Erg piano industriale 2013-2015 approvato dal cda

E’ una fase molto positiva per Erg, che in borsa continua a salire senza soste soprattutto dopo l’approvazione del piano industriale 2013-2015 da parte del consiglio di amministrazione della società petrolifera controllata dalla famiglia Garrone. Ieri il titolo ha chiuso con un progresso del 2,78% a 6,65 euro, salendo sui livelli più alti degli ultimi 9 mesi circa a 6,67 euro. Dai bottom di metà novembre scorso di 4,84 euro, c’è stata una reazione positiva con una performance del 37%. Il cda ha confermato il piano di crescita nei settori con profili reddituali meno volatili.

STMicroelectronics reitera nuovo modello finanziario

Un nuovo modello finanziario che come obiettivo primario ha quello di conseguire un margine operativo pari ad almeno il 10%. E’ quello adottato dal leader dei semiconduttori STMicroelectronics, quotato in Borsa a Piazza Affari, che in data odierna, martedì 18 dicembre del 2012, lo ha riconfermato a seguito delle affermazioni riportate da Bloomberg in mattinata.

Con un comunicato ufficiale STMicroelectronics ha inoltre sottolineato come, a fronte del raggiungimento in tempi rapidi di un margine come minimo del 10% in tempi rapidi, intenda anche ottenere entro l’anno 2017 un livello di redditività significativamente più elevato rispetto a quelli attuali.

Stm annuncia piano industriale

STMicroelectronics, colosso italo-francese del settore dei semiconduttori, ha annunciato il nuovo piano industriale che dovrebbe consentire al gruppo di rilanciarsi sui mercati globali dopo alcuni anni in chiaroscuro. Il piano annunciato dai vertici societari non è altro che il completamento della revisione strategica del business iniziata un anno fa, quando il management si è reso conto di dover apportare modifiche sostanziali al modo di fare affari nel trasformato settore del wireless. Stamattina in borsa il titolo STMicroelectronics è in forte guadagno.

Risultati 2009 e nuovo piano Telecom Italia

Ormai manca davvero poco alla pubblicazione dei risultati del 2009 e del nuovo piano industriale di Telecom Italia, che il prossimo 26 febbraio presenterà alla comunità finanziaria gli obiettivi per il periodo 2010-2012 approvati dal consiglio di amministrazione del 25.

Sembra certo che TI punterà come prima cosa a stabilizzare l’Ebitda e i ricavi, soprattutto in seguito ad un 2009 molto in flessione per il mercato della telefonia mobile.

Piano A2A 2010 – 2014

Come sottolineato anche ieri dal presidente del consiglio di gestione di A2A, Giuliano Zuccoli, la società non ha ancora deciso nulla in merito al dividendo, anche perché non sarebbe giusto farlo, in quanto non è ancora stato reso noto ufficialmente il bilancio del 2009.

La prima notizia però è che il Comune di Milano ha già messo a budget 2010 circa 15 milioni di euro per i dividendi attesi da A2A.

Aumento di capitale Risanamento entro settembre

risanamento

Risanamento è una delle società che più ha sentito la crisi nell’economia italiana, infatti secondo quanto emerso da una relazione informativa depositata dal Consiglio di Amministrazione del gruppo in vista dell’assemblea di fine gennaio, Risanamento chiuderà l’anno 2009 con 250 milioni di perdite, un risultato peggiore anche di quello del 2008, quando furono 213 milioni le perdite.

L’assemblea che si terrà il 29-30 gennaio servirà al gruppo per decidere sull’aumento di capitale da 150 milioni di euro, ma anche sul prestito convertendo da 350 milioni, previsto nel piano di salvataggio del gruppo.

Piano Ford per taglio dei lavoratori

ford

Ford è stata l’unica tra le case automobilistiche di Detroit a non chiedere aiuti al governo durante la fase più critica della crisi economica, il costruttore ha infatti dimostrato una stabilità del tutto inaspettata che gli ha consentito di superare una fase storica senza precedenti che è riuscita a mettere in ginocchio veri e propri colossi dell’economia mondiale.

Nonostante questo però è inutile negare che le conseguenze della forte crisi che si è abbattuta sull’economia mondiale si sono fatte sentire anche sull’andamento complessivo delle attività di Ford che per far fronte a tutto questo ha deciso di operare un taglio dei costi andando a colpire circa 41.000 dipendenti.