
Gli interessi netti si sono attestati a 11.817 milioni di euro, in flessione del 12,1% mentre le commissioni nette sono risultate pari a 6.417 milioni, in crescita dell’11,2% rispetto allo stesso periodo del 2009.
Gli interessi netti si sono attestati a 11.817 milioni di euro, in flessione del 12,1% mentre le commissioni nette sono risultate pari a 6.417 milioni, in crescita dell’11,2% rispetto allo stesso periodo del 2009.
La valutazione è stata resa nota dalla banca d’affari mediante una nota dedicata al comparto bancario italiano, in cui pare che l’istituto di Piazzetta Cuccia sia l’unico ad essere riuscito a spuntarla.
Il MOL si è attestato a 10,8 milioni di euro dai 16,5 milioni conseguiti nel corso dei primi nove mesi del 2009, con un’incidenza sui ricavi pari al 9,5%. Su questo dato, in particolare, hanno inciso nella divisione Dada.net gli oneri operativi netti pari a 3,0 milioni sostenuti per Play.me, i costi pari a 2,8 milioni sostenuti per il lancio del servizio di poker on-line e, più in generale, un minore contributo dei servizi VAS da alcune aree geografiche, soprattutto europee.
Nel periodo in esame l’Ebitda ha raggiunto quota 966 milioni, in crescita del 5,6% da 915 milioni, mentre l’Ebit si è attestato a 598 milioni, in diminuzione del 2,5% dai 613 milioni dei primi nove mesi del 2009.
L’utile netto si è attestato a 302,7 milioni di dollari, in crescita del 28% rispetto ai 237,3 milioni dello scorso anno. L’utile netto attribuibile agli azionisti è stato pari a 304,8 milioni (+33%).
L’utile netto è salito a 14,5 milioni di euro rispetto alla perdita di 13,9 milioni di euro registrata nei primi nove mesi del 2009 mentre la posizione finanziaria netta consolidata negativa si è attestata a 93,2 milioni, in miglioramento rispetto ai 100,5 milioni di euro del 31 dicembre 2009.
Durante la sua prima giornata a Piazza Affari il titolo Enel Green Power ha viaggiato al ribasso non riuscendo neanche a raggiungere il prezzo minimo di collocamento, fissato a 1,6 euro. Nonostante questo, tuttavia, Conti non ha abbandonato il suo ottimismo e si è detto certo che nel corso dei prossimi mesi il titolo Enel Green Power si distinguerà per le sue performance al rialzo.
L’Ebitda si è attestato a 410,5 milioni di euro, in crescita dell’1,5% rispetto ai 404,4 milioni di euro dei primi nove mesi del 2009. Il risultato operativo consolidato (EBIT) è stato positivo per 84,5 milioni di euro, rispetto ai 111 milioni di euro del corrispondente periodo dello scorso anno.
I ricavi sono stati pari a 498,7 milioni, in calo del 26,5% rispetto allo scorso anno ma in crescita del 19% rispetto all’ultimo trimestre del 19%.
Unicredit, in particolare, ha fatto sapere di attendere per Piaggio un calo delle vendite dello 0,3% nei primi nove mesi a 1.169 milioni e del 7,7% nel terzo trimestre a 348,3 milioni.
In crescita anche i ricavi che nel periodo in esame hanno registrato un incremento del 5,8% a quota 754 milioni di euro, anche se in questo caso si tratta di un dato inferiore alle previsioni degli analisti, che al contrario avevano ipotizzato ricavi per 782 milioni.
A spingere la banca d’affari a bocciare il titolo del colosso energetico è soprattutto la convinzione che la divisione Gas & Power inciderà negativamente sia sui risultati trimestrali che sul titolo dell’impresa energetica italiana. Barclays, inoltre, ha spiegato che la profittabilità del business del gas nell’ultimo periodo è diventata meno prevedibile rispetto alle previsioni dello stesso management di Eni.
I dati relativi al periodo compreso tra gennaio e settembre 2010 sono stati diffusi mediante una nota in cui la società energetica ha anche fatto sapere che le previsioni per l’esercizio in corso vedono un calo dei margini rispetto allo scorso anno.