Gas: l’Ucraina acconsente all’invio di osservatori

Dopo l’interruzione delle forniture di gas avvenuta un paio di giorni fà, l’accordo tra Mosca e Kiev appare molto vicino soprattutto dopo che premier russo Vladimir Putin ha accettato l’invio di osservatori indipendenti in tutti i siti rilevanti, al fine di monitorare tutte le forniture di gas dirette veso l’Unione Europea attraverso l’Ucraina.

Questa commissione addetta al monitoraggio pare che sarà composta da ben 12 osservatori europei che avranno il compito sorvegliare il transito del gas russo verso l’Europa, in base a quelli che sono gli accordi raggiunti. A questi, poi, si aggiungeranno rappresentanti della compagnia russa Gazprom, della compagnia ucraina Naftogaz e di aziende europee.

Borse europee in rialzo precario

Durante gli ultimi giorni le borse hanno registrato una costante ripresa che però, secondo alcune voci auterevoli, non deve assolutamente trarre in inganno. Gli esperti non escludono affatto che durante il nuovo anno per gli azionisti ci possano essere fasi di recupero, soprattutto durante i primi mesi del 2009, ma non bisogna affatto illudersi, anzi, al contrario, gli esperti sostengono che in caso di rialzi inaspettati sarà consigliabile addirittura vendere. Già durantela giornata di ieri, infatti, la ripresa degli ultimi giorni ha iniziato a tentennare.

Papademos e Trichet: crescita fermata dalla recessione internazionale

La prima parte della giornata di ieri ha visto un dollaro molto forte nei confronti di tutte le valute. Il dato relativo al settore non manifatturiero ha sorpreso tutti salendo a 40.6 nel mese di Dicembre rispetto al 37.3 registrato precedentemente. Il rapporto ad esso connesso ha anche mostrato una situazione di lenta ripresa con nuovi ordini, occupazione in aumento e nuovi ordini per esportazioni ma ció non toglie che la situazione sia ancora molto negativa e la ripresa non sembra imminente.

Gli ordini all’industria sono invece calati del 4.6% per la quarta volta consecutiva e ci sono segnali per prossimi ulteriori cali di questo indice. Inoltre i dati relativi al settore Immobiliare fanno presagire ulteriori cali per il 2009 e anche il rapporto del FOMC non fa che confermare tale possibilitá. Nelle prossime ore verrá comunicato l’ADP, dato relativo all’occupazione e potrá darci una prima indicazione su quale potrebbe essere il dato da attendersi in vista dei NFP di venerdi e sebbene questo dato non sia in genere particolarmente market mover potremmo attenderci delle speculazioni legate a questo valore.

Interrotte le esportazioni di gas verso l’Europa

Alle 07:44 di stamane sono state interrotte le esportazioni di gas provenienti dalla Russia, attraverso l’Ucraina, e dirette in Europa. Un portavoce di Naftogaz ha riferito all’agenzia Afp che la Russia ha interrotto tutti i rifornimenti lasciando l’Europa senza gas. Viktor Yushchenko, presidente ucraino, ha chiesto a Dmitry Medvedev di ripristinare “immediatamente” le forniture di gas all’Europa. Yuschenko, inoltre, ha inviato una lettera sia a Medvedev che al presidente della Commissione Europea Jose Manuel Barroso.

L’Unione Europea dipende dalla Russia per circa un quarto del totale delle forniture di gas, circa l’80% della quale arriva attraverso l’Ucraina.

La befana porta bene al dollaro

moneta da mezzo dollaro d\'argento sul new york times

Il dollaro ha guadagnato ieri nei confronti dell’Euro, del franco svizzero e dello Yen ma ha perso nei confronti del GBP. Una serie di elementi possono aver contribuito a questo rafforzamento del USD e tra questi va enunciato un piano fiscale di 300 miliardi di USD annunciato dal presidente eletto Obama che va inserito nel piano da 775 miliardi di USD previsto precedentemente.

La recessione non da ancora segnali di rallentamento e questa situazione di crisi iniziata dal Dicembre 2007 sembra che si prolungherá per buona parte del 2009. La giornata di oggi potrebbe essere molto interessante con movimenti di rilievo dopo la pubblicazione delle condizioni del settore non manifatturiero.

Questo dato é di importanza elevata poiche rappresenta il 70% dell’attivita economica degli USA e include il settore finanziario, I servizi ed il dettaglio.

General Motors e Ford in crisi: vendite come nel ’60

La crisi ormai sta provocando davvero tantissimi danni ed uno dei settori più colpiti è sicuramente quello automobilistico.

Le vendite dei veicoli sono calati da 16,2 milioni nel 2007 a “solamente” 13,5 nel 2008. General Motors e Ford chiudono il 2008 con delle vendite paragonabili a quelle avvenute negli anni ’60.

Settimana burrascosa per il dollaro

Il dollaro si trovava al limite di alcuni valori che potevano aprire forti rialzi all’apertura dei mercati e il ritorno alla liquiditá sui mercati potrá aprire forti rialzi ad inizio settimana. Sono previsti durante questa settimana una serie di eventi a rischio che potrebbero far realizzare movimenti imponenti.

In questo inizio d’anno potrebbero cambiare le attitudini degli investitori che negli ultimi 3 mesi del 2008 cercavano di invesire in asset meno rischiosi e cercavano di capire dove si potevano indirizzare in questa situazione di recessione. Probabilmente cambierá la situazione in questo primo trimestre in cui dovrebbe tornare ad esserci maggiore liquiditá.

In questa settimana I dati che dovranno essere seguiti con maggiore interresse sono quelli relativi ai Non Farm Payrolls che verranno pubblicati venerdi. L’ultimo dato é stato molto negativo indicando la perdita di lavoro per mezzo milione di americani. Sará importante vedere questo dato e vedere gli effetti sulla spesa e sul credito al consumo.

800 mila famiglie con 500 Euro di budget per le spese

800mila clienti circa, durante questi Week-End, sono in cerca degli sconti appena iniziati e spenderanno circa 500 Euro a famiglia.

Ieri è stato il giorno “ufficiale” per l’apertura della stazione dei saldi. Quest’anno gli sconti sono superiore agli anni precedenti: si parte dal 40% fino anche al 60% di sconto applicato in moltissimi negozi in tutta Italia.

3 milioni di precari in Italia

In Italia ci sono il 16,9% in più di precari di 5 anni fa, lo rileva la Cgia di Mestre. A Settembre 2008 erano 2.812.700.

Il 33% di questi precari, ovvero 940.400 , si trova nel Sud dell’Italia. Nel Centro sono 606.000, il 21,5%, mentre al Nord 573.700.

Andamento dollaro americano nel 2009

Iniziamo oggi un nuovo anno di contrattazioni. Un anno che si preannuncia pieno di occasioni e che cercheremo di cogliere in modo proficuo. Il dollaro americano ha guadagnato nella seconda parte di quest’anno parecchio nei confronti della maggior parte delle valute in un contesto dominato dal rischio costantemente.

É probabile che questo avverrá anche nei prossimi 12 mesi ma l’andamento di questa recessione e la capacitá di reagire a questa situazione di crisi deciderá chi avrá affrontato nel miglior modo questa situazione. La volatilitá di quest’anno sul forex é stata a livelli record e potrá caratterizzare alcuni periodi di quest’anno.

Mercoledi i jobless claims sono stati meglio del previsto ma questo dato non deve trarre in inganno trovandoci ora in un periodo di vacanza e riteniamo si dovrá aspettare i dati di Gennaio per capire bene lo stato delle cose.

Arrivano i saldi in Italia

Dal 3 Gennaio arriveranno finalmente i saldi in Italia, Sardegna esclusa, dove lì invece arriveranno solamente l’8 Gennaio.

In molti negozi sono già stati avviati gli sconti, ma affinchè questa pratica sia effettiva in tutta Italia bisognerà aspettare fino a domani.

2,6 miliardi spesi per Capodanno a tavola

Secondo Coldiretti per festeggiare l’arrivo del 2009, le famiglie Italiane, hanno speso complessivamente 2,6 miliardi di Euro in tavola. Questo valore comprende anche i ristoranti e tutti quei locali dove verrà festeggiato l’ultimo dell’anno.

E’ molto interessante sapere che nel 98% dei casi gli spumanti più richiesti sono di origine Italiana.

Chiusura in ribasso del dollaro dovuto alla bassa liquidità

La bassa liquiditá sui mercati é stato uno dei motivi principali per i quali il dollaro ha chiuso in ribasso meno di quanto avrebbe potuto a causa dei peggiori dati sulla fiducia dei consumatori a partire dal 1967.

L’indice infatti ha fatto registrare un valore pari a 38 in calo dal 47.7 precedente dimostrando che i consumatori non vedono ancora la luce alla fine del tunnel. Da questo dobbiamo dedurre che una contrazione dei consumi nei prossimi mesi é possibile e allo stesso tempo non ci si dovrá stupire se I dati relativi all’occupazione risultassero peggiori di quanto giá non siano.

In qualche modo I continui tagli dei tassi da parte della FED stanno limitando I danni in un contesto nero. Attendiamo per oggi I dati sui jobless claim e successivamente per venerdí quelli relativi alle condizioni del settore manifatturiero nel mese di Dicembre che potrebbero toccare e superare i minimi del Maggio 1980.