Euro in crescita dopo misure straordinarie della Grecia

L’euro ha mostrato un lieve recupero nella corsa contro il dollaro salendo a 1,3640, la moneta unica ha infatti giovato della notizia secondo cui il governo greco ha deciso di adottare delle misure straordinarie per 4,8 miliardi di euro al fine di assicurare il raggiungimento del target di bilancio per l’anno in corso.

La decisione è stata comunicata questa mattina da un funzionario del governo al termine di una riunione dell’esecutivo, il funzionario governativo ha inoltre spiegato che la cifra necessaria per porre in essere le misure straordinarie verrà realizzata per metà da un taglio della spesa e per l’altra metà da un aumento delle tasse.

Bce conferma i tassi all’1%

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La Banca centrale europea al termine del Consiglio direttivo tenuto questa mattina ha deciso di lasciare invariati i tassi di interesse all’1%, decisione questa in linea con le attese del mercato e degli analisti che all’unanimità avevano previsto che l’istituto di Francoforte non avrebbe provveduto ad alcun rialzo dei tassi.

Il tasso sulle principali operazioni di rifinanziamento resta quindi all’1%, il tasso sulle operazioni di rifinanziamento marginali resta all’1,75%, mentre il tasso che la stessa Bce pratica sui depositi di breve termine che detiene per conto delle banche commerciali resta allo 0,25%.

Bce lascia invariati i tassi all’1%

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La Banca centrale europea al termine del consiglio direttivo ha lasciato invariati i tassi di interesse all’1%, una decisione questa ampiamente prevista dal mercato soprattutto alla luce delle dichiarazioni rese più volte dal presidente Jean-Claude Trichet che in varie occasioni ha provveduto a spiegare quelle che sono le intenzioni della Bce per ciò che riguarda le exit strategy, ovvero iniziare fin da subito ad eliminare gli strumenti finanziari concessi alle banche e lasciare invariati i tassi di interesse fino ad ottobre 2010.

La Bce ha anche mantenuto invariato il tasso sulle operazioni di rifinanziamento marginali all’1,75%, mentre il tasso che la stessa Bce pratica sui depositi di breve termine che detiene per conto delle banche commerciali resta allo 0,25%.

Previsioni Pil riviste al rialzo dalla Commissione europea

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La Commissione europea è convinta che l’economia del vecchio continente sia in fase di ripresa, per questo motivo ha rivisto al rialzo le stime relative al Pil che per l’Italia passa ad un -4% per il 2009 e ad un +0,7% per il 2010, rispetto al -5,0% per quest’anno e al +0,1% per il prossimo anno di cui si parlava nella precedente stima.

Quello che secondo le stime della Commissione europea continua ad essere estremamente negativo è il tasso di disoccupazione per il quale si prevede per un tasso del 7,8% per quest’anno e dell’8,7% nel prossimo biennio.

Tassi di interesse invariati dalla Bce

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Anche questa volte le previsioni sono state confermate, la Banca centrale europea ha confermato per il quinto mese consecutivo i tassi di riferimento al minimo record dell’1%, lasciando invariati anche i tassi sui depositi overnight allo 0,25% e quelli sulle richieste di prestiti marginali all’1,75%.

Il costo del denaro in Europa, quindi, resta ancora al livello più basso nella storia dell’euro. La differenza tra il costo del denaro negli Stati Uniti e quello nella zona euro resta all’1% dal momento che la Fed ha azzerato il tasso sul Fed Funds limitandosi a fissare un range compreso tra 0 e 0,25%.

Ripresa economica più lenta per l’economia europea

Strauss-Kahn

Dal direttore del Fondo Monetario Internazionale non arrivano dichiarazioni rassicuranti per l’Europa, considerata un’economia poco flessibile rispetto alle altre principali economie mondiali e che quindi potrebbe riprendersi più lentamente rispetto ad altri Paesi.

Dominique Strauss-Kahn, in particolare, ha affermato che andando ad esaminare bene i fatti emerge con chiarezza che l’Europa è stata colpita meno duramente rispetto agli Stati Uniti, ha saputo reggere meglio la difficile situazione, ma questo non vuole dire che le cose vadano allo stesso modo anche nella fase di ripresa.

Bce, inizia la ripresa economica

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La Banca Centrale Europea, nel suo consueto bollettino mensile, ha affermato che secondo le sue previsioni l’andamento dell’economia continuerà a risentire delle conseguenze della crisi economica, per questo motivo il Pil mondiale nel 2009 registrerà un calo dell’1,2% per poi aumentare del 2,7% nel 2010, già denominato l’anno della ripresa.

In ogni caso secondo la Bce nel terzo trimestre del 2009 il prodotto interno lordo in Europa dovrebbe sabilizzarsi ulteriormente, a testimonianza del fatto che la recessione è ormai finita, ora quello che si attende è un periodo di graduale ripresa.

Bce, tassi di interesse invariati all’1%

trichet

La Banca Centrale Europea al termine del suo consiglio direttivo ha deciso di lasciare invariati i tassi di interesse all’1%, una decisione che come ha spiegato il presidente Jean-Claude Trichet è stata presa all’unanimità.

Trichet, inoltre, ha affermato che il tasso di inflazione nella zona euro durante il mese di agosto è stato negativo a causa di un aumento dei prezzi delle materie prime nel corso dello scorso anno ma che nei prossimi mesi l’inflazione dovrebbe essere tornare ad essere “moderatamente” positiva.

Zona euro, ad agosto cresce l’economia ma anche la disoccupazione

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Sulla base di un indagine sull’economia europea condotta da Makit è emerso che il settore delle piccole e medie imprese dopo mesi di continue flessioni ha registrato la prima crescita durante il mese di agosto, un dato che insieme ad altri lascia supporre che nel trimestre in corso si verificherà la prima ripresa dopo quella che è stata ribattezzata la peggiore recessione degli ultimi decenni.

Secondo quanto emerso dall’indagine di Makit, in particolare, l’indice composito della zona euro durante il mese di agosto ha superato le attese degli analisti salendo di oltre 3 punti a 50,0, il confine tra la crescita e la contrazione.

Bce, previsioni riviste al ribasso e ripresa economica nel 2010

euro

La Banca Centrale Europea ha pubblicato il suo bollettino mensile dal quale emergono delle previsioni perfettamente in linea con quanto affermato dal bollettino mensile pubblicato qualche ora fa dalla banca centrale americana.

Come la Federal Reserve, che ha sottolineato l’inizio di una lenta ripresa da parte dell’economia americana, anche la Bce ha espresso pareri rassicuranti sull’economia dell’Eurozona affermando che, nonostante il livello di incertezza resta elevato, ci sono numerosi segnali che mostrano come la recessione stia volgendo finalmente a termine.