Fallimento Lehman Brothers aiutato da JPMorgan e Citigroup

Il fallimento di Lehman Brothers se non può essere considerato la causa della crisi economica mondiale è sicuramente identificato come il punto di partenza del progressivo deterioramento del sistema economico, un fallimento a cui secondo Anton Valukas, la persona incaricata dalla giustizia americana di esaminare la bancarotta della banca d’affari americana, hanno contribuito in modo determinante J.P. Morgan e Citigroup.

Anton Valukas ha chiaramente spiegato le sue conclusioni in ben nove volumi che superano le 2.200 pagine, un lavoro che è costato ben 38 milioni e che è stato realizzato in circa un anno e mezzo durante il quale sono state sentite più di 100 persone, analizzati circa 10 milioni di documenti e oltre 20 milioni di e-mail.

Lehman Brothers denuncia Barclays su attività di brokerage

LEHMAN/CAPITAL

Il 15 settembre 2008 segnò una data storica per l’economia mondiale infatti in quel giorno falliva la prima banca americana a causa della crisi finanziaria.

Fu Lehman Brothers ad inaugurare una serie di fallimenti, e proprio Lehman ora sporge denuncia in modo ufficiale contro Barclays, la banca inglese che ha acquistato le attività di brokerage dell’istituto di credito americano.

Lehman Brothers, rappresentata ora dai liquidatori, accusa Barclays di collusione con i manager di Lehman, che avrebbero permesso l’acquisto a prezzo scontato delle attività di brokerage.

Truffa sui titoli Lehman Brothers

lehman brothers

Il sostituto procuratore Gabriele Mazzetta ha incaricato la Guardia di Finanza della sezione tributaria di conoscere il maggior numero di fascicoli e di indagare nei confronti delle banche italiane che hanno permesso e consigliato ai propri clienti risparmiatori di acquistare titoli Lehman Brothers e polizze Index Linked con un capitale garantito da un prodotto strutturato emesso proprio da Lehman nel periodo in cui è scoppiata la crisi dei mutui subprime (luglio 2007) fino al crack della banca avvenuta il 15 settembre 2008.

Lehman Brothers, in europa richieste in giudizio per 100 miliardi

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PriceWaterhouseCoopers è la società di revisione che è stata nominata amministratore straordinario della divisione europea di Lehman Brothers dopo il suo fallimento avvenuto scorso settembre.

Al momento PricewaterhouseCoopers rappresenta un gran numero di società le quali hanno tempo fino al 22 settembre per per avanzare le richieste presso il tribunale fallimentare di New York. Tuttavia, nonostante manchino ancora più di 20 giorni, la società di revisione ha già formulato una stima affermando che le richieste in giudizio potrebbero arrivare addirittura a 100 miliardi di dollari.

Dalla crisi nasce concorrenza, o viceversa?

citigroup da il 4%

In un Paese martoriato da una situazione eufemisticamente tragica come gli Stati Uniti, in cui si spera che il nuovo presidente, quando si insedierà, potrà aiutare dapprima le famiglie, ed in secondo luogo le banche, queste ultime hanno abbandonato i secolari cartelli che vedevano da se sempre, con impercettibili variazioni, gli stessi tassi d’interesse sui depositi, offrendo allettanti condizioni per attirare nuova clientela e per far rimanere quella che ancora di loro si fida.

E così una delle banche più importanti e più influenti non solo degli USA, ma del mondo intero, com’è Citigroup, pubblicizza in ogni dove la sua proposta a tasso 4% per certificati di deposito a sei mesi, facendo però andare su tutte le furie banche di proporzioni molto più modeste come la Virginia Commerce Bank, la quale per non far migrare i propri clienti, ha dovuto assicurare loro un tasso d’interesse di mezzo punto più alto.

Caso Leheman, l’Italia si è fatta valere

lehman brothers

Relativamente al caso Lehman, una delle più grandi compagnie bancarie stanutensi ridotta al fallimento a causa della crisi dei mutui americani.

Il fallimento di questo colosso, com’è ovvio, ha avuto ripercussioni negative non solo sulle borse e sugli indici, che sono crollati in seguito alla notizia, ma anche sui paesi esteri che avevano scommesso ed investito sui titoli Lehman, che sono crollati da 66 dollari ad azione (nel suo massimo splendore) a pochi spiccioli.