Unicredit correzione verso il supporto di 1,825 euro

Dopo aver continuamente guadagnato terreno nel corso delle ultime sedute, ed essere arrivato fino a ridosso della soglia psicologica di 1,90 euro per azione, il titolo Unicredit ha accusato nella seduta di ieri una fisiologica e naturale flessione.

La correzione di Unicredit fa seguito a un deciso allungo nelle sedute precedenti, però in questo momento torna in discussione la soglia psicologica di 1,90 euro.

Unicredit pericoloso calo a 2,35 euro

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Il titolo Unicredit si trova in un periodo di difficoltà a Piazza Affari, dove venerdì ha concluso la seduta in calo dello 0,63% a 2,35 euro per azione. Solamente una settimana prima il titolo della banca si trovava a quota 2,60 euro perciò è facile capire il periodo del titolo.

La zona di salvezza del titolo è rappresentata dalla soglia di 2,3-2,31 euro, che fortunatamente non è stata intaccata nella seduta di venerdì, anche se è a rischio per i prossimi giorni.

Unicredit cede il supporto a 2,50 euro

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Il titolo Unicredit ieri a Piazza Affari ha mostrato notevole debolezza, infatti è stato compromesso il supporto che si trovava a 2,50 euro, in quanto il titolo ha concluso la giornata in borsa crollando.

Unicredit ha chiuso la giornata in calo del 2,59% a quota 2,4425 euro per azione, scendendo ben al di sotto della soglia di 2,50 euro, che rappresentava un’ancora di salvezza per il titolo.

Unicredit traballa la soglia psicologia a 2,5 euro

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Il titolo Unicredit nella giornata di venerdì ha concluso le contrattazioni mettendo a segno un buon rialzo nel finale, chiudendo la settimana a +1,41% a quota 2,53 per azione.

Ma questo potrebbe non bastare nel breve periodo per il titolo in quanto il quadro tecnico di breve termine rimane comunque molto indebolito dalle sedute della scorsa settimana, periodo nel quale Unicredit ha ceduto la soglia psicologica a 2,5 euro.

Unicredit cerca conferme sopra quota 2,5 euro

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Quella di ieri è stata una giornata abbastanza positiva per il titolo di Unicredit a Piazza Affari, infatti ha chiuso le trattative in rialzo dello 0,4% a quota 2,51 euro, confermando quindi il recente recupero della soglia psicologica a 2,5 euro.

Unicredit con queste ultime prestazioni mostra un’ottima capacità di tenuta, come evidenziano gli analisti, aggiungendo inoltre che dopo il forte rimbalzo delle ultime sedute, il titolo ora deve costruire un’utile base accumulativa, capace di sostenere un ulteriore movimento rialzista.

Unicredit resistenza a 2,43-2,45 euro

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Il titolo Unicredit nella giornata di venerdì ha chiuso le contrattazioni in calo dello 0,10% a quota 2,39 euro per azione, dopo aver tentato di mettere a segno quello che in gergo si definisce un rimbalzo tecnico.

Rimbalzo che non è andato a buon fine, infatti il valore del titolo è rimasto al di sotto della resistenza che si trova a quota 2,43-2,45 euro. Rimane così molto contrastato il quadro di breve periodo.

Unicredit chiude a 2,37 euro dopo crollo a 2,17

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Ieri il titolo Unicredit è stato protagonista di un andamento a Piazza Affari molto strano ed inusuale. Durante il mattino il titolo è letteralmente crollato fino a 2,17 euro per azione, salvo poi trovare un incredibile rimbalzo verticale fino a tornare a quota 2,35 euro.

Questo movimento non fa altro che confermare l’attuale quadro tecnico di breve periodo di Unicredit, che è molto fragile, come indicano anche gli esperti e come indica il recente scontro con quota 2,8 euro.

Se si vuole guardare il bicchiere mezzo pieno comunque questo calo a 2,17 potrebbe indicare il punto minimo della discesa delle ultime sedute.

Unicredit contro il muro dei 2,8 euro

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Il titolo Unicredit venerdì è stato suo malgrado protagonista di un crollo incredibile, infatti il titolo ha concluso le contrattazioni perdendo il 4,97% a quota 2,485 euro per azione. Si indebolisce notevolmente dunque il quadro tecnico di breve termine, anche se i fattori che potrebbero mantenere a galla il titolo ci sono.

Infatti la tenuta del supporto grafico a 2,45 euro e il forte ipervenduto potrebbero innescare un veloce recupero con un primo target in area 2,54-2,55 euro e un secondo verso 2,59-2,6 euro.