
Campari ha contenuto il disavanzo giornaliero, riuscendo addirittura a consolidare il forte allungo della prima parte della settimana, con le quotazioni del titolo che sono rimaste vicine al supporto di breve a quota 4,12-4,10 euro.
Campari ha contenuto il disavanzo giornaliero, riuscendo addirittura a consolidare il forte allungo della prima parte della settimana, con le quotazioni del titolo che sono rimaste vicine al supporto di breve a quota 4,12-4,10 euro.
Il petrolio ha mostrato infatti una grande volatilità , senza riuscire però in alcun modo a fornire una chiaro e convinto movimento direzionale.
Il titolo Exor ha così forzato la resistenza che si trovava a 13,4 euro, confermando l’ottimo periodo, soprattutto confermando un’ottima capacità di reazione, infatti settimana scorsa Exor aveva toccato quota 11,70 euro.
Autogrill nel corse delle ultime sedute ha trovato lo spazio per un forte recupero, tornando addirittura oltre la resistenza di breve a quota 8,80-8,85 euro per azione, a ridosso della barriera che si trova a quota 9,15-9,20 euro.
Ansaldo è riuscita in chiusura ad ammortizzare lo stacco della cedola, mostrando così un buon segnale di tenuta.
Il titolo è riuscito a consolidare al di sopra del supporto di breve a quota 3,95 euro per azione, senza andare ad influenzare il trend rialzista iniziato settimana scorsa.
Resta comunque abbastanza sotto pressione il quadro tecnico del titolo, ma con il superamento anche di quota 4,60 euro si avrà un chiaro segnale di forza, che potrebbe spingere il valore del titolo fino a quota 4,80 euro in un primo momento.
Il titolo ha prima ceduto la soglia psicologica a 15 euro, per poi perdere anche i successivi sostegni a quota 14,50-14,30 e 13,70-13,60.
Anche la paura di un possibile contagio della crisi ad altri paesi europei sta giocando la sua parte, con il cross euro/dollaro che è crollato da quota 1,32 fino sotto quota 1,27, arrivando così ai nuovi minimi dal marzo 2009.
Se il prezzo dovesse realmente superare i 100 dollari al barile il ministro del petrolio del Kuwait la scorsa settimana ha detto che l’Opec potrebbe decidere di pompare una maggiore quantità di petrolio. Un altro fattore che potrebbe far lievitare il prezzo del greggio è senza dubbio la grande sete di petrolio che stanno sempre più avendo paesi come Cina ed India.
Il titolo Luxottica ieri a Piazza Affari ha chiuso in calo del 2,59% a quota 20,33 euro per azione, confermando il trend negativo di breve periodo.
La situazione è definita critica anche dagli analisti, dal momento che il titolo non sembra essere in grado di rimbalzare dopo la pesante correzione di settimana scorsa, restando a stretto contatto con il supporto di breve.
Autogrill conferma dunque una forza relativa decisamente superiore al mercato, addirittura sembra possibile un nuovo allungo, con conseguente attacco ai massimi dell’anno, situati a quota 9,50-9,55 euro.
Il titolo ha costruito un deciso rimbalzo che ha in parte allentato la pressione al ribasso, anche se non è stato sufficiente per tornare ad un quadro tecnico positivo.