Composizione portafoglio obbligazionario 2011

Chi intende investire obbligazioni nel 2011 deve necessariamente muoversi con una certa cautela, non solo perché le turbolenze dei mercati che hanno caratterizzato il 2010 continueranno anche nel corso del nuovo anno ma anche e soprattutto perché anche nel 2011 i timori relativi alla crisi del debito sovrano continueranno a farsi sentire.

Il consiglio degli esperti, dunque, è ancora una volta quello di diversificare il proprio portafoglio obbligazionario, in quanto operando un’attenta diversificazione tra emissioni governative e corporate bond è possibile riuscire ad ottenere un rendimento del 3% ad un livello di rischio piuttosto basso.

Secondo gli esperti, in particolare, la soluzione ottimale è quella che si ottiene andando a comporre un portafoglio a reddito fisso in cui il 70% è coperto da Btp di durata dai tre ai cinque anni e il restante 30% da obbligazioni societarie. Ai tassi attuali, infatti, questa tipologia di composizione del portafoglio garantisce un guadagno medio lordo a 12 mesi del 3,50%, ossia un 3,14% netto, un ottimo livello di sicurezza rispetto all’inflazione al di sotto del 2% che, come confermato dalla Bce, caratterizzerà tutto il 2011.

I Btp italiani rappresentano un’ottima soluzione perché offrono cedole piuttosto buone e una discreta stabilità delle quotazioni, bene anche le emissioni dei paesi europei con rating AAA, anche se in questo caso ci si deve accontentare di cedole piuttosto basse. Per questo motivo occorre puntare anche alle obbligazioni societarie in quanto ci sono determinati settori, come quello delle utilities e delle telecomunicazioni, che in alcuni casi offrono rendimenti più elevati rispetto ai titoli governativi.