Eni firma accordo per ingresso Wintershall ed Edf in South Stream

Eni ha fatto sapere che ieri a Sochi, in presenza del Primo Ministro russo Vladimir Putin, l’Amministratore Delegato Paolo Scaroni ha firmato un accordo che stabilisce l’ingresso di Wintershall ed EdF nel progetto South Stream.

Entrambe le società entrano con una quota del 15%, mentre Gazprom partecipa al progetto con il 50% ed Eni con il 20%. Alla firma dell’accordo erano presenti ovviamente il Presidente di Gazprom, Alexey Miller, il consigliere di amministrazione di BASF, Harald Schwager e il Presidente e Amministratore Delegato di EdF, Henri Proglio.

Eni investimenti in Egitto per 3 miliardi

Eni ha fatto sapere che ieri il Chief Operating Officer, Claudio Descalzi, al Cairo ha incontrato il Ministro del Petrolio Egiziano, Abdallah Ghorab.

Durante questo incontro è stato confermato l’impegno di Eni a rilanciare la sua attività di esplorazione e di sviluppo in Egitto. In occasione di questo annuncio è stata sottolineata l’importanza che ha questo impegno per Eni e per Egpc (Egyptian General Petroleum Corporation), la società petrolifera di stato egiziana.

Trimestrale Gazprom gennaio marzo 2010

Gazprom ha publicato i risultati relativi al primo trimestre 2010, nel corso del quale è stato registrato utile a 325 miliardi di rubli (circa 8,3 miliardi di euro), in crescita dai 103,7 miliardi di rubli dello stesso periodo del 2009 e superiore alle stime degli analisti, che avevano ipotizzato un utile fermo a 316,4 miliardi di rubli.

L’utile netto, in particolare, ha registrato un incremento del 213% rispetto allo scorso anno, mentre i ricavi sono cresciuti del 14% a 956,8 miliardi di rubli. In crescita anche i volumi, saliti del 21% a 162,2 miliardi di metri cubi.

Edf entra in South Stream a giugno

L’amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni, ha spiegato che entro la metà di giugno dovrebbe essere raggiunta l’intesa che vede l’ingresso di Edf nel gasdotto South Stream controllato da Eni e Gazprom.

Scaroni, infatti, intorno alla metà di giugno si recherà a San Pietroburgo in occasione del forum economico internazionale, in quella occasione dovrebbe quindi essere ufficializzato l’ingresso di Edf.

Eni porta avanti il progetto South Stream

Eni e Gazprom hanno ufficialmente confermato l’intenzione di continuare nel loro impegno per la creazione del gasdotto che porterà il gas russo in Europa, passando sotto il Mar Nero attraverso l’Ucraina.

Le due società, dopo le voci dei giorni scorsi che avevano messo in dubbio la collaborazione (parole dei dirigenti di Gazprom), hanno anche confermato l’intenzione di portare a termine lo studio di fattibilità per quanto riguarda la sezione off shore del gasdotto.

Gazprom 1,8 miliardi per SeverEnergia ad Enel-Eni

E’ arrivato il versamento da 1,182 miliardi di dollari ad Artic Russia (società detenuta al 60% da Eni e al 40% da Enel), per la seconda tranche della compravendita del 51% del capitale di SeverEnergia, come da termini e accordo firmati lo scorso 5 giugno 2009.

Gazprom aveva versato la prima parte il 23 settembre scorso. Il totale versato dalla società russa arriva così a 1,6 miliardi di dollari: Enel ha messo in cassa un totale di 626,5 milioni di dollari (473 in questa tranche) ed Eni un totale di 940 milioni (709,4 ieri).

Gazprom completa l’acquisizione di SeverEnergia

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E’ stata completata oggi l’acquisizione da parte di Gazprom del 51% del capitale di SeverEnergia da Eni ed Enel, operazione che prevede da parte di Gazprom il versamento di un corripettivo di 1,6 miliardi di dollari.

La notizia è stata diffusa attraverso un comunicato in cui viene specificato che 626,5 milioni di dollari dell’esborso totale sono di competenza di Enel. Gazprom ha già versato la prima quota di 384 milioni di dollari, cifra di cui Enel ha incassato 153,5 milioni, mentre la seconda parte del corripettivo verrà versata entro marzo 2010.

Lukoil, 5% a Veb

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Lukoil è la più grande compagnia petrolifera russa, e ieri una parte della sua quota è stata acquistata dalla Banca Centrale Russa (Veb), con conferma della compagnia stessa. Stando alle indiscrezioni che girano la Veb avrebbe acquisito una quota vicina al 5% del colosso del petrolio, il cui capitale supera i 73 miliardi di dollari.

Il governo russo negli ultimi mesi ha acquisito molti assets e molte partecipazioni importanti in aziende di primo piano in un momento in cui la crisi mondiale ha abbassato il valor di tali compagnie, ed in questo modo il governo russo sta riuscendo ad avere il controllo di molte importanti aziende nazionali.

L’accordo tra Eni, Enel e Gazprom verrà concluso entro la fine di Aprile

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Fulvio Conti, amministratore delegato di Enel, ha spiegato che l’accordo che ha ad oggetto l’ingresso di Gazprom in Severegna verrà concluso entro la fine di Aprile. Severenergia è una holding detenuta per il 60% da Eni e per il 40% da Enel e che ha al suo interno la società Artic Russia. L’accordo di cui ha parlato Conti, quindi, ha ad oggetto l’ingresso di Gazprom in Artic Russia con una quota del 51%.

Artic Russia, in particolare, è la società che detiene gli ex asset della Yukos, ossia alcune riserve di gas in Siberia che ammontano ad un totale di cinque miliardi di barili di olio.

L’emergenza gas non è ancora risolta

La questione gas, che ieri sembrava definitivamente risolta, sta iniziando a preoccupare notevolmente non solo i vari capi di stato dei paesi coinvolti ma anche le famiglie, seriamente preoccupate che questa crisi non solo faccia aumentare la loro bolletta ma possa anche mettere a rischio la loro salute in questo periodo di grande freddo.

La Russia, dopo che l’Ucraina aveva accettato di rifirmare l’accordo senza alcuna clausola, aveva riaperto i rubinetti del gas, ripristinando le forniture dirette in Europa e in transito attraverso l’Ucraina. L’Unione Europea, tuttavia, ha comunicato che i paesi che hanno urgente bisogno di gas non hanno ricevuto ancora niente e stanno continuando ad attingere dalle loro scorte.

L’Ucraina firma un nuovo accordo senza clausole

Stamane Gazprom ha reso noto che il suo direttore generale si recherà a Bruxelles per discutere i dettagli relativi alla ripresa delle forniture di gas provenienti dalla Russia e dirette in Europa attraverso l’Ucraina.

La decisione è stata presa questa mattina a Kiev, solo dopo che l’Ucraina ha accettato di firmare un nuovo accordo, senza alcuna condizione. La Russia, infatti, aveva dichiarato di non poter riattivare le esportazioni di gas poichè l’Ucraina aveva aggiunto, nel precedente accordo, delle clausole inaccettabili dalla Russia.

Gas: l’Ucraina acconsente all’invio di osservatori

Dopo l’interruzione delle forniture di gas avvenuta un paio di giorni fà, l’accordo tra Mosca e Kiev appare molto vicino soprattutto dopo che premier russo Vladimir Putin ha accettato l’invio di osservatori indipendenti in tutti i siti rilevanti, al fine di monitorare tutte le forniture di gas dirette veso l’Unione Europea attraverso l’Ucraina.

Questa commissione addetta al monitoraggio pare che sarà composta da ben 12 osservatori europei che avranno il compito sorvegliare il transito del gas russo verso l’Europa, in base a quelli che sono gli accordi raggiunti. A questi, poi, si aggiungeranno rappresentanti della compagnia russa Gazprom, della compagnia ucraina Naftogaz e di aziende europee.

Interrotte le esportazioni di gas verso l’Europa

Alle 07:44 di stamane sono state interrotte le esportazioni di gas provenienti dalla Russia, attraverso l’Ucraina, e dirette in Europa. Un portavoce di Naftogaz ha riferito all’agenzia Afp che la Russia ha interrotto tutti i rifornimenti lasciando l’Europa senza gas. Viktor Yushchenko, presidente ucraino, ha chiesto a Dmitry Medvedev di ripristinare “immediatamente” le forniture di gas all’Europa. Yuschenko, inoltre, ha inviato una lettera sia a Medvedev che al presidente della Commissione Europea Jose Manuel Barroso.

L’Unione Europea dipende dalla Russia per circa un quarto del totale delle forniture di gas, circa l’80% della quale arriva attraverso l’Ucraina.