
La correzione di Unicredit fa seguito a un deciso allungo nelle sedute precedenti, però in questo momento torna in discussione la soglia psicologica di 1,90 euro.
La correzione di Unicredit fa seguito a un deciso allungo nelle sedute precedenti, però in questo momento torna in discussione la soglia psicologica di 1,90 euro.
La zona di salvezza del titolo è rappresentata dalla soglia di 2,3-2,31 euro, che fortunatamente non è stata intaccata nella seduta di venerdì, anche se è a rischio per i prossimi giorni.
Unicredit ha chiuso la giornata in calo del 2,59% a quota 2,4425 euro per azione, scendendo ben al di sotto della soglia di 2,50 euro, che rappresentava un’ancora di salvezza per il titolo.
Nella giornata di venerdì il titolo della banca di Piazza Cordusio ha messo a segno un rapido spunto rialzista, guadagnando l’1,41% a quota 2,525 euro per azione, grazie all’importante supporto grafico che si trova a quota 2,45 euro per azione.
Ma questo potrebbe non bastare nel breve periodo per il titolo in quanto il quadro tecnico di breve termine rimane comunque molto indebolito dalle sedute della scorsa settimana, periodo nel quale Unicredit ha ceduto la soglia psicologica a 2,5 euro.
Unicredit con queste ultime prestazioni mostra un’ottima capacità di tenuta, come evidenziano gli analisti, aggiungendo inoltre che dopo il forte rimbalzo delle ultime sedute, il titolo ora deve costruire un’utile base accumulativa, capace di sostenere un ulteriore movimento rialzista.
Rimbalzo che non è andato a buon fine, infatti il valore del titolo è rimasto al di sotto della resistenza che si trova a quota 2,43-2,45 euro. Rimane così molto contrastato il quadro di breve periodo.
Questo movimento non fa altro che confermare l’attuale quadro tecnico di breve periodo di Unicredit, che è molto fragile, come indicano anche gli esperti e come indica il recente scontro con quota 2,8 euro.
Se si vuole guardare il bicchiere mezzo pieno comunque questo calo a 2,17 potrebbe indicare il punto minimo della discesa delle ultime sedute.
Infatti la tenuta del supporto grafico a 2,45 euro e il forte ipervenduto potrebbero innescare un veloce recupero con un primo target in area 2,54-2,55 euro e un secondo verso 2,59-2,6 euro.