
Alcuni giornali hanno infatti sottolineato come l’entrata nel mercato del poker e delle scommesse online di grandi aziende potrebbe arrecare un serio danno all’attività di Lottomatica.
Alcuni giornali hanno infatti sottolineato come l’entrata nel mercato del poker e delle scommesse online di grandi aziende potrebbe arrecare un serio danno all’attività di Lottomatica.
Dopo la diffusione dei risultati Kepler ha posto in revisione sia il rating che che il target price di Lottomatica, mentre Mediobanca ha posto in revisione solo il target price.
La società ha chiuso il primo trimestre con ricavi in aumento del 28,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, a quota 702,1 milioni di euro, superando nettamente le previsioni del consenso ferme a 630 milioni.
Lottomatica è arrivata a superare la soglia psicologica dei 14 euro per azione, dopo una fisiologica pausa di consolidamento nelle sedute precedenti.
Tra queste figura Credit Suisse, che ha comunicato di aver alzato il prezzo obiettivo da 13,3 a 16,5 euro, confermando al contempo la raccomandazione “outperform”. La banca svizzera, in particolare, ha spiegato di aver preso questa decisione alla luce del trend positivo registrato nel corso degli ultimi mesi da alcune attività chiave di Lottomatica, tra cui figurano le videolotterie, i Gratta & Vinci e il 10eLotto.
La banca d’affari ha spiegato di attendere nel corso dei prossimi cinque anni un netto miglioramento dei conti della società e una riduzione dell’indebitamento a 2,4 miliardi di euro dagli attuali 2,9 miliardi.
Il forte calo delle vendite, come annunciato in una nota dall’azienda italiana leader nel settore dei giochi, sarebbe dovuto a svalutazioni dell’avviamento, per circa 48,4 milioni di euro al lordo dell’effetto fiscale, relativi in particolare al settore GTECH G2 nel 2010, a 55,7 milioni di oneri associati al rifinanziamento del debito completato a dicembre 2010 e a 41,4 milioni di perdite su cambi.
Il broker ha spiegato di aver deciso di declassare la raccomandazione e il prezzo obiettivo sulla quotazione Lottomatica per via dei risultati deludenti realizzati dalla società nel corso del 2010, chiuso con un risultato netto vicino al pareggio rispetto ad un utile di 68 milioni realizzato nel 2009.
In cambio, però, si chiede un sacrificio agli azionisti. Il piano industriale 2011-2013, infatti, prevede una politica dei dividendi piuttosto restrittiva, in quanto è previsto che venga riservato alla distribuzione degli utili non più del 50% del cash flow, inteso al netto degli oneri finanziari.
La banca d’affari ha deciso di promuovere la quotazione a seguito della diffusione dei risultati preliminari relativi al 2010 e che si sono rivelati sostanzialmente in linea con le sue previsioni, inoltre le stime per l’anno in corso comunicate dal gruppo sono state giudicate “realistiche” dagli analisti di Citigroup.
Come comunicato ufficialmente da Lottomatica, nell’intero esercizio si è registrata una crescita in tutti i segmenti di attività del settore dei giochi.
Per questo motivo, dunque, gli analisti hanno fatto sapere che in base alle loro previsioni nel 2010 Lottomatica dovrebbe essere riuscita a realizzare un Ebit a 419 milioni di euro, ossia in crescita del 90% rispetto ai 219 milioni di euro del 2005.
Attraverso questo nuovo prestito Lottomatica ha rifinanziato una linea da 1.660 milioni di dollari, una linea revolving da 500 milioni di GTech e una linea revolving da 300 milioni di Lottomatica, tutte con scadenza agosto 2012.
Il titolo Lottomatica ha fatto registrare a Piazza Affari un ulteriore e pericoloso breakout al ribasso, che ha portato a cedere l’importante soglia psicologica dei 10 euro per azione.