Euro e Yen perdono ancora terreno sul dollaro

banconote da 1000 yen

L’euro e lo Yen perdono ancora terreno sul dollaro questa mattina negli scambi asiatici a causa della sfiducia nell’economia Europea e del crollo della borsa di Tokio che affonda sotto i 9.000 punti. La borsa di Walll Street ha nuovamente creato l’effetto di panico dopo il crollo della vigilia.

Secondo i traders, l’atteggiamento positivo nei riguardi dell’euro è venuto a mancare rapidamente a causa della crescente impressione generale relativamente alle difficolta che le autoritá hanno nel contenere la crisi finanziaria.

Intel, profitti in crescita per il quarto trimestre

logo della intel

Intel ha dichiarato che crede di ottenere utili trimestrali in crescita durante gli ultimi tre mesi del 2008.

La notizia ha lasciato gli osservatori poco sorpresi, visto che già negli scorsi giorni alcune voci di corridoio davano la compagnia desiderosa di mettersi particolarmente in mostra, nonostante la spesa dell’industria finanziaria nell’information technology sia prevista in forte discesa.

Coca Cola, utili trimestrali sopra le aspettative

logo della coca cola

Coca Cola ha ottenuto profitti netti nell’ultimo trimestre ben superiori alle attese degli analisti di Wall Street. Nonostante le difficoltà economiche internazionali, la domanda estera dei prodotti del noto marchio ha continuato la sua crescita su ritmi sostenuti, compensando così la flessione ottenuta sul mercato domestico.

Secondo quanto comunicato dalla società americana, gli utili netti per il terzo trimestre solare sono saliti a 1,89 miliardi di dollari, pari a 81 centesimi per azione, rispetto a 1,65 miliardi di dollari, o 71 centesimi per azione, conseguiti durante lo stesso periodo dello scorso anno.

Rapporto quotidiano dei mercati

previsioni borsa

Questa mattina l’Euro riparte al ribasso di fronte al dollaro e allo Yen negli scambi asiatici in un mercato che, secondo i trader, e’ di nuovo preoccupato per i rischi di contagio della compressione del credito sull’economia,.

Il Dollaro perde terreno sullo Yen, 101,82 yens per un Dollaro contro i 102,07 yens per Dollaro di martedi sera.
Gli operatori del mercato hanno comprato Yen, poiche’ la valuta giapponese viene considerata come una valuta rifugio relativamenete sicura in un contesto di crisi finanziaria.

Andamento dollaro americano

Dollaro

Il dollaro Americano ha chiuso la giornata di ieri in ribasso rispetto a molte valute sebbene il governo Americano abbia anticipato un piano per una vasta ricapitalizzazione.

Ci si sarebbe dovuti aspettare un rafforzamento del biglietto verde ma ció non é avvenuto perché le modalita di attuazione di questo piano non sono tali da garantire un rendimento sicuro dall’acquisto di azioni di enti finanziari. Il principale motivo di questa operazione é quello di garantire liquidita alle istituzioni finanziarie e aumentare la fiducia del pubblico nei confronti delle banche e cosi evitare la corsa al prelievo dei propri soldi dalle banche.

Libero mercato made in USA

piantagione di cotone

In questi giorni crisi borsistica gli USA hanno deciso di intervenire statalmente per far cessare il presente periodo nero.

Ma gli Stati Uniti, patria dell’idea di libero mercato, adotta realmente questa teoria liberista, o anche in momenti di non-crisi si dimostra un Paese interventista?

Il caso del cotone è emblematico: gli agricoltori americani ricevono dal loro governo un sussidio per ettaro di 250 $ l’anno per il solo fatto di coltivare questa fibra, mentre i loro colleghi del Burkina Faso ricavano nel corso di un intero ciclo produttivo 200 $.

Carrefour, nuove aperture in Cina

supermercato carrefour in cina

Carrefour, una delle compagnie più importanti al mondo nel settore della vendita al dettaglio, ha annunciato l’intenzione di aprire cinque nuovi ipermercati nella città di Chengdu, capitale della provincia meridionale cinese di Sichuan.

Le aperture dei cinque outlet di Chengdu sarebbero state programmate per i prossimi tre anni.

La notizia dell’imminente espansione di Carrefour nell’area è stata confermata sia dai portavoce della compagnia francese, che dalle autorità governative provinciali di Sichuan.

Santander, è cosa fatta con Sovereign

logo della banca sovereign

Come previsto, Santander ha raggiunto un accordo con Sovereign Bancorp per ottenere il pieno controllo di quest’ultima.

L’intesa prevede che il più grande istituto di credito spagnolo adotti un rapporto di cambio di 0,2924 azioni del proprio capitale in cambio di un azione Sovereign, per un valore assoluto di 3,81 dollari per azione: il 3,5% in più rispetto al prezzo di chiusura dei titoli della società target alla data di annuncio delle intenzioni dell’acquirente.

Paul Krugman, premio Nobel per l’economia

Paul Krugman, premio nobel per l\'economia

Il premio Nobel per l’economia di quest’anno è stato assegnato a Paul Krugman, date le sue analisi “sui modelli di commercio e sulla localizzazione delle attività economiche”.

Già editorialista per il New York Times, Krugman è un acceso contestatore della politica adottata dall’amministrazione Bush, soprattutto in queste ultime settimane di crisi borsistica in cui il capo di Stato USA ha dimostrato di non adottare una politica che miri alla lungimiranza, bensì al breve, brevissimo periodo, avendo applicato la teoria keynesiana d’interventismo statale, non certo adattabile all’odierna realtà degli States.

Santander, trattative per acquistare Sovereign Bancorp

logo della banca spagnola santander

La banca spagnola Santander ha confermato di essere in trattative per acquisire Sovereign Bancorp Inc., per quella che, se a buon fine, sarebbe la terza transazione di questo tipo negli ultimi tre mesi da parte del più importante istituto di credito iberico.

Santander avrebbe già inviato una formale comunicazione alle autorità di mercato, precisando invece alla stampa la completa assenza di un’intesa tra le parti.

EasyJet e Ryanair, il futuro è rosa

Harrison di Easyjet

EasyJet e Ryanair, alcune tra le principali compagnie aeree low cost internazionali, hanno voluto tranquillizzare i propri investitori sostenendo che le rispettive compagini non soffriranno alcun impatto negativo generato dall’attuale crisi economica.

Secondo i manager delle due società, infatti, gli spettri di una imminente recessione porteranno i consumatori a preferire una spesa nel trasporto aereo orientata verso vettori a basso costo, piuttosto che verso le altre compagnie aeree.

Rapporto quotidiano dei mercati

mercato del forex

Il dollaro e lo yen sono migliorati venerdi a differenza della maggior parte delle valute e in particolare dell’euro, in un contesto economico -finanziario estremamente difficile come dimostra la caduta delle Borse.

L’euro e’ calato anche rispetto alla moneta giapponese stabilizzandosi sui 134,88 contro i 135,23 yen della vigilia e dopo essere precipitato al suo piu basso livello da luglio del 2005.

Mercoledi l’USD/JPY e’ passato sotto la soglia dei 100 yen per la prima volta da sette mesi a questa parte; il dollaro invece è salito a 100,51 yen venerdi rispetto ai 99,50 yen della vigilia.

Renault, 4.000 posti da tagliare

Logo del marchio francese renault in crisi

Renault, una delle case automobilistiche più importanti d’Europa, ha annunciato l’intenzione di ridurre la propria forza lavoro di circa 4.000 unità, che la società cercherà di convincere al prepensionamento o alle dimissioni, al fine di incentivare lo sviluppo del proprio programma di riduzione dei costi.

Per favorire la fuoriuscita dei lavoratori in esubero Renault ha previsto una serie di incentivi che rimarranno a disposizione dei dipendenti fino al raggiungimento dell’obiettivo di riduzione o, comunque, fino al 30 aprile 2009.

Prezzo del petrolio, BNP prevede calo del 18%

oleodotto per il trasporto del petrolioUn’analisi condotta da BNP Paribas, la più importante banca transalpina, stima che il prezzo del petrolio diminuirà del 18% durante il prossimo anno: uno studio, quello dell’istituto di credito francese, che va a inserirsi in un più ampio scenario negativo sul breve termine, confermato dai più attesi report di questo inizio autunno.

Secondo la BNP il prezzo del greggio sarà mediamente pari a 95,20 dollari al barile durante il 2009, per poi salire intorno ai 105 dollari nel 2010, che sono comunque molto più bassi dei precedenti 115,80 dollari previsti già per il 2009.