
A farsi notare è stata la Galassia Ligresti: Fondiaria Sai ha chiuso con un aumento del 6,47%, con la controllata Milano Assicurazioni che ha fatto registrare un rialzo del 9,51%. Il titolo Premafin è cresciuto del 4,03%.
A farsi notare è stata la Galassia Ligresti: Fondiaria Sai ha chiuso con un aumento del 6,47%, con la controllata Milano Assicurazioni che ha fatto registrare un rialzo del 9,51%. Il titolo Premafin è cresciuto del 4,03%.
Se si considera solo l’ultimo trimestre dell’anno, invece, i ricavi netti sono risultati in crescita del 39,7% a 63,5 milioni di euro, l’Ebitda ha registrato una crescita del 14% a 8,9 milioni mentre il risultato netto è risultato pari a 5,1 milioni, in netta crescita rispetto agli 1,3 milioni del 31 dicembre 2009.
La decisione è stata presa alla luce dei risultati realizzati nel corso dello scorso anno, chiuso con un utile netto pari a 108,6 milioni di euro, in calo dell’1,8% rispetto all’esercizio precedente, mentre i ricavi consolidati ammontano a quota 728,1 milioni, in calo del 2,6% sul 2009.
L’utile netto ricorrente è risultato pari a 34,3 milioni, in crescita del 27,1% rispetto all’anno precedente, mentre il patrimonio netto al 31 dicembre 2010 si è attestato a 344,8 milioni rispetto ai 219,2 milioni del 31 dicembre 2009. L’indebitamento finanziario netto è salito a 381,4 milioni dai 150 milioni dell’anno precedente.
Le banche a cui è stato affidato il ruolo di lead manager dell’emissione sono UniCredit, Banca Imi, Barclays, Bnp Paribas, Credit Agricole, Citigroup, Royal Bank of Scotland Group e Societe Generale. In base alle previsioni il bond riceverà un rating Ba1 da parte di Moody’s e BB+ da parte di Standard & Poor’s.
In uno scenario del genere, dunque, gli esperti sono concordi nel ritenere che gli investitori debbano puntare su quotazione facenti parte di settori come le materie prime, le utilities, i software, l’energia, il tabacco e la grande distribuzione alimentare.
In base all’accordo, in particolare, Pramac, società attiva nella produzione di sistemi per la generazione di energia, e Renova Innovation Technologies, controllata della multinazionale russa Renova attiva nei settori dell’energia, delle telecomunicazioni, delle materie prime e in vari altri settori, daranno vita ad una joint venture nel settore dell’energia solare attraverso l’acquisizione da parte dei russi del 50% di Pramac Swiss.
La decisione è stata presa contestualmente all’approvazione dei conti 2010, anno durante il quale l’azienda ha realizzato un utile netto pari a 74,9 milioni di euro, in netto miglioramento rispetto ai 32,4 milioni del 2009, mentre i ricavi sono cresciuti del 15,8% a 1.626,3 milioni, una performance positiva ricondotta in larga parte all’incremento delle vendite nei paesi emergenti, cresciute del 36,7% a 124,4 milioni.
Grazie a questo nuovo contratto, in particolare, il gruppo si occuperà della ristorazione per i prossimi dieci anni nel suddetto aeroporto, dove già opera da oltre 20 anni e dove gestisce già 16 punti vendita, saliti a 17 con il nuovo contratto.
La banca d’affari ha inoltre inserito il titolo nella sua Pan-Europe Sell List, ha tagliato le stime di Eps 2011 (da 0,64 a 0,56 euro per azione) e 2012 (da 0,68 a 0,47 euro per azione) e ridotto le stime sui ricavi del 3,3% a 2,047 miliardi di euro nel 2011 e del 5,5% a 2,072 miliardi nel 2012.
L’assemblea degli azionisti è stata convocata per il 13 aprile in prima convocazione e eventualmente per il 14 aprile in seconda convocazione.
Nella classifica sono presenti i fondi comuni a gestione attiva, così come pure i fondi “attivi”, ossia quelli in cui un gestore si espone su un titolo piuttosto che su un altro. Il primo posto della classifica è occupato da Axa World Funds Frm Italy, con un rendimento complessivo del 14,74%. Il secondo e terzo gradino del podio sono invece occupati rispettivamente da Leonardo Italian Oppuortunities (12,97%) e Fidelity Funds Italy Fund (12,75%).
La performance negativa è stata causata in larga parte dall’annuncio del fallimento delle trattative tra Financiere Tintoretto, il suo principale azionista titolare del 69,3% di Coin, che stava tentando di cedere una quota alla BC Partners. Ieri in serata, infatti, è stata annunciata la chiusura del periodo di trattativa esclusiva senza che le parti siano riuscite a raggiungere un accordo.
Non è escluso che chi intende puntare sulle azioni del gruppo riesca ad intascare un rendimento ancora più elevato nel corso del 2012. Sebbene sia ancora presto per fare delle previsioni sufficientemente attendibili, l’azienda si è detta ottimista per l’anno in corso, prevedendo un ulteriore crescita del fatturato e della redditività .