Sorgenia spinge il titolo Cir

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Ieri la borsa di Milano si è distinta nel Vecchio Continente, tornando a far registrare numeri positivi dopo lo stop repentino di venerdì scorso, segnando i migliori rialzi, il Ftse Mib ha chiuso la seduta guadagnando lo 0,92% a 20.346 punti mentre l’All Share ha chiuso in rialzo dell’1% a quota 21.020.

Nelle altre piazze europee il Cac di Parigi ha chiuso a +0,17%, il Dax di Francoforte +0,42% e il Ftse di Londra +0,20%. Sono andati bene il settore oil mentre il settore bancario è stato abbastanza contrastato, vediamo nei dettagli.

Wall Street rallentata da Microsoft

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La giornata di ieri in Europa ha fatto registrare chiusure contrastanti, che impediscono così di raggiungere il record delle 10 sedute consecutive di guadagni. Il fattore principale che ha rallentato i mercati sono state le pubblicazioni di trimestrali deludenti come quelle di Microsoft, Amazon e American Express.

Wall Street ha chiuso contrastata con il Dow Jones in rialzo dello 0,27%, il Nasdaq che ha interrotto una serie di 12 giorni consecutivi di guadagni ha perso lo 0,39%, e l’S&P 500 ha segnato un guadagno dello 0,3%. A Parigi -0,22% per il Cac 40, Francoforte -0,84%, Ftse di Londra +0,28%.

Wind interessata a Tiscali, Fiat attende la trimestrale

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Altra buona giornata per la borsa mondiale quella di ieri che si è conclusa con netti rialzi a Wall Street, dove il Dow Jones ha guadagnato lo 0,77% a quota 8916,17 punti, il Nasdaq ha messo a segno un rialzo dello 0,36% a 1916,20 punti mentre il listino S&P 500 ha chiuso a +0,36% a quota 954,56 punti.

Questi rialzi sono dovuti alle trimestrali pubblicate in USA, tra tutte spicca quella di Caterpillar che ha fatto guadagnare anche le borse europee, che hanno messo a segno il settimo giorno di rialzi consecutivi, a Milano il Ftse Mib ha chiuso in guadagno dell’1,61% mentre il Ftse All Share +1,54%. Parigi +0,98%, Londra +1,02% e Francoforte +1,27%.

Guai in vista per Saipem e Fiat

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Borse che iniziano in modo incoraggiante la settimana, spinte dalle buone chiusure di Wall Street nel week-end e di Tokio nella notte italiana, e oggi nuove iniezioni di fiducia potrebbero arrivare dalle trimestrali di Texas Instruments e Halliburton.

Le piazze europee guadagnano anche grazie alle notizie che giungono dagli Usa, dall’accordo raggiunto da Cit con i propri obbligazionisti in modo di evitare un altro fallimento. Il Ftse Mib a Piazza Affari in avvio di seduta segnava un rialzo dello 0,9%, il Ftse All Share +1%.

Unicredit guida la risalita dei bancari

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Quella di ieri è stata una giornata molto altalenante a Piazza Affari, dopo la salita impetuosa del mattino e il ritorno in zona negativa durante il pomeriggio, è poi arrivato il rimbalzo verso la fine della seduta. Il Ftse Mib ha chiuso in rialzo dell’1.11% a quota 19.234 punti ed il Ftse All Share in aumento dello 0.95%.

Bene anche le chiusure delle altre principali piazze europee, il Cac di Parigi ha chiuso a +1.06%, il Dax di Francoforte +0.78% e Londra +0.06%.
Nonostante i molti creditwatch di Moody’s nei confronti degli istituti bancari, i titoli delle principali banche italiane hanno risposto bene in borsa, Unicredit ha chiuso la seduta guadagnando il 4.5% a 1.8 euro.

Fiat e Generali provano la risalita

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In attesa dell’apertura di Wall Street, e dei dati riguardanti la congiuntura USA, i future erano poco mossi. A Piazza Affari invece i principali indici perdono terreno dopo il buon avvio in mattinata.

A Milano il Ftse Mib cede lo 0.56%, il Ftse All Share perde lo 0.53%. Gli altri indici europei tutto sommato sono fermi, Cac di Parigi -0.1%, Dax di Francoforte +0.08% e Ftse di Londra -0.12%. Indici che hanno seguito la scia della borsa asiatica, dove l’indice giapponese Nikkei ha chiuso lasciando sul campo l’1.39%, l’Hang Seng di Honk Kong ha perso circa il 2%.

Mercoledì contrastato in borsa, male i bancari

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Ieri la giornata di borsa si è chiusa in maniera insolita a Wall Street, il Dow Jones ha chiuso perdendo lo 0.09% mentre il Nasdaq ha guadagnato lo 0.66%, l’S&P 500 ha chiuso in ribasso dello 0.14%.

Questi numeri sono dati soprattutto dai dati riguardanti l’inflazione in maggio negli States, che ha segnato un -1.3%, dato che non si presentava dal 1950. Anche in Europa comunque le borse non se la sono passata meglio, a Piazza Affari il Ftse Mib ha ceduto il 2.89%, il Ftse All Share -2.82%. Il Cac di Parigi ha lasciato sul campo l’1.64%, il Dax di Francoforte -1.86%, Ftse di Londra -1.06%.

Prosegue la giornata negativa in borsa

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A Wall Street sembra cambiare leggermente il filone della giornata, troviamo ancora il Dow Jones che perde solamente lo 0.08% a 8498 punti, l’S&P 500 perde l’1.27% a 912 punti mentre l’indice tecnologico Nasdaq lascia sul terreno l’1.11% a 1796 punti.

In Italia il Ftse Mib è ancora debole e perde circa il 2% a 19203 punti, nel resto d’Europa non cambia il vento, il Cac di Parigi -1.18% a 3176 punti, il Dax di Francoforte -1.24% a 4830 punti e il Ftse di Londra -1.05% a 4283 punti.

Giornata negativa per Piazza Affari

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Anche la giornata di ieri è stata molto negativa per la borsa, infatti a Piazza Affari il Ftse Mib ha chiuso con una perdita dello 0.91% a quota 10’589 punti, mentre l’All Share ha perso lo 0.77% a 20’304 punti. Il Ftse di Londra ha segnato un timido +0.06%, il Cac di Parigi ha perso lo 0.17% e il Dax di Francoforte ha chiuso praticamente invariato.

La giornata era iniziata male sulla scia delle chiusure delle borse asiatiche, aveva subito un piccolo rialzo in giornata grazie alla diffusione dei dati sulla costruzione delle case in Usa per poi ripiombare in basso a causa dei dati sulla produzione americana a maggio. Male le banche nella giornata di ieri, con Intesa San Paolo che ha ceduto il 2.5%, Generali -0.33%, Banco Popolare -3.06%, Pop Milano -3.57%, Unicredit – 2.36%.

Ftse Mib, Ftse All Share e i nuovi indici

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Dal 1° giugno gli indici azionari italiani hanno subito un notevole cambiamento, infatti i vecchi Mibtel, S&P/Mib ecc. sono stati mandati in pensione dai nuovi indici calcolati secondo il metodo Ftse (Financial Times Stock Exchanges), già utilizzato nei mercati inglesi.

Piazza Affari fino a maggio era composta da 4 indici, il Mibtel (indice generale), l’S&P/Mib (indice del paniere dei 40 titoli più importanti), Midex (indice dei 25 titoli a media capitalizzazione) e All Stars che racchiudeva tutti gli indici Star (Mibstar, TechStar e Star) che erano 80 titoli con particolari caratteristiche.