
I maggiori indici europei, ad esempio, nella giornata di ieri erano in netta perdita durante la mattinata, mentre nel pomeriggio hanno accennato a dei timidi segnali di ripresa.
I maggiori indici europei, ad esempio, nella giornata di ieri erano in netta perdita durante la mattinata, mentre nel pomeriggio hanno accennato a dei timidi segnali di ripresa.
Secondo l’ex ministro, la crisi che si sta attraversando è dovuta alla troppa fiducia nel meccanismo di autoregolamentazione dei mercati, che ha portato alla violazione delle più elementari norme di prudenza e sicurezza, come quella relativa all’eccesso di liquidità .
BNP Paribas verserà 9 miliardi di euro in azioni, e 5,5 miliardi di euro in liquidità : in cambio otterrà il 75% di Fortis Bank Belgium, le operazioni assicurative della banca, e il 67% della Fortis Bank Luxembourg.
La Innovest StrategicValue Advisors, una società di ricerca americana, ha valutato che, per l’anno 2009, le banche statunitensi saranno costrette a svalutare oltre 18 miliardi di euro in conti di carte di credito insolventi nel primo trimestre, mentre a fine anno si giungerà a un preoccupante 96 miliardi di dollari, oltre il doppio rispetto al 2008.
La banca, che tra l’altro dovrebbe confermare ufficialmente la notizia entro breve, avrebbe tuttavia l’intenzione di “ritoccare” la sola divisione dell’investment banking e banking online, i cui impiegati complessivi sono circa 20.000. Ovvio che una riduzione di quasi il 10%, se tale sarà la scelta di UBS, non può che essere definita come un decremento piuttosto radicale.
Dopo aver perso quasi il 25%, Unicredit ha avuto una incredibile ripresa nonostante il brutto inizio, facendo registrare un ottimo +11% durante il pomeriggio, quando in mattinata il titolo era stato sospeso per eccesso di ribasso. La ripresa del titolo sarebbe da collegarsi alla notizia dell’entrata in vigore della legge che vieta le vendite allo scoperto senza delle precise garanzie.
È previsto che tale transazione, che dovrebbe completarsi entro il 2008, generi più di 15 punti base (0,15%) di core tier 1″.
E così Credit Suisse, in una delle sue ultime valutazioni, ha deciso di premiare il produttore tedesco BMW (sollevando i suoi titoli da “underperform” a “outperform”) ed ha invece punito i francesi di Renault, per i quali il cambio di rating è stato inverso (da “outperform” a “underperform”).
La riduzione dei propri dipendenti, che colpirà soprattutto la divisione specializzata nelle operazioni backoffice, corrisponde a una percentuale pari a quasi il 4% dell’intera forza lavoro del gruppo bancario.
Stanno per sbarcare anche in Italia, come già in altri paesi europei, le banche islamiche: le filiali nostrane di colossali istituzioni finanziarie mediorientali.
Il Governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, sta studiando in questi giorni con i suoi esperti la compatibilità delle banche islamiche col sistema bancario nazionale ed europeo: esse, infatti, sono ben lontane dall’assomigliare a quelle che abbiamo conosciute fino ad oggi.
La nota diffusa nella serata di ieri dalla stessa Consob afferma: “La Commissione Nazionale per le Società e la Borsa ha deliberato oggi che la vendita di azioni di banche e imprese di assicurazioni quotate nei mercati regolamentati italiani e ivi negoziate debba essere assistita dalla disponibilità dei titoli da parte dell’ordinante al momento dell’ordine e fino alla data di regolamento dell’operazione” (fonte: www.finanzaonline.com).
Ma oltre a questa espansione “interna”, Barclays mira anche all’acquisizione di sportelli già esistenti, come quelli messi in vendita dal Monte Paschi.
Il fallimento di questo colosso, com’è ovvio, ha avuto ripercussioni negative non solo sulle borse e sugli indici, che sono crollati in seguito alla notizia, ma anche sui paesi esteri che avevano scommesso ed investito sui titoli Lehman, che sono crollati da 66 dollari ad azione (nel suo massimo splendore) a pochi spiccioli.