Rating Ericsson tagliato da Bank of America

Bank of America ha tagliato il rating su Ericsson da “Neutral” ad “Underperform” e contemporaneamente ha alzato il target sul prezzo da 75 a 80, decisione questa dettata da un certo scetticismo che la banca d’affari ha detto di avere in merito alla strategia del produttore svedese.

La banca americana si riferisce in modo particolare alla decisone di Ericsson di acquistare delle stazioni base per poter beneficiare della forte crescita del traffico nelle reti wireless, mossa questa che secondo gli analisti non sarà sufficiente a raggiungere l’obiettivo.

Pirelli potenzia alleanza con Fiat

I pneumatici montati sulla Fiat 500 venduta negli Stati Uniti verranno forniti da Pirelli, una notizia questa che come ampiamente prevedibile ha avuto conseguenza positive in Borsa, a Piazza Affari il titolo Pirelli è infatti cresciuto dell’1,29% a 0,4325 euro.

L’annuncio è stato dato da Franceso Gori, amministratore delegato della divisione tyre, il quale ha aggiunto che probabilmente Pirelli si occuperà anche dei pneumatici di alcuni modelli Chrysler. Fornire i pneumatici per alcune auto che verranno vendute in America rappresenta un’ottima notizia per Pirelli Tyre, l’azienda aveva infatti più volte ribadito la volontà di riuscire ad acquisire nuove quote di mercato negli Stati Uniti dove ad oggi detiene solo il 2%.

Investire nei Cfd

I Cfd (Contract for Difference) rappresentano una forma di investimento nata in Inghilterra e che pian piano si sta diffondendo anche in Italia. Si tratta di strumenti che consentono di guadagnare con le differenze, in altre parole vengono scambiate le differenze di valore ottenute tra il momento di apertura e quello di chiusura.

Quando si acquista, dunque, si punta al rialzo, per cui si avrà profitto se il prezzo di vendita è superiore a quello di acquisto mentre al contrario se si punta la ribasso occorre vendere, in questo caso si avrà profitto se il prezzo di vendita è inferiore a quello di acquisto.

Target price Fastweb ridotto da J.P Morgan

La vicenda giudiziaria che ha coinvolto Fastweb, con l’arresto del fondatore Silvio Scaglia e l’iscrizione nel registro degli indagati dell’amministratore delegato Stefano Parisi, ha avuto non poche ripercussioni sul titolo in Borsa che oggi risente in modo particolare della decisione di J.P Morgan di abbassare il target price da 22 a 18 euro con rating “Neutral”.

Dopo la decisone della banca d’affari il titolo in Borsa cede lo 0,35% a 14,36 euro, dopo aver toccato un minimo di seduta a 14,30.

Ricorso Lottomatica accolto dal Consiglio di Stato

Il titolo Lottomatica vola a Piazza Affari posizionandosi in cima al listino, ad innescare le vendite sul titolo che segna una crescita del 2,56% a 14,39 euro per azione è stata la tanto attesa decisone del Consiglio di Stato che ha deciso di accogliere i ricorsi relativi alla vicenda Gratta e Vinci presentati dall’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato e dal Consorzio Lotterie Nazionali, di cui Lottomatica detiene il 63%.

La notizia è stata diffusa da Lottomatica attraverso una nota in cui viene specificato che le motivazioni della decisione del Consiglio di Stato non sono ancora disponibili.

Ubs alza rating Mondadori

A Piazza Affari Mondadori sale dell’1,7% a 2,98 euro in un mercato in calo dello 0,72%, questo soprattutto grazie alla decisione di Ubs di alzare il rating da “Neutral” a “Buy”, mantenendo il target price a 3,45 euro.

Nel frattempo l’attenzione è tutta sui risultati del 2009 che saranno pubblicati il prossimo 23 marzo, le previsioni della stessa Ubs e di altri esperti non lasciano però ben sperare in quanto si ritiene che i dati relativi allo scorso anno saranno ancora fortemente condizionati dal calo subito dal settore delle riviste, nonchè dai costi che il Gruppo editoriale ha dovuto sostenere per le operazioni di ristrutturazione e per il lancio del settimanale Grazia in Francia.

J.P Morgan alza rating Nestlé

J.P. Morgan ha deciso di alzare il suo rating su Nestlé da “Neutral” ad “Overweight”, la banca d’affari ha motivato la sua decisione spiegando che il colosso svizzero negli ultimi tempi è sempre meno dipendente dall’andamento dei prezzi delle materie prime, inoltre sembra che l’andamento dell’attività aziendale delle sue concorrenti influisca sempre meno sui risultati di Nestlé, questo a testimonianza del fatto che il gruppo svizzero ha raggiunto una posizione di leadership che lo rende sempre più indipendente dalle altre aziende.

La scelta di J.P. Morgan di rivedere al rialzo la valutazione sul titolo era del tutto inaspettata, solo qualche settimana fa il colosso svizzero ha infatti diffuso i risultati conseguiti nel corso del 2009, dati da cui è emerso un netto calo dell’utile.

Geox in calo per indiscrezioni tedesche

A Piazza Affari il titolo Geox è calato del 2,88% a 5,22 euro, a scatenare le vendite sul titolo sono state le indiscrezioni riportate dal quotidiano tedesco Der Spiegel secondo cui in Germania c’è stato un forte calo degli ordinativi di calzature del Gruppo, in particolare si parla di una flessione del 50%.

La causa di questo calo, secondo la stampa tedesca, non dipende però nè dalla concorrenza nè da problemi economici bensì da difetti qualitativi del prodotto, una vera e propria novità visto che in Italia il marchio Geox è senza dubbio sinonimo di qualità.

Moody’s mantiene rating A2 su Grecia

La decisione della Grecia di adottare misure straordinarie per 4,8 miliardi di euro ha avuto effetti positivi per le Borse europee, a contribuire in modo positivo sono state anche le dichiarazioni di Moody’s che ha definito la notizia un chiaro segnale dell’intenzione del governo di Atene di riassumere il controllo delle finanza pubbliche.

L’agenzia ha inoltre precisato che il mantenimento del rating ai livelli attuali dipenderà esclusivamente dall’attuazione da parte della Grecia delle misure annunciate, nel corso dell’implementazione delle misure Moody’s ha infatti deciso di voler mantenere l’attuale rating, pur sottolinenado che ci saranno dei declassamenti nel caso in cui le riduzioni del deficit saranno inferiori rispetto a quanto promesso.

Rating Telecom Italia resta invariato per Fitch

Nei giorni scorsi l’indagine avviata dalla Procura di Roma nei confronti di Sparkle, sospettata di frode fiscale, ha avuto conseguenze negative in Borsa per il titolo Telecom Italia che ha risentito non poco della bufera giudiziaria in cui è stata coinvolta la sua controllata, in ogni caso secondo gli esperti si è trattato solo di un effetto temporaneo, non a caso stamane il titolo a Piazza Affari segna un +1,05% a 1,057 euro.

Ma a togliere ogni dubbio ci pensa Fitch, l’agenzia di rating ha infatti spiegato che l’accusa mossa nei confronti di Sparkle non avrà conseguenze rilevanti sul rating di lungo periodo di Telecom. Attualmente il giudizio di Fitch su Telecom Italia è “BBB” sul Long-term Issuer Default Rating e sul senior unsecured.

Swisscom chiede rapido chiarimento per Fastweb

Nella giornata di ieri è stata diffusa la notizia dell’accusa di coinvolgimento in una truffa allo Stato per crediti Iva relativi a fittizie operazioni commerciali di rivendita di traffico telefonico tra società italiane ed estere mossa dalla Procura di Roma nei confronti di Fastweb e TI Sparkle, controllata di Telecom Italia.

La notizia ha avuto immediate ripercussioni in Borsa, a risentirne di più è stato senza dubbio il titolo Fastweb che ha registrato un calo del 7,5%, per l’operatore telefonico la Procura di Roma ha infatti disposto l’arresto di Scaglia e di altri ex manager, nonchè l’iscrizione nel registro degli indagati dell’amministratore delegato Parisi e di altri due manager.

Telecom al ribasso dopo allontanamento ipotesi di fusione

Nelle ultime ore Telecom Italia è stata al centro dell’attenzione per via di alcune voci che parlano di una rivisitazione degli obiettivi per l’anno in corso, nonchè di un allontanamento dell’ipotesi di fusione a breve termine con Telefonica, voci queste che hanno spinto al ribasso il titolo che stamane cede l’1,6% a 1,127 euro.

Le voci in questione riguardano alcune dichiarazioni rilasciate negli ultimi giorni da broker e banche d’affari e riportate dai principali quotidiani, in particolare per quanto riguarda gli obiettivi si ritiene che verranno mantenuti immutati ma che saranno fatti slittare di un anno.

Aumento dei prezzi Pirelli porta in alto il titolo

Il comunicato diffuso venerdì scorso da Pirelli & C. ha avuto ottime conseguenze in Borsa, a Piazza Affari il titolo ha registrato stamane un incremento del 2,41% a 0,4035 euro, segnando così il maggior guadagno del Ftse Mib.

Venerdì scorso, infatti, il gruppo della Bicocca dopo la chiusura del mercato ha diffuso un comunicato tramite cui è stato annunciato un incremento dei prezzi che va dal 4% al 6%, l’aumento riguarda tutti i pneumatici vettura, Suv, light truck, moto e autoveicoli industriali e coinvolgerà tutti i mercati europei.

Dow Jones sotto i 10.000 punti

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Quella di ieri è stata una giornata difficile per la borsa americana ed in particolare per l’indice Dow Jones, che è sceso sotto la soglia dei 10.000 punti, valore che non si registrava addirittura dal 4 novembre scorso.

Il DJ ha chiuso in calo dell’1,04% a quota 9.900 punti, mentre anche gli altri indici statunitensi non hanno fatto molto meglio, con il Nasdaq in calo dello 0,70% e l’S&P 500 che ha chiuso a -0,89%.