Mediobanca promossa da Equita Sim a “buy”

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Il crollo di venerdì delle azioni Mediobanca può rappresentare un’opportunità d’acquisto. Ne sono convinti gli esperti di Equita Sim, che hanno deciso di aumentare il giudizio sul titolo della banca di Piazzetta Cuccia a “buy”

mediobanca_vinciIl crollo di venerdì delle azioni Mediobanca può rappresentare un’opportunità d’acquisto. Ne sono convinti gli esperti di Equita Sim, che hanno deciso di aumentare il giudizio sul titolo della banca di Piazzetta Cuccia a “buy” (acquistare le azioni) da “hold” (tenere le azioni in portafoglio). Dopo la presentazione del piano strategico al 2016, il titolo Mediobanca ha perso il 9,4%. Stamattina, dopo un rimbalzo iniziale in apertura, il titolo è passato in territorio negativo e segna una flessione dello 0,27% a 4,392 euro.

I prezzi hanno toccato un minimo intraday a 4,35 euro, che rappresenta il livello più basso da più di due mesi. Equita Sim intravede una buona occasione d’acquisto ai prezzi correnti, ma allo stesso tempo ha deciso di abbassare il target price a 5,8 euro da 6,3 euro, motivando la propria scelta per l’effetto-tassi. Inoltre, ora il titolo entra nel portafoglio azionario del broker milanese con un peso di 300 bps.

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Equita Sim ha analizzato lo scivolone di venerdì per comprenderne le motivazioni. Secondo gli specialisti della sim il forte calo è avvenuto per i seguenti motivi: flusso di notizie inconsistenti, nuove svalutazioni nel quarto trimestre dell’anno (in particolare Telco e Rcs), chiusura di bilancio con un rosso di 200 milioni di euro nel 2013, attese stabili per il costo del credito, rotture di importanti livelli tecnici sul grafico dei prezzi.

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Secondo Equita Sim, il 2013 segnerà il punto di minimo del net interest income e delle commissioni, grazie alla diminuzione dell’eccesso di liquidità, alla crescita attesa del 5% degli impieghi, alle inizietive consumer di CheBanca! e Compass e al miglioramento atteso per la divisione di coprorate & investment banking. Equita Sim si aspetta che l’eps 2014 resti invariato, per poi crescere del 10% nel 2015. Nel 2016 il dividendo è atteso a 0,31 euro.

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