E’ una fase molto positiva per Erg, che in borsa continua a salire senza soste soprattutto dopo l’approvazione del piano industriale 2013-2015 da parte del consiglio di amministrazione della società petrolifera controllata dalla famiglia Garrone. Ieri il titolo ha chiuso con un progresso del 2,78% a 6,65 euro, salendo sui livelli più alti degli ultimi 9 mesi circa a 6,67 euro. Dai bottom di metà novembre scorso di 4,84 euro, c’è stata una reazione positiva con una performance del 37%. Il cda ha confermato il piano di crescita nei settori con profili reddituali meno volatili.
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STMicroelectronics reitera nuovo modello finanziario

Con un comunicato ufficiale STMicroelectronics ha inoltre sottolineato come, a fronte del raggiungimento in tempi rapidi di un margine come minimo del 10% in tempi rapidi, intenda anche ottenere entro l’anno 2017 un livello di redditività significativamente più elevato rispetto a quelli attuali.
Stm annuncia piano industriale
STMicroelectronics, colosso italo-francese del settore dei semiconduttori, ha annunciato il nuovo piano industriale che dovrebbe consentire al gruppo di rilanciarsi sui mercati globali dopo alcuni anni in chiaroscuro. Il piano annunciato dai vertici societari non è altro che il completamento della revisione strategica del business iniziata un anno fa, quando il management si è reso conto di dover apportare modifiche sostanziali al modo di fare affari nel trasformato settore del wireless. Stamattina in borsa il titolo STMicroelectronics è in forte guadagno.
Risultati 2009 e nuovo piano Telecom Italia

Sembra certo che TI punterà come prima cosa a stabilizzare l’Ebitda e i ricavi, soprattutto in seguito ad un 2009 molto in flessione per il mercato della telefonia mobile.
Piano A2A 2010 – 2014

La prima notizia però è che il Comune di Milano ha già messo a budget 2010 circa 15 milioni di euro per i dividendi attesi da A2A.
Aumento di capitale Risanamento entro settembre

L’assemblea che si terrà il 29-30 gennaio servirà al gruppo per decidere sull’aumento di capitale da 150 milioni di euro, ma anche sul prestito convertendo da 350 milioni, previsto nel piano di salvataggio del gruppo.
Piano Ford per taglio dei lavoratori

Nonostante questo però è inutile negare che le conseguenze della forte crisi che si è abbattuta sull’economia mondiale si sono fatte sentire anche sull’andamento complessivo delle attività di Ford che per far fronte a tutto questo ha deciso di operare un taglio dei costi andando a colpire circa 41.000 dipendenti.