Aumento di capitale Mariella Burani approvato dall’Assemblea Straordinaria

by Redazione 1

Nella giornata di ieri si è riunita l'Assemblea Straordinaria di Mariella Burani Fashion Group, come già anticipato qualche giorno fa il consiglio..

mariella burani negozio

Nella giornata di ieri si è riunita l’Assemblea Straordinaria di Mariella Burani Fashion Group, come già anticipato qualche giorno fa il Consiglio di Amministrazione del gruppo ha chiesto all’Assemblea l’approvazione di una serie di misure pensate per cercare di arginare le perdite della società, tra queste è inclusa anche la richiesta di un aumento di capitale da 83.497.495 euro da attuare mediante emissione di azioni ordinarie offerte in opzione agli attuali azionisti.

Ebbene, al termine della riunione l’Assemblea Straordinaria ha attribuito al Consiglio di Amministrazione la facoltà di aumentare in una o più volte il capitale sociale entro un tempo massimo di cinque anni dalla presente deliberazione.


Secondo quanto stabilito dall’Assemblea l’importo massimo dell’aumento di capitale, comprensivo di eventuale sovraprezzo, non potrà superare i 100 milioni di euro e dovrà essere attuato mediante l’emissione di azioni ordinarie e/o straordinarie che verranno offerte in opzione agli attuali azionisti. Le caratteristiche delle nuove azioni emesse, la tempistica e le modalità di emissione verranno determinate di volta in volta dallo stesso Consiglio di Amministrazione.


Il Consiglio di Amministrazione, inoltre, ha comunicato che continueranno le negoziazioni con le banche volte alla ristrutturazione del debito e alla formalizzazione dell’accordo di moratoria, a riguardo occorre però precisare che non sono stati completamente adempiuti tutti i presupposti che erano stati posti come condizione, tra queste ad oggi risulta pienamene compiuto solo il trasferimento da parte di Walter Burani di 2.608.696 azioni di Antichi Pellettieri.

In particolare una delle condizioni prevedeva che l’azionista di controllo mettesse a disposizione 50 milioni di euro per sottoscrivere l’aumento di capitale, somma che le banche hanno preteso venisse depositata in un conto tenuto presso un primario istituto di credito e vincolata incondizionatamente all’operazione di ricapitalizzazione della Società. Costatando che da parte dell’azionista di controllo non ci fosse stata alcuna mossa in questo senso il Consiglio di Amministrazione ha richiesto alle banche la possibilità di procedere anche senza un suo intervento, richiesta alla quale gli istituti hanno risposto in maniera negativa e hanno indicato la data odierna come scadenza per il deposito della cifra da parte dell’azionista di controllo.

Alla luce del fatto che ad oggi non c’è stato alcun deposito di questo tipo da parte dell’azionista di controllo il Consiglio di Amministrazione ha annunciato che i negoziati con le banche continuano e che nel frattempo la società sta valutando anche altre possibilità che hanno come fine la ristrutturazione societaria, tra queste l’ammissione a procedure concorduali.

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