Trimestrale Ubi Banca gennaio marzo 2011

UBI Banca ha archiviato il primo trimestre 2011 con un utile netto in crescita del 69,5% a 64,6 milioni e proventi operativi in crescita dell’1,2% a 862,5 milioni di euro, mentre gli oneri operativi sono scesi del 3,5% a 595,5 milioni. Il margine d’interesse si è attestato a 527,5 milioni di euro, in flessione dell’1,1% rispetto ai 533,3 milioni registrati nello stesso periodo dello scorso anno.

Per quanto riguarda i coefficienti patrimoniali, il Core Tier 1 a fine marzo è rimasto stabile al 6,94%, un dato che non tiene però conto del già annunciato aumento di capitale Ubi Banca e degli eventuali benefici derivanti dall’eventuale conversione del prestito convertibile. Il Tier 1 si è attestato al 7,45%, mentre il Total capital ratio all’11,12%.

Ubi Banca bilancio 2010 e aumento di capitale approvati

Nel corso dell’assemblea dei soci di Ubi Banca è emerso l’obiettivo finanziario del gruppo per i prossimi anni.

Ubi Banca punta a raggiungere un utile di 5-600 milioni entro il 2015 con il nuovo piano industriale, che sarà presentato agli analisti lunedì 16 maggio.

L’assemblea dei soci ha approvato il bilancio dell’esercizio 2010 con utile a 172 milioni di euro e dividendo dimezzato a 0,15 euro ed è stato approvato anche l’aumento di capitale della banca.

Ubi – BP smentita superpopolare

Ubi Banca e Banco Popolare hanno subito smentito l’ipotesi ventilata da Il Sole 24 Ore circa la possibile creazione di una superpopolare. Il giornale ha riportato ieri che ci sarebbe stato un incontro tra i vertici dei due istituti di credito a Brescia, nel quale si sarebbe parlato anche di questo progetto.

Ubi e BP hanno smentito il tutto, dicendo che il contenuto dell’articolo è completamente falso e destituito di ogni fondamento. Inoltre le due banche si riservano ogni opportuna iniziativa a tutela dei propri azionisti e del mercato.

Quotazione Ubi Banca bocciata dagli analisti

A Piazza Affari in tarda mattinata la quotazione Ubi Banca segna una perdita di oltre nove punti percentuali a quota 6,235 euro. Ad incidere negativamente sull’andamento del titolo dell’istituto bancario è stato l’annuncio, arrivato contestualmente alla diffusione dei dati di bilancio 2010 e all’annuncio di un dividendo pari a 0,15 euro, dell’intenzione di lanciare un aumento di capitale.

La notizia, del tutto inattesa, è stata accolta in maniera negativa dai broker, la maggior parte dei quali non ha esitato a rivedere al ribasso la valutazione sul titolo.

Bilancio Ubi Banca 2010

Ubi Banca ha presentato il bilancio dell’esercizio 2010, chiuso con un utile netto in calo del 37% a quota 172,1 milioni di euro.

Ad influenzare in maniera negativa i risultati della banca sono stati soprattutto i tassi di mercato, molto più sfavorevoli rispetto a quelli del 2009.

Previsioni settore bancario italiano Morgan Stanley

Morgan Stanley ha avviato la copertura sul titolo Ubi Banca fissando un rating “underweight” e un prezzo obiettivo a 7,80 euro, ossia superiore dello 0,14% rispetto alla quotazione attuale.

Contestualmente all’avvio della copertura su Ubi Banca, Morgan Stanley ha tagliato le stime Eps 2011-2012 delle banche italiane dell’8% circa, in quanto ritiene che l’avvicinarsi di una soluzione alla crisi del debito sovrano abbia contribuito a spingere al rialzo le relative quotazioni ma allo stesso tempo è evidente la persistenza del rischio sugli utili alla luce degli elevati costi dei finanziamenti.

Previsioni settore bancario italiano

Rbs ha fatto sapere che i problemi relativi al debito sovrano di alcuni paesi europei avranno ripercussioni negative sulle banche italiane, che si troveranno a dover subire un calo della redditività a causa della forte pressione sui margini.

Il problema, ha precisato il broker, non riguarda solo l’Italia, tutti i paesi europei rischiano il cosiddetto effetto contagio per via dell’incapacità dei governi di porre in essere delle misure idonee a evitare che la situazione degeneri ulteriormente. In Italia, tuttavia, il concreto rischio di instabilità politica potrebbe mettere a repentaglio anche l’attuazione del piano volto a ridurre il rapporto debito/Pil sotto il 3% entro il 2012.

Stress test banche italiane

Banca d’Italia sembra aver chiesto ai cinque maggiori istituti di credito del paese, quelli sottoposti agli stress test, di presentare a breve i dati sulla loro capacità di affrontare eventuali nuove pressioni economiche.

Come rivelato dal Cebs saranno 91 le banche in Europa ad essere sottoposte agli stress test, tra le quali figurano anche le italiane Unicredit, Intesa Sanpaolo, Mps, Banco Popolare e Ubi, con i risultati che verranno pubblicati il 23 luglio prossimo.

Ubi Banca conferma breakout resistenza chiave

Ubi Banca ha accusato una seduta di consolidamento nella giornata di lunedì, riuscendo però a rimanere a stretto contatto con l’importantissima soglia psicologica di 8 euro per azione.

Il titolo Ubi Banca sta così confermando il breakout della resistenza chiave di 7,80 euro, ed attende ora il momento giusto per tentare un nuovo attacco alla soglia psicologica, che potrebbe spingere poi il titolo verso traguardi molto più ambiziosi.

Trimestrale Ubi Banca gennaio marzo 2010

Ubi Banca ha chiuso il primo trimestre del 2010 con un utile netto di 38,1 milioni, in aumento del 56,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

Il dato dell’anno precedente però era stato notevolmente influenzato da componenti non ricorrenti negative per 82,9 milioni, quasi interamente dovute a rettifiche di valore.

Ubi Banca e Mps strategie differenti

Il Sole 24 Ore ha messo a confronto le diverse strategie attuate dalle due principali banche territoriali italiane, Banca Monte dei Paschi di Siena e Ubi Banca che hanno cercato di uscire dalla situazione di crisi in due modi differenti.

Banca Monte dei Paschi di Siena ha optato per i Tremonti Bond riuscendo così a portare il Tier 1 al 7,5% rispetto al 5,1% di fine 2008, scegliendo inoltre di puntare ad un rafforzamento della propria struttura patrimoniale non distribuendo alcuni dividendo per gli azionisti ordinari, l’unica cedola che sarà staccata riguarderà gli azionisti di risparmio, ai quali andrà un dividendo di 0,01 euro per azione.

Ubi Banca punta la soglia psicologica di 10 euro

Il titolo Ubi Banca a Piazza Affari si trova in un ottimo periodo, infatti come si vede benissimo anche dal grafico nelle ultime sedute in borsa il titolo della banca ha solamente guadagnato terreno, arrivando addirittura a superare la resistenza di breve di 9,30 euro per azione senza troppi problemi.

Inoltre è stata anche abbattuta la barriera successiva a 9,60 euro, e sarà proprio la conferma oltre questo valore a poter dare il via ad un nuovo allungo di Ubi Banca.

Emissione bond triennale Ubi Banca

Ubi Banca ha dato il via all’emissione di un nuovo prestito obbligazionario, in particolare si tratta di un bond triennale a tasso variabile con importo benchmark.

Stando alle prime indiscrezioni provenienti dal mercato il rendimento sarebbe fissato nell’area di 75 punti base sopra l’Euribor a 3 mesi.

Ubi Banca ha dato mandato a banche molto importanti come Banca Imi, Bank of America Merrill Lynch e Natixis.