
Pirelli &C. risultati primo trimestre 2013

Secondo uno studio di Mediobanca Securities, un’integrazione tra Pirelli e Brembo avrebbe senso anche se al momento l’ipotesi di merger appare improbabile. Secondo quanto scritto nel report pubblicato oggi dagli esperti della merchant bank di Piazzetta Cuccia, Bombassei “potrebbe pensare alla sua successione, soprattutto ora che è sceso in politica, mentre Tronchetti Provera ha problemi con Malacalzaâ€. L’imprenditore genovese è un importante socio della Camfin, la holding a capo di Pirelli, ma Tronchetti Provera “sta cercando nuovi azionisti con cui rimpiazzarlo o ridurne il pesoâ€.
Il risultato operativo post oneri di ristrutturazione è risultato pari a 581,9 milioni di euro, in netta crescita dai 407,8 milioni di euro dell’esercizio precedente con un’incidenza sui ricavi del 10,3%, in aumento rispetto all’8,4% del 2010.
Questi quattro titoli che hanno mostrato segnali positivi nel 2011 e dovrebbero ripetersi nel 2012 sono Azimut, Eni, Impregilo e Pirelli & C.
La banca francese ha infatti confermato il rating buy sul titolo Pirelli, con target price a 8 euro per azione. Societe Generale ha alzato le stime di Pirelli in seguito alla joint venture in Russia con Russian Technologies e in attesa di nuovi dettagli dal piano industriale 2012-2014, che sarà reso noto a novembre.
Finora, infatti, i dati rilasciato sono risultati decisamente sotto le aspettative, per un motivo o per l’altro, e lo Stoxx Europe 600 Automobile & Parts ha già perso oltre 1 punto percentuale.
Nel periodo compreso tra gennaio e giugno 2011 i ricavi sono stati pari a 2.789,3 milioni, in crescita del 17,7% rispetto al primo semestre 2010, mentre il risultato operativo post oneri di ristrutturazione ha registrato un incremento del 51,2% a 290,1 milioni. La redditività si è attestata al 10,4% dall’8,1% del primo semestre 2010.
Si tratta, in particolare, di un accordo avente ad oggetto una joint venture che avrà come prodotti di riferimento gli pneumatici winter per il mercato replacement, in particolare la linea cosiddetta “studdable” destinata a soddisfare la domanda proveniente dal mercato russo e dell’area CIS.
Nel corso del mese appena trascorso, infatti, in Europa è stata registrata una crescita su base annua dell’8% per il mercato delle auto e del 20% per i pneumatici per autocarri. In America Latina, invece, la crescita su base annua è stata rispettivamente dell’8% e del 7%.
Gli analisti della banca d’affari hanno deciso di alzare il prezzo obiettivo sul titolo dell’azienda guidata da Marco Tronchetti Provera dopo aver rivisto al rialzo le stime 2012 e 2013, incrementate rispettivamente del 13% e del 21%. Sono invece rimaste sostanzialmente invariate le previsioni per l’anno in corso.
La banca d’affari ha spiegato di aver deciso di alzare il target price sulla quotazione Pirelli in vista di un imminente miglioramento della guidance durante l’esercizio in corso, soprattutto per via della crescita del segmento Premium.