L'oro ha raggiunto i 1.556,40 dollari l'oncia.
Addirittura erano quasi sei mesi che non si registrava un rialzo così forte in una singola seduta.
Nell’intera settimana il prezzo dell’oro è cresciuto del 3,5% mentre nel mese di aprile l’apprezzamento è stato dell’8,1%.
A spingere ancora il prezzo dell’oro ci sono i timori d’inflazione e la debolezza del dollaro.
Ad aprile nella zona Euro, come comunicato ieri dall’Eurostat, i prezzi al consumo sono aumentati su base annua del 2,8%, facendo segnare il maggiore rialzo da due anni e mezzo a questa parte.
La pressione inflazionistica inoltre continua a crescere anche nei paesi emergenti: la Banca Centrale della Russia ha alzato sempre ieri i tassi d’interesse dicendo che le previsioni di inflazione sono in crescita.
Intanto il dollaro continua a diventare sempre più debole, soprattutto per colpa della politica monetaria della Federal Reserve. Il Dollar Index ieri ha toccato i minimi dal luglio del 2008.
Nel frattempo anche l’argento continua a guadagnare terreno: il future con scadenza luglio ha guadagnato al NYMEX il 2,2% a 48,60 dollari l’oncia. Nel mese di aprile l’argento si è apprezzato del 28%, su speculazioni per la domanda futura per la ricostruzione in Giappone.