Produzione industriale italiana ai minimi dal 2009

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Secondo l’Istat la produzione industriale italiana è scesa del 6,7% nel corso del 2012, evidenziando la peggiore flessione dal 2009

Secondo l’Istat la produzione industriale italiana è scesa del 6,7% nel corso del 2012, evidenziando la peggiore flessione dal 2009. Rispetto al picco del 2008, ovvero l’anno in cui iniziò la grave crisi finanziaria mondiale, la produzione industriale è diminuita del 25%. Nell’ultimo trimestre del 2012 l’indice della produzione industriale è sceso del 2,2% rispetto al quarter precedente. Per quanto riguarda, invece, il volume della produzione, calcolato dall’indice grezzo, siamo tornati sui livelli del 1990 con una media di 82,9 nel corso del 2012.

Nel mese di dicembre scorso, l’indice della produzione industriale corretto per gli effetti di calendario è sceso del 6,6% in termini tendenziali. Sono state registrate variazioni negative in tutti i principali settori dell’industria: beni intermedi -9,4%, beni di consumo -7,7%, energia -3,7%, beni strumentali -2,5%. Secondo gli esperti sul dato negativo di dicembre hanno influito il peso dell’Iva e in parte anche i danni provocati dal terremoto dell’Emilia.

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Il dato di dicembre è comunque abbastanza preoccupante, in quanto le variazioni negative più marcate sono arrivate dai settori dei beni di consumo e quelli intermedi, che da un punto di vista della stagionalità avrebbero dovuto registrare una certa tenuta considerando le festività natalizie. Inoltre, essendo beni aciclici, si tratta di settori che soffrono meno l’andamento negativo della congiuntura economica.

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L’Italia continua a soffrire la perdita di competitività sui mercati internazionali e il crollo della domanda domestica. Secondo gli analisti, però, qualche segnale di ripresa per la produzione dovrebbe arrivare dalla seconda metà dell’anno in corso. Dopo la diffusione del dato sulla produzione italiana, Piazza Affari riduce i guadagni: il FTSE MIB sale dello 0,2%, mentre lo spread Btp-Bund è a 295 punti base.

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