A Piazza Affari il titolo Bpm nel pomeriggio segna una flessione di oltre 12 punti percentuali dopo essere...
A risollevare l’andamento del titolo non sono bastate le parole rassicuranti espresse dal presidente del consiglio di sorveglianza Filippo Annunziata, che si è detto fiducioso sull’esito dell’aumento di capitale definendo i primi dati riguardanti l’operazione “confortanti”, pur sottolineando il difficile contesto macroeconomico che fa da sfondo all’operazione.
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Annunziata, in particolare, ha spiegato che si attende una quota di diritti inoptati, tuttavia si è detto certo del fatto che tale quota avrà un ammontare in linea con le attuali condizioni di mercato.
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L’aumento di capitale lanciato da Bpm, ricordiamo, si chiuderà dopodomani e offre agli azionisti e agli obbligazionisti del prestito convertendo “BPM 2009/2013-6,75%” nuove azioni al prezzo di 0,30 euro per azione e nel rapporto di 138 nuove azioni ordinarie ogni 25 azioni Bpm già possedute e 92 nuove azioni ordinarie per ogni obbligazioni detenuta.
Secondo alcuni analisti il forte calo registrato dal titolo è da ricondurre anche al fatto che le nuove azioni derivanti dall’aumento di capitale verranno assegnate fisicamente il giorno lunedì 21 novembre, tuttavia risulta possibile vendere le azioni già a partire da oggi in quanto il regolamento di Borsa italiana prevede che la consegna avvenga il terzo giorno successivo, ossia lunedì prossimo quando verranno assegnate le nuove azioni sottoscritte in virtù della ricapitalizzazione.