
Tuttavia l’utile netto normalizzato, cioè eliminando le principali componenti non ricorrenti, è pari a 710 milioni, con un incremento del 10,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Tuttavia l’utile netto normalizzato, cioè eliminando le principali componenti non ricorrenti, è pari a 710 milioni, con un incremento del 10,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
La raccolta di premi diretti nei danni è scesa del 3,7%, con combined ratio a 105% dal 108% di fine 2009. In calo anche la raccolta diretta vita che cede il 28,2% sul primo trimestre 2009 a 1,193 miliardi. Le risorse relative ai fondi negoziali si sono attestate a 2,1 miliardi mentre i fondi pensione aperti hanno raggiunto quota 220 milioni.
Sono cresciuti anche i ricavi consolidati del gruppo, arrivando a quota 87,1 milioni di euro, in rialzo del 57,2% rispetto a 12 mesi prima, mentre il reddito operativo ha raggiunto i 26,1 milioni, contro i 6,5 dell’anno scorso.
Nel trimestre in esame il margine operativo lorodo è salito del 79,4% a 31 milioni di euro mentre quello netto ha raggiunto quota 13,8 milioni, rispetto ai 0,3 milioni dello scorso anno. In crescita anche i ricavi che hanno registrato un incremento del 24,4% a 244 milioni.
Le masse amministrate sono state di 43.221 milioni, in crescita del 7% rispetto al 31 dicembre e del 47% rispetto al 31 marzo 2009, mentre la raccolta netta è stata positiva per 1.813 milioni di euro, in crescita del 248% dal primo trimestre 2009.
I ricavi netti sono calati del 21,7% a 459,6 milioni mentre il margine operativo lordo è sceso da 39,2 a 13,9 milioni di euro.
La causa principale di questo dato è il ricavo di 970 milioni di euro rilevato nel primo trimestre del 2009 a fronte della valutazione al fair value della put option concessa da Enel ad Acciona sul 25,01% di Endesa.
Questo valore è anche quasi 5 volte maggiore rispetto all’utile dello stesso periodo di un anno fa, quando era di 104 milioni. La raccolta premi consolidata è di 20,9 miliardi di euro, anch’essa in aumento del 16,2%.
L’Ebitda è salito a 62 milioni, pari al 13,6% del fatturato, mentre l’indebitamento finanziario si è attestato a 589 milioni, in calo rispetto ai 763 milioni registrati al 31 marzo 2009 ma in aumento di 33 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2009. Il margine lordo industriale è aumentato a 216 milioni, dai 205 milioni dello scorso anno.
Il margine di intermediazione ha superato i 6,8 miliardi (+3,7%) mentre il risultato lordo di gestione è salito del 6,9% a oltre 2,9 miliardi. Il margine di interesse è invece calato del 15,4% a 3,98 miliardi, le commissioni nette sono risultate in crescita del 17,5% a 2,2 miliardi mentre il trading è tornato ad essere positivo per 560 milioni, rispetto ai -94 milioni dello scorso anno.
La posizione finanziaria netta al 31 marzo è passata a -1.316 milioni dai -1.552 milioni del 31 dicembre 2009. Nel trimestre in esame la generazione di cassa è stata pari a 273,3 milioni, in crescita rispetto ai 122,5 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente.
I fattori che hanno portato all’utile sono il miglioramento dei risultati delle partecipate (+137,3 milioni), l’incremento del risultato finanziario netto (+42,5 milioni) e altre variazioni nette (+ 4,7 milioni).
I ricavi del gruppo si sono attestati a 365,2 milioni di euro, in aumento del 16,2%, con il consenso che aveva previsto ricavi pari a 357 milioni.