Toyota modifica per la terza volta le sue previsioni

La crisi economica non accenna a dare tregua al settore automobilistico che resta indubbiamente il più colpito. L’ultima notizia riguarda Toyota che, continuando a registrare costanti perdite, ha ulteriormente abbassato le sue stime.

Toyota, in realtà, ha traformato le sue previsioni di profitto in previsioni di perdite. La casa giapponese, infatti, aveva iniziato l’anno fiscale prevedendo di vendere 8,87 milioni di veicoli per la fine di Marzo. Durante il mese di Novembre, dopo aver registrato forti pedite e aver annunciato ulteriori tagli in Nord America e Giappone, ha ridotto il suo obiettivo a quasi 1 milione di veicoli. Ora, invece, per la fine di Marzo Toyota prevede di registrare una perdita di 450 miliardi di yen.

Deutsche Bank registra la sua prima perdita

Deutsche Bank ha annunciato al sua prima perdita annuale ammettendo di non essere riuscita a reggere la pesante crisi finanziaria. La più grande banca tedesca, infatti, ha registrato per il 2008 una perdita di circa 3,8 miliardi di euro, una conclusione più che drastica se si pensa che la stessa banca aveva chiuso il 2007 con un profitto di 6,5 miliardi di euro.

Josef Ackermann, presidente della Deutsche Bank ha affermato che la crisi finanziaria è stato un duro colpo per l’intero settore bancario. La circostanza più grave, tuttavia, ha aggiunto Ackermann, è la totale assenza di spiragli di luce che facciano auspicare una ripresa dell’economia.

Il governo pianifica aiuti per il settore auto e non solo

I settori più colpiti dalla crisi economica sono stati indubbiamente quello relativo all’industria automobilistica e quello dei prodotti elettronici. Proprio per questo il Presidente del Consiglio Silvio Belusconi ha affermato che, oltre agli incentivi statali alla rottamazione, il governo sta prendendo in considerazione l’idea di fornire un sostegno anche all’industria degli elettrodomestici.

Sony e Toshiba registrano forti perdite

La crisi economica ha avuto pesanti ripercussioni sui principali colossi del settore tecnologico. Poche ore fà, infatti, Sony e Toshiba hanno abbassato le loro previsoni di profitto dopo aver constatato l’entità delle perdite registrate durante l’ultimo trimestre del 2008.

Sony ha annunciato di aver registrato una perdita di circa il 95% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, perdita quantificata in circa 18 miliardi di yen di cui 16 relativi soltanto al settore dei televisori che ha particolarmente sofferto l’aumento della concorrenza.

FOMC: tassi d’interesse tra 0 e 0.25%

I mercati hanno vissuto ieri una giornata di discreta volatilitá con, in molti casi, situazioni poco variate. I dati economici dagli Usa hanno mostrato una fiducia dei consumatori ancora in calo attestandosi a 37.7 andando contro le aspettative di recupero che la vedevano intorno ai 39. Questo dato ha causato la risalita del dollaro dopo il forte apprezzamento avuto nelle prime ore della giornata da parte dell’Euro.

Il peggioramento ha dimostrato che i consumatori non vedono ancora dietro l’angolo il recupero economico. Sono arrivati comunque dei dati piú confortanti riguardo la situazione dell’occupazione e dei salari che sembrano avvicinarsi ad una stabilizzazione. Ció non significa che i dati della disoccupazione saranno in miglioramento ma che comunque la situazione si sta lentamente stabilizzando.

Recupererà l’economia?

Nella settimana che sta iniziando torneranno ad esserci una serie di dati che potrebbero in qualche modo dimostrare quale sará l’orientamento degli investitori nei confronti del dollaro mostrando se l’economia da qualche piccolo segnale di recupero ovvero se la crisi é ancora in fase di esplosione.

I dati a cui si dovrá porre maggiore attenzione sono quelli relativi alle vendite di case, agli ordini di beni durevoli ed in primis alla fiducia dei consumatori che potrebbe dare un vero segnale su quali potrebbero essere i risultati del Pil dell’ultimo trimstere del 2008. Gli economisti di Bloomberg parlano di un acuirsi di questa crisi che si dimostrera anche dai crolli del settore immobiliare e da un calo in tutte le componenti di crescita.

ING taglia i costi in vista di pesanti perdite

Il colosso bancario olandeseING prevede di registrare, in relazione al 2008, una perdita di circa 1 miliardo di euro, nonostante nei mesi passati il governo olandese abbia versato nelle casse della banca ben 10 miliardi di euro, per aiutare la ING a far fronte alla crisi economica e scongiurare un suo possibile fallimento.

L’aiuto fornito, quindi, non si è rivelato affatto sufficiente e ING sta già pensando a come recuperare il milione di euro. Ovviamente la soluzione è quella di un taglio dei costi che si traduce inevitabilmente in un taglio dei posti di lavoro.

NYT: La soluzione della crisi è ancora lontana

In un articolo del New York Times di ieri é stato indicata una situazione che dimostra come la crisi sia ancora lontana da una risoluzione ed il problema della disoccupazione negli Usa stia creando enormi problemi anche a livello centralizzato.

Infatti sembrerebbe che il New York unemployment insurance system sta avendo difficoltá a staccare assegni per i disoccupati e per fare fronte a questa situazione sta sempre piú spesso attingendo a risorse del Governo federale. Come dichiarato dalla responsabile per la commissione lavoro le richieste di sussidi stanno aumentando di circa il 50% se confrontate con quanto accadeva un anno fa. Questo dato avrá i suoi effetti nelle prossime settimane e sará da ricordare quando nel mese di Febbraio verrá pubblicato il dato sui NFP.

Microsoft taglia 5.000 posti di lavoro

La crisi economica non ha risparmiato neanche Microsoft che ha registrato una perdita nei profitti di circa l’11%.

Il calo delle vendite e la conseguente riduzione dei profitti ha indotto Microsoft ha decidere un taglio dei costi che, sfortunatamente, andrà ad incidere pesantemente sui lavoratori. L’azienda, infatti, ha reso nota la sua intenzione di tagliare circa 5.000 posti di lavoro nei prossimi 18 mesi, di cui 1.400 immediatamente.

Settore informatico colpito solo in parte dalla crisi economica

La crisi economica mondiale ha determinato un notevole calo dei consumi e quindi, di conseguenza, un calo della produzione che ha costretto numerosi colossi dell’economia mondiale a ridurre la mole di lavoro.

I settori colpiti sono stati praticamente tutti, compreso il settore informatico nell’ambito del quale domina la notizia odierna che riporta la chiusura da parte di Intel di ben cinque impianti, negli Stati Uniti e in Asia, con conseguente licenziamento di 6000 lavoratori.

Berlusconi commenta il calo del Pil previsto per il 2009

Quello che l’Unione Europea aveva previsto in relazione al Pil italiano, è cioè una contrazione del 2%, è stato confermato a Bruxell dal Ministro dell’Economia Giulio Tremonti.

Il ministro, infatti, ha spiegato che le previsioni oggetto del programma di stabilità saranno pienamente concordanti con quanto prospettato dall’Unione Europea.

Oggi si insedia Obama: come varia la borsa?

barack obama dopo le elezioni

Ed é arrivato finalmente il giorno di Obama. Oggi ci sará l’inauguration day e inizierá ufficialmente Il nuovo corso. Tale evento potrebbe avere degli effetti sulle quotazioni del dollaro che potrebbe giovare dall’inizio di una nuova stagione.

La chiusura delle contrattazioni nel mercato azionario di ieri non ha influenzato l’andamento delle quotazioni sul mercato valutario che ha risentito delle notizie provenienti dai mercati Europei ed in particolar modo dal Regno Unito portando a grandissimi rialzi di dollaro e Yen. La notizia piú imporante della giornata é stata senza dubbio quella relativa alla Royal Bank of Scotland che ha fatto registrare una perdita annuale record (28 Miliardi di GBP) e facendo cosi volare le quotazioni del dollaro che ha guadagnato rispetto all’Euro e al Gbp. Come anticipavamo nei giorni precedenti l’avversione al rischio torna a dominare i mercati e le valute rifugio ne beneficiano.

Il governo inglese annuncia nuove misure per aiutare le banche

Il gioverno inglese ha ufficialmente annunciato un secondo pacchetto di misure volto a sostenere ulteriormente il proprio sistema bancario.

La lista comprende, tra le altre misure, un sistema di assicurazione per le banche che, sebbene dovranno pagare tale assicurazione al governo, riceveranno protezione contro circa il 90% dei futuri casi di inadempienza sui prestiti bancari.

Il governo americano concende aiuti alla Bank of America

Bank of America riceverà da parte del governo statunitense un aiuto economico quantificato in 20 miliardi di dollari, a cui vanno aggiunte garanzie per eventuali perdite per un valore di 118 miliardi di dollari.

Il finanziamento è finalizzato a far si che la banca sia in grado di superare il momento di difficoltà economica che sta attraversando, soprattutto contribuendo ad assorbire le forti perdite subite dall’istituto finanziario a seguito dell’acquisizione della Merrill Lynch.