Riflessioni sul blocco aereo di questi giorni oltre ai danni economici

by Redazione Commenta

Trasporti aerei e comunicazioni possono subire un brusco arresto a causa di un evento naturale, un fattore che poco si prende in considerazione nel mondo moderno.

Il recente blocco che ha sconvolto il traffico aereo sull’intero continente europeo, che piano piano sta riacquistando la sua normalità in questi giorni, non ha solo scatenato nei giorni a seguire un computo dei danni subiti dalle compagnie aeree ma anche un acceso dibattito che prende spunto da quanto capitato per fare riflessioni anche corrosive sul mondo ad ”alta velocità”.

Molti sono i commentatori ed i blogger che hanno tentato di puntare l’attenzione dei lettori su un aspetto che in questi giorni di ansia per un volo cancellato, o un appuntamento da rivedere, è stato trascurato, ovvero il fatto che il mondo moderno, impostato su comunicazioni e trasporti sempre più frenetici è di fatto inevitabilmente vulnerabile nei confronti delle manifestazioni della natura.

E’ bastato una semplice eruzione vulcanica di ceneri in Islanda perchè d’incanto migliaia di voli venissero cancellati con la conseguenza che migliaia di riunioni, anche importantissime come quella sugli aiuti economici alla Grecia, venissero rinviate a nuova data.

Bisognerebbe avere il tempo di fermarsi un attimo e comprendere, è questo il succo di quanto si può trovare tra i commenti in rete, che il mito del progresso e quello della velocità non sono sempre così vincenti come siamo abituati a pensare, e che l’eruzione islandese potrebbe essere l’occasione per rivedere alcune certezze date troppo spesso per scontate su quanto l’uomo moderno sia davvero in grado di padroneggiate il mondo che lo circonda ed affrontare le manifestazioni della natura, talvolta da lui stesso provocate.

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