stato avviato in attuazione della Legge numero 166 del 27 ottobre del 2008.

Sotto istruttoria da parte dell’Antitrust ci sono complessivamente ben 18 tratte, tra cui la tanto discussa rotta Fiumicino-Linate per la quale da mesi molte Associazioni di Consumatori lamentano scarsa concorrenza associata a tariffe elevate.

Google problemi acquisizione AdMob

Sono emerse delle indiscrezioni attorno all’ultimo progetto di acquisizione di Google, che potrebbe subire un inaspettato rallentamento.

L’Antitrust starebbe infatti pensando di fermare l’acquisizione da parte del colosso di Mountain View di AdMob, società attiva nella gestione della pubblicità sui cellulari.

A quanto pare si sono opposti alla trattativa i funzionari della Federal Trade Commission, una delle due agenzie che si occupa dei temi relativi all’Antitrust. Ricordiamo che Google aveva annunciato a novembre scorso l’acquisizione di AdMob per 750 milioni di dollari.

Commissione di massimo scoperto sostituita da altre voci

Andrea Enria, capo del Servizio normativa e politiche di vigilanza della Banca d’Italia, durante un’audizione in commissione Finanze del Senato ha annunciato che la Banca d’Italia ritiene auspicabile un nuovo intervento del legislatore dal momento che il divieto di applicare la commissione di massimo scoperto è stato interpretato piuttosto male dalle banche italiane.

L’obiettivo di operare una semplificazione degli oneri per la clientela non è riuscito, dopo l’intervento legislativo le banche hanno si eliminato la commissione di massimo scoperto ma al contempo hanno aggiunto alle spese del correntista nuove voci che non solo vanno a sostituire la commissione eliminata dal legislatore ma nella maggior parte dei casi comportano un maggior esborso di denaro.

Mediobanca cede quota in Mediolanum

Mediobanca ha provveduto nella giornata odierna ad avviare il collocamento di un bond convertibile in azioni ordinarie di Mediolanum per un ammontare complessivo di 78 milioni di euro, operazione questa imposta dall’Antitrust nel 2007 in seguito alla fusione tra Unicredit e Capitalia, in quella occasione Unicredit aveva dovuto cedere il 9,3% di Mediobanca, quota acquistata da Mediolanum.

Al tempo l’operazione era stata autorizzata dall’Antitrust a patto che Mediobanca cedesse il proprio 1,9% di Mediolanum entro giugno 2009, scadenza che è stata poi prorogata per consentire la chiusura dell’operazione.

Telecom Italia presenta ricorso contro antitrust argentina

Telecom Italia attraverso un comunicato ha reso noto di aver impugnato il provvedimento con cui l’antitrust argentina ha chiesto alla compagnia telefonica la sospensione e l’annullamento della sua partecipazione nel gruppo Sofora, controllante di Telecom Argentina.

Nella nota Telecom Italia ha spiegato che a suo avviso il provvedimento adottato dall’antitrust argentina rappresenta un’evidente violazione del diritto, nonchè un danno al patrimonio del gruppo.

Standard & Poor’s accusata di abuso di posizione dominante

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La Commissione europea ha accusato Standard & Poor’s di abuso di posizione dominante attaverso una lettera di obiezioni nella quale si informa che sulla base di una valutazione preliminare risulta che la società sta abusando della propria posizione dominante richiedendo a istituzioni finanziarie e fornitori di servizi di informazioni il pagamento di tariffe di licenza per l’uso dei numeri di identificazione dei titoli conservati nei loro database.

Il codice Isin è formato da 12 caratteri e non contiene informazioni relative a strumenti finanziari quali bond, commercial paper, equity e warrant ma serve come identificazione di un titolo al momento del trading e della regolazione e quindi risulta indispensabile per tutte quelle operazioni in cui sono impegnate le istituzioni finanziarie e non può essere assolutamente sostituito da un altro codice identificativo.

Vendita Opel a Magna, in caso di fallimento pronto un piano B

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Dopo il lungo iter che ha preceduto la decisione di General Motors di accettare l’offerta di Magna sembrava che la questione fosse stata definitivamente chiusa, ma a quanto pare non è così dal momento che secondo la Commissione europea alla Concorrenza sarebbero state violate le norme comunitarie che disciplinano il libero mercato.

Secondo la commissione gli aiuti promessi dal governo tedesco sarebbero illegali perchè condizionati al salvataggio degli impianti tedeschi da parte del nuovo investitore.

Agcm sanziona CheBanca! per pratiche commerciali scorrette

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L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha inflitto due sanzioni amministrative per pratiche commerciali scorrette nei confronti di CheBanca!, la banca retail del gruppo Mediobanca. L’ammontare complessivo delle due sanzioni è di 125.000 euro.

L’antitrust, in particolare, ha contestato a CheBanca! due diversi messaggi promozionali ritenuti fuorvianti, quelli relativo allo spot televisivo e alle pagine web utilizzate per la commercializzazione dei servizi bancari “Conto Tascabile” e “Conto Deposito“.

Antitrust avvia istruttoria nei confronti di Google

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L’Antitrust ha avviato un’istruttoria nei confronti di Google Italia su segnalazione della Fieg, la Federazione italiana degli editori di giornali, per verificare l’eventule infrazione dell’articolo 82 del Trattato CE sul commercio intracomunitario, ovvero se l’attività di Google, data la sua evidente posizione dominante, possa incidere negativamente sulla concorrenza nel mercato della raccolta pubblicitaria online.

L’istruttoria, in particolare, riguarda il servizio Google News che raccoglie in un unica pagina web le notizie provenienti da circa 250 siti e che, oltre che nella pagina ad esse dedicata, finiscono anche tra le primi risultati delle ricerche effettuate tramite il motore di ricerca.

Antitrust Ue sanziona imprese per 2,27 miliardi di euro

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La Commissione europea ha pubblicato la sua relazione annuale sulla politica per la concorrenza dalla quale emerge che nel corso del 2008 l’Antitrust dell’Unione europea ha sanzionato per violazione della concorrenza ben 34 imprese, per un totale di 2,27 miliardi di euro.

Tra queste sanzioni l’Unione ha specificato che rientra anche la più alta mai inflitta fino a questo momento per un solo cartello, quella relativa ai “vetri per auto” che ammonta a ben 1,38 miliardi di euro.

Vodafone presenta un’offerta a T-Mobile UK

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Vodafone ha pronta un’offerta per T-Mobile UK stando a quanto riporta il Financial Times, che scrive che la compagnia telefonica inglese potrebbe mettere sul piatto una contropartita o proporre un’offerta concreta a T-Mobile UK che è di proprietà di Deutsche Telekom.

T-Mobile UK possiede una quota di mercato del 40%, ed ha un valore stimato di circa 3-4 miliardi di euro. L’offerta comunque non è stata confermata ufficialmente da Vodafone e ci sono anche dei dubbi sull’effettiva riuscita della stessa, in quanto potrebbe anche essere bocciata dall’Antitrust inglese.

Tim e Vodafone ancora multate dall’Antitrust

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La crisi economica, pur essendosi fatta sentire, non ha avuto effetti disastrosi sulle compagnie telefoniche Tim e Vodafone che, tuttavia, in questo ultimo periodo hanno dovuto provvedere al pagamento di sanzioni piuttosto salate.

La prima di queste era arrivata qualche mese fà dall’Antitrust che aveva multato le due compagnie per aver modificato unilateralmente i propri piani tariffari mentre la seconda, arrivata solo qualche settimana più tardi, proveniva dall’Agcom che aveva sanzionato Tim e Vodafone per non aver applicato correttamente le norme relative alla portabilità del numero e ai servizi non richiesti.

Maxi multa in arrivo per Intel

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Secondo il Financial Times l’Unione Europea sta per infliggere una pesante sanzione nei confronti del colosso informatico Intel, sanzione che sarebbe frutto di un’inchiesta decennale che l’antitrust europeo ha avviato per esaminare le pratiche di marketing condotte da Intel.

La fonte sostiene che, a seguito dell’inchiesta, Intel risulta colpevole per abuso di posizione dominante e per aver violato le regole Antitrust europee inducendo i retailer europei a non acquistare chip di Amd.