Wall Street trascina al ribasso Piazza Affari, male Unicredit

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Piazza Affari ha chiuso in calo la giornata di mercoledì, recuperando però nel finale un po’ di terreno, soprattutto a causa del trend ribassista che giungeva in Europa dall’apertura negativa di Wall Street.

Il Ftse Mib ha così ceduto lo 0,39% a quota 23.472 punti, il Ftse All Share ha lasciato sul campo lo 0,33% a 23.939 punti. Come detto erano le notizie che arrivavano dagli States a preoccupare i listini, in particolar modo il dato Usa sull’occupazione ed il Pmi di Chicago.

La Fed spinge al ribasso Wall Street

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Giornata di borsa quella di ieri influenzata dalla decisione della Federal Reserve di lasciare i tassi di interesse al minimo storico tra lo 0 e lo 0,25%, ma nonostante questa notizia positiva ed un avvio deciso dei principali listini statunitensi, la giornata a Wall Street si è chiusa in terreno negativo.

A Wall Street l’indice Dow Jones ha chiuso le contrattazioni lasciando sul campo lo 0,83%, il Nasdaq ha perso lo 0,69% mentre l’S&P ha ceduto lo 0,81%. A trainare al ribasso i listini sono stati in particolar modo i titoli del settore energetico e le materie prime.

Tenaris crolla insieme al Ftse Mib

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Non è iniziata nel migliore dei modi la settimana in borsa a Piazza Affari, ma anche nel resto d’Europa le cose non sono andate molto meglio. A Milano ieri i due indici principali Ftse Mib e Ftse All Share hanno lasciato sul campo l’1,86% facendo registrare un netto calo degli scambi, fermi a quota 3 miliardi di euro.

Come detto è stata una giornata negativa per tutti i listini del Vecchio Continente, non è bastato l’avvio positivo di Wall Street a far risalire il Ftse di Londra, che ha ceduto lo 0,74%, il Cac di Parigi che ha perso lo 0,41% e nemmeno il Dax di Francoforte che ha lasciato per strada lo 0,62%.

Tenaris investirà 800 milioni di euro in Messico

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Altra giornata positiva per le borse che proseguono così il rally di questo periodo, aiutate soprattutto però dalle dichiarazioni del presidente della Fed, Bed Bernanke, secondo il quale la recessione sarebbe ormai finita.

I dati Usa poi hanno aiutato ancora di più le borse, infatti si è registrata una produzione industriale in crescita nel mese di agosto, mentre l’inflazione è sotto controllo. A Milano il Ftse Mib ha guadagnato l’1,55%, a quota 23.465 punti, mentre l’All Share l’1,49%.

Tra gli industriali grande balzo del titolo Tenaris, +4,53%, che ha programmato l’investimento di 800 milioni di dollari per andare a raddoppiare la capacità produttiva di tubi in uno stabilimento messicano.

Intesa pronta a vendere Banca Fideuram

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Tutto sommato è stata una chiusura positiva quella delle borse ieri, aiutate anche dai dati macro Usa (fiducia elevata tra i consumatori dell’Università del Michigan) giunti nel pomeriggio, anche se già nel mattino erano partite col piede giusto tutte le piazze europee.

A Milano il Ftse Mib si è ben difeso concludendo la giornata a +0,82% a quota 23.039 punti, il Ftse All Share +0,74% a 23.503 punti, Londra +0,47%, Francoforte +0,51% e Parigi +0,78%.

Contrastati i titoli bancari a Piazza Affari, Ubi Banca +0,2%, Banco Popolare -0,6%, Mps -0,07%, Unicredit +1,47% a 2,59 euro e Intesa San Paolo +1,94%.

Borse contrastate, Mediaset guadagna il 3%

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Giornata contrastata quella di ieri in borsa, a Milano però il Ftse Mib è riuscito a chiudere in rialzo, addirittura toccando i massimi dell’anno a quota 23.025 punti, dopo il 22.908 raggiunto a fine agosto, chiudendo a +0,21% con il Ftse All Share che ha concluso le contrattazioni a +0,25%.

A Londra il Ftse 100 ha ceduto lo 0,33%, il Dax di Francoforte ha guadagnato lo 0,37% mentre il Cac di Parigi ha chiuso a -0,05%.

A Piazza Affari ha brillato il titolo Mediaset, chiudendo a +3%, sebbene siano arrivati giudizi non propriamente positivi dagli analisti per quanto riguarda l’intero settore; Bernstein ha confermato giudizio underperform con target price a 3,25 euro. Rimanendo nel settore hanno fatto bene anche titoli come Rcs che ha messo a segno un ottimo +8%, L’Espresso +1,97%, Class Editori +1,11% e Caltagirone +1,56%.

Unicredit beneficia del giudizio positivo di Ubs e traina il settore

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Le borse europee hanno aperto la settimana in modo positivo, dopo la buona chiusura delle borse asiatiche e dopo aver avuto notizia dell’impegno del G20 per quanto riguarda i piani di stimolo all’economia.

Come detto buone notizie che stanno spingendo le borse già dal mattino sono giunte dall’Oriente, dove il fondo di Abu Dhabi ha presentato un’offerta per il produttore di microchip Chartered Semiconductor.

Borse lente in avvio, il Nikkei ai massimi da 11 mesi

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Borse in calo in avvio di seduta seguendo la scia dei prezzi delle materie prime, oggi tra l’altro come se non bastasse, tutti i principali listini risentiranno della chiusura della borsa inglese, in occasione del Bank Holiday.

In Giappone la vittoria alle elezioni del partito democratico ha fatto salire il valore dello yen, infatti la borsa di Tokio è molto tenuta sott’occhio oggi da tutti gli operatori. La borsa di Tokyo ha chiuso la seduta a -0,40%, dopo aver toccato il massimo da 11 mesi nel corso della seduta a 10.767 punti.

Fiat non migliora l’offerta per Opel, Marchionne al lavoro con Chrysler

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Settimana di borsa che si è aperta con buoni rialzi soprattutto sui principali listini europei, a Milano il Ftse Mib a pochi minuti dall’apertura guadagna l’1,3% a quota 22,182 punti, a Parigi il Cac40 è in rialzo dello 0,61% a 3,637 punti, il Dax di Francoforte +0,69% a 5,500 punti mentre il Ftse di Londra cresce dello 0,75% a 4,887 punti.

Quest’oggi arriverà un dato importante dagli Stati Uniti che influenzerà tutte le borse mondiali, ossia l’indice della Fed di Chicago riguardante l’attività nazionale a luglio, e verrà rilasciato oggi pomeriggio alle 14.30 italiane.

Possibile presa di profitto su Intesa San Paolo che perde il 2,45%

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Giornata molto contrastata quella di mercoledì in borsa, infatti in Europa dopo un avvio deludente si è assistito al tentativo di passare in positivo prima della chiusura delle piazze, sulla scia dell’apertura di seduta a Wall Street, ma quest’impresa è riuscita solamente a Londra, che ha chiuso in rialzo a fine giornata dello 0,8%.

Male invece Milano, dove il Ftse Mib ha ceduto lo 0,54% a quota 21.132 punti e il Ftse AllShare ha perso lo 0,42% a 21.626 punti, Parigi ha chiuso piatta e Francoforte -0,4%.

Fiat gira in positivo grazie ai dati sul mercato auto tedesco

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Giornata di borsa a Piazza Affari segnata dal repentino sprint finale dei listini principali, negativi per tutto l’arco delle contrattazioni ma capaci di ribaltare tutto sul finale di seduta, a Milano il Ftse Mib ha chiuso in rialzo dello 0,25% a quota 20.966 punti mentre l’All Share ha chiuso a +0,08% a 21.501 punti.

Male le piazze europee principali, con Parigi che chiuso la giornata praticamente invariata a -0,04%, Londra – 0,23% e Francoforte -0,1%.

Fiat trascinata dai nuovi incentivi USA

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Avvio di settimana per le borse europee tutto sommato abbastanza buono, con un lunedì che ha visto chiudere tutte le principali piazze europee in territorio positivo grazie anche all’apertura di Wall Street, con buoni numeri. A Piazza Affari il Ftse Mib ha fatto segnare un rialzo dell’1,64% a 20.914 punti, il Ftse All Share +1,59% a 21.483 punti.

Sulle altre piazze del Vecchio Continente il Cac di Parigi ha chiuso guadagnando l’1,5%, Ftse di Londra +1,6% e Dax di Francoforte +1,8%.

Pirelli maglia rosa a Milano

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Tutte le principali borse europee hanno chiuso in rialzo la giornata di ieri, grazie anche all’apertura positiva di Wall Street, a Piazza Affari il Ftse Mib ha guadagnato il 2,64% a 20.818 punti mentre l’All Share ha segnato un rialzo del 2,47% a 21.446 punti.

Bene anche le altre piazze europee, Parigi +2,07%, Francoforte +2,09% e Londra +1,84%. Gli analisti spiegano questo trend positivo che ormai dura da 2-3 settimana con i buoni risultati delle società in primo luogo, ma uno dei fattori di questa ripresa è anche la minore avversione al rischio da parte degli investitori in questo ultimo periodo.

Luxottica vola spinta dai risultati della trimestrale

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Nella giornata di ieri le borse europee si sono dimostrate forti, facendo segnare buoni guadagni nonostante le perdite fatte registrare dalla borsa americana, dove a causa del calo della domanda di beni durevoli, a Wall Street il Dow Jones ha chiuso in ribasso dello 0,28%, il Nasdaq ha perso lo 0,39% mentre l’S&P 500 lo 0,45%.

Come detto, bene sono andate le piazze del Vecchio Continente, a Milano il Ftse Mib ha guadagnato l’1,35% mentre l’All Share l’1,19%. Cac di Parigi +1,6%, Dax di Francoforte +1,77% e Ftse di Londra +0,53%.