Tutti i dati della Borsa italiana di lunedì 7 ottobre 2013. Una giornata che ha visto titoli importanti come quello del Monte dei Paschi di Siena andare decisamente bene, Cda in corso e Monte dei Paschi bene a Piazza Affari. Bene anche Finmeccanica ma meno Telecom Italia. Mentre la scorsa settimana Piazza Affari era riuscita ad andare bene nonostante la situazione americana, nella prima mattinata la difficile situazione americana ha influenzato le Borse mondiali Piazza Affari compresa.
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Borsa Italiana dati del 4 ottobre 2013
I dati della Borsa Italiana di venerdì 4 ottobre 2013. Una giornata che ha visto l’influenza di una settimana con diversi colpi di scena. Sul piano italiano non sono stati
Piazza Affari in rialzo Eni -2,12 percento
Durante la mattinata di ieri, Piazza Affari è riuscita ad avere un rialzo a metà della mattinata con Ftse e non solo. Nell’arco della mattinata sono andate bene anche Mediobanca e la Fiat, ma non ci sono stati solamente titoli positivi, come nel mercato dell’energia dove l’Ente Nazionale degli Idrocarburi (ENI) ha avuto un calo che è andato oltre il 2%. Meno peggio Mediaset e la compagnia telefonica di Telecom Italia. Quest’ultima è tornata ad essere negativa dopo quelle che sono state le voci per il riassetto. Per il settore bancario sono andate anche in negativo Monte Paschi di Siena (Mps).
Wall Street e deficit fanno crollare le borse
I dati positivi legati al post Federal Reserve sono passati e così i mercati frenano a cominciare da Wall Street nella giornata in cui anche le scadenze tecniche registrano dati negativi
Telecom vola in Borsa su ipotesi riassetto societario
Il titolo Telecom Italia vola in Borsa, in scia alle recenti indiscrezioni circolate a mezzo stampa, circa un possibile piano straordinario del colosso delle tlc. Secondo quanto riportato dal quotidiano La Repubblica, il potenziale riassetto del gruppo prevederebbe un taglio dei costi pari a 800 milioni di euro e un aumento di capitale riservato all’ingresso di un nuovo socio industriale. L’obiettivo di Telecom Italia è ridurre immediatamente le passività del gruppo ed evitare un downgrade del rating.
Borsa e spread temono la crisi politica
Borsa e spread pagano il tributo alla crisi politica italiana. Piazza Affari archivia la seduta di Mercoledì con il segno meno, in controtendenza rispetto all’andamento delle altre borse europee che hanno chiuso il leggero rialzo, trainate da Wall Street. L’incertezza rispetto al quadro politico italiano spaventa i mercati azionari: la borsa di Milano chiude in rosso con un -1,35%, trascinata dalla performance negativa dei titoli bancari e dal calo di Mediaset (-2,23%). Il rischio di una crisi di governo pesa anche sul mercato obbligazionario: lo spread Btp-Bund è salito a quota 248, il rendimento del decennale è cresciuto sino al 4,42% e il gap con i Bonos spagnoli si è ridotto.
Tobin Tax su azioni e derivati
La Tobin Tax, la “nuova” tassa sulle transazioni finanziarie, è già una realtà . Dopo l’introduzione del prelievo sugli scambi azionari – misura scattata nel mese di marzo -, l’imposta prosegue il suo iter con una netta accelerazione rispetto ai tempi previsti. Da Lunedì, la Tobin Tax  verrà applicata anche ai contratti derivati e alle transazioni ad alta frequenza, le cosiddette high frequency trade (HTF), con un’aliquota dello 0,02% sul controvalore degli ordini che avvengono oltre una determinata soglia velocità . L’Italia sta facendo da apripista a livello mondiale, dal momento che ancora in nessun paese il prelievo si estende a strumenti derivati (in Francia, ad esempio, la  tassa si applica solo sulle azioni). Quali potrebbero essere le conseguenze?
Mercati azionari alla prova di Settembre
Una delle evidenze storiche dei mercati azionari è che, mediamente, nel mese di settembre si registrano le performance più deludenti. Nonostante l’attuale scenario economico e geopolitico – la potenziale azione militare in Siria, il “tapering” della Federal Reserve  e la questione del debito americano tra i fattori di maggiore criticità -, i mercati hanno essenzialmente tenuto e la correzione è stata modesta. Come si comporteranno ora, di fronte alle sfide e alle minacce dei prossimi mesi?
Saras ipotesi dividendo straordinario
Gli azionisti di Saras potrebbero intascare un dividendo straordinario in relazione all’esercizio 2013. L’ipotesi, avanzata da Il Sole 24 Ore durante lo scorso weekend, arriva a pochi giorni dall’annuncio del riassetto del settore raffinazione, conferito interamente alla controllata Sarlux ed effettuato sulla base di una nuova perizia, ad opera dei professori Angelo Provasoli e Massimiliano Nova, che ha comportato un rivalutazione per un ammontare complessivo di 354 milioni di euro.
Piazza Affari maglia nera e Mediaset crolla
Gli investitori fiutano l’instabilità politica italiana e vendono (sia azioni che titoli di stato): Piazza Affari si aggiudica la maglia nera mentre lo spread torna a salire (sebbene sia ancora lontano dai livelli allarmanti di due anni fa!). A farne le spese sono soprattutto le banche, che detengono una massiccia quantità di titoli  di stato (400 miliardi di euro)  e che scendono di parecchi punti. Nei prossimi due anni le banche dovranno trovare il denaro necessario per rimborsare i 260 miliardi ottenuti in prestito nel 2012 dalla Bce, attraverso l’operazione di rifinanziamento. A pagare il conto (particolarmente salto) è anche il presunto responsabile della crisi: Silvio Berlusconi.
Previsioni Tenaris tra Egitto e Messico
Tenaris, Ternium e Tecpetrol International, società controllate da San Faustin Sa, la cassaforte lussemburghese della famiglia Rocca, hanno ottenuto un importante intesa per poter costruire e gestire una centrale elettrica a ciclo combinato in Messico. L’infrastruttura potrà così essere utilizzata per poter alimentare le industrie di Tenaris e Ternium presenti nel Paese, per un investimento complessivo che si aggira intorno al miliardo di dollari (in buona parte finanziato dall’emissione di nuovo debito).
Brunello Cucinelli sopravvalutato secondo Intermonte
Brunello Cucinelli continua a fare la gioia dei propri azionisti. Nonostante il passo indietro odierno (al momento in cui scriviamo il titolo perde l’1,40%), i partecipanti al capitale sociale della compagnia italiana possono vantare un incremento della capitalizzazione di mercato pari a oltre il 70 per cento da inizio anno ad oggi, con un controvalore di Borsa che quota la società intorno a 1,6 miliardi di euro. Un andamento fin troppo positivo, che fa storcere il naso a qualche analista.
Impatto cessione La7 su Telecom
Secondo quanto riportato all’interno della relazione semestrale, la cessione di La7 avrà un impatto negativo per 130 milioni di euro sul bilancio 2013 di Telecom Italia, prima della quota di competenza degli azionisti di minoranza. Lo scorso 30 giorni la società aveva già imputato a bilancio una minusvalenza di 105 milioni di euro per la cessione degli asset dell’azienda televisiva, perfezionata il 30 aprile alla Cairo Communication per un milione di euro.
Nuove previsioni Saras dopo revisioni tariffarie
Secondo quanto ricordava il quotidiano MF, rimarrebbe inoltre aperta “la possibilità di un ritiro anticipato dal contratto Cip6 entro settembre di quest’anno, ma il management di Saras non ha fornito anticipazioni sulla decisione che verrà presa. Con la conversione del Decreto 69/2013 in legge (venerdì scorso) l’azienda deve affrontare, secondo gli esperti di Mediobanca Securities, una situazione “lose-lose”, in cui non ha nessuna possibilità di vincere, per quanto riguarda il futuro della sua generazione di energiaâ€.