
La decisione della banca italiana, dunque, arriva a poche ore dall’entrata in vigore delle sanzioni stabilite dall’Unione Europea il 2 marzo scorso con lo scopo di mettere alle strette Gheddafi e costringerlo ad arrendersi.
La Libia detiene più del 7% delle azioni di Unicredit, in particolare il fondo sovrano Libyan Investment Authority detiene il 2,5% per un valore pari a 890 milioni di euro, mentre il restante 5% è detenuto dalla Banca centrale libica per un valore pari a circa 700 milioni. Tra le altre società italiane quotate in Borsa e delle quali la Libia detiene parte delle azioni figurano Finmeccanica, la Juventus e Eni, che però non hanno ancora fatto sapere come intendono muoversi.
Le restrizioni varate dall’Unione europea riguardano 5 organizzazioni finanziarie libiche: la Lyban Investment authority, la Banca centale libica, la Libyan foreign bank, il Libyan housing and infrastructure board e il Libya Africa investment.
A Piazza Affari Unicredit perde al momento lo 0,28 a 1,786 euro.
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