
Gli accantonamenti in vista di perdite su asset sofferenti nel quarto trimestre sono stati pari a 8,2 miliardi, in calo del 36% rispetto a un anno fa e del 10% rispetto al trimestre precedente.
Gli accantonamenti in vista di perdite su asset sofferenti nel quarto trimestre sono stati pari a 8,2 miliardi, in calo del 36% rispetto a un anno fa e del 10% rispetto al trimestre precedente.
Non accadeva da un anno che la società di Paul Otellini (CEO Intel) segnasse un aumento dei ricavi, ed in questo modo sono stati premiati tutti quegli investitori che nei giorni scorsi avevano puntato proprio sul colosso dell’informatica.
Dati questi positivi e che il colosso informatico è riuscito ad ottenere soprattutto grazie ad un aumento della domanda dei suoi prodotti nel corso del trimestre in questione, in particolare è stato registrato un incremento del 2% nella vendita di nuove licenze, il primo incremento dopo quattro mesi di flessione.
In particolare il settore bancario ha registrato un utile netto di 264 milioni di euro rispetto al rosso di 101 milioni dello stesso periodo del 2008 mentre per il settore asscurativo l’utile è stato di 514 milioni rispetto alla perdita di 467 milioni del terzo trimestre dello scorso anno.
L’Ebitda si è attestato al 13,6% rispetto all’8,6% del terzo trimestre 2008 e il margine Ebit calcolato al lordo degli oneri di ristrutturazione al 9% rispetto al 3,8% del terzo trimestre 2008.
Il risultato positivo conseguito in quest’ultimo trimestre è stato favorito soprattutto dall’acquisizione degli asset di Fortis e dai risultati ottenuti nella divisione investment banking che ha giovato della ripresa dei mercati finanziari.
Sono aumentati anche gli ordini per Ansaldo dell’88,6% a 1,52 miliardi, con un portafoglio che si incrementa del 27,9% a 3,82 miliardi, confermando così le previsioni dei maggiori analisti i quali avevano previsto un grande aumento del portafoglio ordini (Equita 3,8 miliardi, Banca Akros 3,7 miliardi).
I ricavi hanno fatto segnare un calo organico del 3,8% a 13,953 miliardi, il margine operativo lordo è salito del 3,1% a 5,670 miliardi, il Mol organico è di 5,747 miliardi, salito dal 39,7% al 41,2% se confrontato col fatturato.
Il gruppo torinese del Lingotto ha fatto segnare nel periodo aprile-giugno una perdita netta di 179 milioni di euro, contro i 110 milioni di perdita previsti dagli analisti. La casa torinese però conferma gli obiettivi per il 2009, i quali tra le altre cose prevedono un utile netto di circa 110 milioni di euro.
A spingere così in alto i profitti è stato sicuramente l’iPhone, soprattutto l’ultima versione, il 3GS, che nonostante il prezzo elevato sta vendendo tantissimo anche da noi in Italia, ma ad aiutare c’è anche l’abbassamento a 99$ del vecchio iPhone 3G, ancora disponibile.