Titoli borsa italiana a rischio delisting

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L'annuncio a sorpresa arrivato lo scorsa settimana dell'Opa lanciata da Edizione per il delisting del titolo Benetton...

L’annuncio a sorpresa arrivato la scorsa settimana dell’Opa lanciata da Edizione per il delisting del titolo Benetton ha contribuito ad alimentare le preoccupazioni degli esperti, che lanciano l’allarme sulle cancellazioni dai listini europei e in particolar modo da Piazza Affari, dove il delisting sembra essere diventato ormai una moda.

SARAS POSSIBILE DELISTING

Basti pensare che da gennaio 2011 ad oggi sono ben 15 le società che hanno deciso di uscire dall’Mta, il principale listino milanese, contro le tre nuove entrate, di cui l’unica new entry vera e propria è Ferragamo, dal momento che le altre due, Fiat Industrial e DelClima, sono il risultato di scissioni all’interno di aziende già quotate.

BENETTON NOMINA ADVISOR PER OPA

Nella maggior parte dei casi l’uscita di un’azienda dalla Borsa è determinata da una scarsa capitalizzazione e dalla perdita di valore del titolo. Tenendo conto di questi due parametri, Stefano Caselli, professore ordinario di finanza alla Bocconi, ha elaborato per CorrierEconomia un indice di probabilità di delisting.

In questa classifica, in particolare, al primo posto figura Investimenti e Sviluppo, con una capitalizzazione pari a 4,1 milioni di euro e una performance in Borsa nel corso dell’ultimo anno in flessione dell’82,82%. Seguono: Arena (8,6 milioni di euro e -80,63%); Crespi (4,8 milioni di euro e -69,99%); Arkimedica (7,6 milioni di euro e -77,78%); Antichi Pellettieri (7 milioni di euro e -73,46%); Sintesi (1,2 milioni di euro e -62,54%); Rdb (14,1 milioni di euro e -84,99%); Pierrel (13,9 milioni di euro e -76,57%); Gabetti (12,8 milioni di euro e -67,21%); Mondo Tv (-65,55%); Richard Ginori (8,8 milioni di euro e -57,74%); Poligrafica S. Faustino (5,2 milioni di euro e -54,50%); Sopaf (13,9 milioni di euro e -62,79%); It Way (9,8 milioni di euro e -49,60%); Le Buone Società (2,4 milioni di euro e -43,08%); Eems (26,7 milioni di euro e -57,60%); Juventus Fc (30,2 milioni di euro e -59,18%); Meridiana Fly (27,5 milioni di euro e -56,31%); Aedes (46,2 milioni di euro e -67,87%); Olidata (10,9 milioni di euro e -43,31%).

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