Banco Popolare può raggiungere target Eba secondo l’ad Saviotti

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Gli istituti di credito italiani sono visto come tra i più vulnerabili tra i paesi dell’Europa “semi-core”, cioè gli stati sovrani a metà tra i paesi molto avanzati e quelli periferici

La nuova ondata di crisi sui mercati finanziari sta creando gravi problemi al settore finanziario, in particolare alle banche che non hanno una protezione adeguata per sopportare i forti stress nei momenti di maggiore turbolenza. Gli istituti di credito italiani sono visto come tra i più vulnerabili tra i paesi dell’Europa “semi-core”, cioè gli stati sovrani a metà tra i paesi molto avanzati e quelli periferici. Non a caso due giorni fa Moody’s ha tagliato il rating di 26 banche italiane, tra cui anche il Banco Popolare.

La banca è in grado di rispettare i requisiti patrimoniali dell’Eba (European Banking Authority), secondo l’amministratore delegato Pierfrancesco Saviotti. Quest’ultimo ritiene che ciò sia possibile grazie alle iniziative già messe in atto e “con l’applicazione dei metodi advanced sui rischi di mercato e di credito”. Secondo Saviotti, i target richiesti dall’Eba sono raggiungibili anche “senza ricorrere a nessuna conversione” del bond da un miliardo di euro.

â–º GOLDMAN SACHS TAGLIA TARGET PRICE BANCHE ITALIANE

Saviotti, durante la conference call a presentazione dei risultati trimestrali del gruppo bancario, ha ribadito che “di aumento di capitale non si parla neanche lontanamente”. L’amministratore delegato di Banco Popolare è molto fiducioso e ritiene che “le banche saltano a causa della liquidità”, mentre per quanto concerne il gruppo nato nel 2007 dalla fusione tra Banco Popolare di Verona e Novara e BPI è riscontrabile una “situazione di liquidità eccellente”.

► RATING 26 BANCHE ITALIANE TAGLIATO DA MOODY’S

Banco Popolare ha chiuso il primo trimestre dell’anno con una perdita netta contabile di 109 milioni di euro, a causa dell’impatto negativo da 212 milioni di euro relativo alla variazione in positivo del merito creditizio dell’istituto. In borsa le cose vanno molto male. Ieri la perdita è stata del 6,77% a 0,909 euro. Stamattina il titolo cede il 2,2% a 0,889 euro. Dai top annuali del 14 marzo a 1,7 euro, il titolo sta perdendo l’87%.

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