Dpef approvato dal Consiglio dei Ministri

by Redazione 2

Il Documento di programmazione economico-finanziaria, nonostante le lamentele sollevate dalla Cgil, è stato apparovato all'unaninimità..

consiglio dei  ministri

Il Documento di programmazione economico-finanziaria, nonostante le lamentele sollevate dalla Cgil, è stato apparovato all’unaninimità dal Consiglio dei Ministri durante la giornata di ieri.

L’approvazione è seguita ad una valutazione velocissima durante la quale non sono stati riscontrati grandi problemi. Il Dpef, quindi, ha soddisfatto più o meno tutti e ha ricevuto l’approvazione da parte dell’Unione Europea, della Banca d’Italia e soprattutto dall’Istat che lo ha definito il miglior Documento di programmazione economico-finanziaria degli ultimi anni.


Dunque, come ha spiegato Silvio Berlusconi nel corso di una conferenza stampa, tutti i presidenti e i direttori delle istituzioni finanziarie internazionali e il presidente Barroso hanno grande considerazione del bilancio italiano, considerato affidabile e credibile.

Il ministro dell’economia Giulio Tremonti ha ribadito che per quanto riguarda la crisi il peggio sembra essere alle spalle e le previsioni che vedono un recupero del Prodotto interno lordo non sono dettate dall’ottimismo ma bensì dalla volontà di essere realisti.


Il Dpef, in particolare, prevede che nei prossimi tre anni gli investimenti privati relativi all’acquisto di macchinari cresceranno del 2,8%, mentre gli investimenti in costruzioni saliranno dell’1,9%.

Per quanto riguarda l’occupazione è stato registrato un calo nel ricorso alla cassa integrazione ma nonostante questo il tasso di disoccupazione aumenterà fino all’8,8% entro la fine dell’anno, per poi ridursi al 7,7%.

Nel Documento, inoltre, viene sottolineata l’azione del governo volta ad aiutare le famiglie, un’azione che ha visto lo stanziamento di risorse pari a 27 miliardi e 300 milioni di euro nel quadriennio 2008 – 2011. A questi, poi, bisogna aggiungere gli aiuti del governo a favore delle banche e i 16 miliardi di finanziamenti alle infrastrutture.

Comments (2)

Leave a Reply

Your email address will not be published.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>