Bozza su emissione comune degli eurobond

È di venerdì 19 agosto 2011 la notizia che l’Unione Europea, ha detta del commissario Olli Rehn, titolare degli affari economici e monetari per l’eurozona, sarebbe pronta a presentare una bozza di legge che regolamenti, una volta per tutte, l’emissione dei cosiddetti eurobond, unificando le varie leggi sull’argomento e cercando di sistemare la confusione vigente in Europa così come all’estero.

Chi si aspettava una reazione dei mercati dinanzi ad una simile presa di posizione, contraria persino, come vedremo, alle idee dell BCE (Banca Centrale Europea), è rimasto grandemente deluso, poiché le principali borse europee, prede di se stesse nonché dell’estrema volatilità che le accomuna ultimamente, avevano ben altro di cui occuparsi.

Le reazioni politiche, invece, non si sono affatto attendere, dividendo l’opinione pubblica in due.

Tango Bond potrebbero essere risarciti

Giungono oggi dall’ICSID (International Centre for Settlement of Investment Disputes), un organismo della Banca Mondiale con sede a Washington D. C., ottime notizie per tutti i risparmiatori che, nel 2001, persero i propri capitali a causa del fallimento dei Brady Bond, altrimenti detti Tango Bond, i famigerati bond argentini.

L’organismo in questione, il cui scopo sarebbe quello di occuparsi delle controversie legate agli investimenti, avrebbe infatti deciso di valutare, con maggiore attenzione, le richieste di risarcimento presentate dai fondi e dai privati italiani.

Bond Pirelli, mandato alle banche per road show

Secondo quanto riferito da alcune fonti, dopo oltre dieci anni Pirelli potrebbe tornare ad emettere obbligazioni e ad esaminare con attenzione le varie possibilità offerte dal mercato finanziario.

Secondo i rumors, infatti, Pirelli avrebbe dato mandato ad un pool di banche, tra cui figurano Barclays Capital nel ruolo di global coordinator, Banca IMI, Mediobanca, SG CIB e Unicredit, di esplorare il mercato dei capitali in vista dell’emissione di un bond.

Emissioni bond Continental e Banca Imi

La Continental, società tedesca conosciuta soprattutto per essere uno dei primi produttori al mondo di pneumatici (ma produce anche sistemi frenanti, di controllo della stabilità del veicolo ed in genere altre parti per auto), ha comunicato di aver piazzato un bond a 7 anni da 1 miliardo di euro.

Il collocamento del bond ha avuto un enorme successo, inoltre il gruppo tedesco ha collocato anche una cedola 7,5%: Wolfgang Schaefer, il direttore finanziario del gruppo, ha dichiarato alla stampa che i proventi delle due operazioni saranno usati in parte per ripagare i prestiti delle banche.

Obbligazioni che rendono di più

Come sempre, tutto sta in quanto un investitore vuole rischiare e nei bond è importante valutare bene l’azienda o lo stato che lo emette. Il CorrierEconomia ha pubblicato oggi un’interessante valutazione dei bond in circolazione a breve periodo, ovvero 3 e 5 anni, che possono far fruttare maggiori rendimenti considerando anche il fattore di rischio.

Banca MPS lancia covered bond da 1 miliardo

Banca Monte dei Paschi di Siena ha annunciato ieri in chiusura della borsa italiana di aver perfezionato l’operazione riguardo all’emissione di un bond del valore di 1 miliardo di euro destinato ad investitori professionali e a promotori finanziari.

Il collocamento del bond, che è stato seguito da Deutsche Bank, Morgan Stanley, MPS Capital Services, RBS e UBS Investment Bank in qualita’ di Joint Lead Managers e da Calyon, HSBC, LBBW, Santander, SocGen in qualita’ di Co-Lead Managers, avrà una durata di 5 anni e il tasso sarà fisso e l’intera operazione è coperta da mutui residenziali del gruppo MPS.

Bond Eni 2010

Eni si prepara al lancio di un bond a tasso fisso di durata pari a 10 anni per un ammontare complessivo che si aggira intorno a 1 miliardo di euro circa, con un rendimento che probabilmente si collocherà intorno ai 110-115 punti base al di sopra del tasso midswap corrispondente.

L’emissione ha l’obiettivo di apportare un miglioramento alla situazione debitoria della società sia nel breve che nel lungo periodo, le banche scelte dal colosso energetico per guidare l’operazione sono Barclays, Banca Imi, Bnp Paribas, Ing e Unicredit.

British Petroleum raccoglie 50 miliardi di dollari

Il disastro della marea nera causato dal crollo della piattaforma nel Golfo del Messico ha causato danni ambientali incalcolabili, lo stesso Presidente degli Stati Uniti Barack Obama lo ha definito paragonabile per gravità all’attentato dell’11 settembre 2001 alle Torri Gemelle.

I danni derivano anche e soprattutto dal fatto che a distanza di quasi due mesi dal crollo i numerosi tentativi posti in essere dalla compagnia petrolifera per cercare di arginare i danni non hanno dato alcun esito positivo, anzi, la situazione va peggiorando di giorno in giorno.

MPS prepara emissione covered bond

Secondo quanto riferito da Reuters, che cita fonti vicine all’operazione, Banca Monte dei Paschi di Siena avrebbe intenzione di emettere un covered bond con durata fino a sette anni e il cui ammontare massimo non supererà i due miliardi.

Secondo le fonti, in particolare, per tutta la settimana si terrà un road show nel corso del quale sarà presentato il programma di emissioni, la prima dovrebbere essere quella già citata di ammontare complessivo non superiore a 2 miliardi per una durata massima di sette anni, le successive verranno stabilite dopo che saranno valutate le condizioni di mercato.

Bond Grecia negli Stati Uniti

La Grecia continua ad essere al centro delle attenzioni, secondo le ultime indiscrezioni pubblicate dal Financial Times il governo di Atene si sta preparando a collocare un maxi bond sul mercato statunitense, secondo il quotidiano economico londinese questo dovrebbe consentire al paese di diversificare la propria base di investitori e riuscire così ad uscire dalla situazione di crisi.

L’intenzione del governo ellenico, sempre secondo le indiscrezioni di stampa, è quella di riuscire a raccimolare una somma compresa tra i 5 e i 10 miliardi per rimborsare circa 10 miliardi di titoli e interessi che scadono a maggio, partner nell’operazione di collocamento dei titoli dovrebbe essere Morgan Stanley.

Emissione bond Italcementi buona risposta del mercato

Sta avendo fin da subito un’ottima accoglienza il bond decennale emesso da Italcementi, infatti le banche che hanno collocato il bond (Banca Imi, Bank of America Merrill Lynch, Bnp Paribas, Societe Generale e Unicredit) hanno già raccolto 3 miliardi e mezzo di euro di ordini.

L’operazione ha un taglio benchmark fino a 750 milioni, e si colloca nel programma Emtn da 2 miliardi che Italcementi ha studiato per allungare le scadenze del debito e diversificare le fonti di raccolta.

Emissione bond Acea decennale tasso fisso

Acea, gruppo di servizi di pubblica utilità attivo nell’acqua e nell’energia elettrica, ha comunicato ufficialmente che fra non molto sarà collocato sul mercato un bond decennale a tasso fisso, con valore totale di 500 milioni di euro.

Lo scopo dell’emissione di questo bond è principalmente quello di finanziare il Piano di Investimenti triennale, ma è anche indirizzato a consolidare l’indebitamento a breve termine della società.

Ior investimento bond Banca Carige

L’Istituto per le Opere di Religione (Ior), praticamente la Banca Vaticana, ha effettuato un investimento nel bond convertible che recentemente è stato emesso da Banca Carige.

Tuttavia come suggeriscono anche gli esperti questa operazione si può classificare solo in prospettiva finanziaria, senza nessun investimento stabile nella società ligure.