Differenze Fed Bce

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Negli ultimi mesi tutti i più grandi economisti del monod sono stati concordi nel ritenere che il momento più duro della crisi economica

Bernanke- Trichet

Negli ultimi mesi tutti i più grandi economisti del mondo sono stati concordi nel ritenere che il momento più duro della crisi economica è passato e che ora l’economia mondiale si avvia veso una lenta e graduale ripresa, questo fino a pochi giorni fa quando la richiesta di moratoria da parte di Dubai World ha fatto temere una nuova crisi finanziaria.

Prima della notizia entrambe le sponde dell’Atlantico, la Banca centrale europea da una parte e la Federal Reserve dall’altra, stavano pensando a quando e come eliminare il supporto e gli aiuti concessi alle banche, ma la sensazione è che ora questa non sia più una priorità, anche se la notizia di Dubai secondo gli esperti è stata recepita in maniera di diversa dalle due banche centrali.


In Europa, in particolare, la Banca centrale europea sembra essere più preoccupata e l’intenzione di Jean-Cloud Trichet è quella di seguire una doppia strategia che prevede anzitutto l’eliminazione graduale degli strumenti straordinari di finanziamento degli istituti, soprattutto al fine di evidenziare l’avversità della Bce ad uno uso troppo speculativo della liquidità messa a diposizione dei mercati finanziari.


Per questo motivo secondo il presidente della Banca centrale europea è assolutamente necessario che le banche si adoperino fin da ora per fare in modo che l’eliminazione degli aiuti non abbia conseguenze disastrose. A suo avviso, infatti, la maggior parte delle banche ha sviluppato una sorta di dipendenza dal’eccesso di liquidità, basti pensare che la Bce sta fornendo a circa 1000 banche europee 665 miliardi di euro a condizioni vantaggiose.

La seconda parte della strategia della Bce riguarda i tassi di interesse che rimarranno invariati fino ad ottobre 2010, quando è previsto il primo rialzo, anche se già giovedì prossimo è possibile una prima presa di posizione da questo punto di vista dal momento che quel giorno si terrà l’ultima asta a 1 anno con i tassi all’1%, ma è probabile che la Bce per la prima volta decida di “indicizzarla”.

L’obiettivo dell’Europa, dunque, è quello di evitare di aspettare troppo per eliminare il sostegno al sistema finanziario, soprattutto per evitare una crescita della speculazione da parte degli istituti finanziari.

Di tutt’altro avviso è invece la Federal Reserve che nonostante abbia già commesso questo errore in passato ha annunciato che le operazioni straordinarie di acquisto sui mercati continueranno anche dopo la loro scadenza di marzo.

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