Mps ha emesso 4 miliardi di Monti-bond

Nella giornata di ieri Banca Monte dei Paschi di Siena ha emesso 4,071 miliardi di euro di Monti-bond, gli strumenti finanziari sottoscritti dal Tesoro che consentiranno all’istituto bancario di Rocca Salimbeni di mettere in sicurezza il proprio patrimonio dopo che nelle ultime settimane erano state ipotizzate nuove pesanti svalutazioni a causa delle perdite legate allo scandalo dei derivati finanziari. Il titolo Banca Mps è in calo alla borsa di Milano: -1,14% a 0,2086 euro. Nell’ultimo mese il titolo Mps ha perso il 16%.

Berlusconi non venderà Mondadori

Durante il Forum dell’Ansa, Silvio Berlusconi, ha dichiarato che la sua famiglia non ha alcuna intenzione di uscire da Mondadori, nonostante la grave crisi dei consumi, il crollo della raccolta pubblicitaria e delle diffusioni. La famiglia Berlusconi non vuole né smembrare né mollare la casa editrice di Segrate. Il cavaliere si è detto preoccupato in qualità di azionista e per la crisi che attraversa il settore. D’altronde la crisi di Rcs, costretta a una dolorosa ristrutturazione societaria, è sotto gli occhi di tutti. Tuttavia, Berlusconi ha sottolineato che “Mondadori non ha i debiti di Rcs”.

Seat PG rating tagliato da Moody’s e S&P

Continua il momento di forte tensione in casa Seat Pagine Gialle, che ieri ha perso il 7,14% alla borsa di Milano chiudendo sui minimi di giornata a 0,0026 euro. Si tratta del nuovo minimo di sempre per la società, che però al momento ha altri pensieri per la testa. Dopo la debacle di mercoledì, che ha portato il titolo a perdere il 47,17% in un solo giorno, sono arrivate due pesanti bocciature da parte delle principali agenzie di rating, ovvero Moody’s e Standard & Poor’s.

Ristrutturazione debito TAS eseguita

Un rafforzamento della situazione patrimoniale a fronte di una forte riduzione dell’indebitamento. E’ questo il risultato dell’esecuzione della ristrutturazione del debito della società quotata in Borsa a Piazza Affari TAS Tecnologia Avanzata dei Sistemi S.p.A..

L’accordo di ristrutturazione è stato raggiunto ed eseguito con le banche creditrici, ed in particolare con la Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A., il Gruppo UniCredit S.p.A., la Banca Nazionale del Lavoro S.p.A., Intesa Sanpaolo S.p.A., la Cassa di Risparmio di Bologna S.p.A., la Banca Popolare di Milano Soc. Coop. a r.l., ed il Banco Popolare Soc. Coop. con il coordinamento di Banca IMI S.p.A. in qualità di agente.

Ristrutturazione debiti TAS omologata

L’accordo di ristrutturazione dei debiti della società TAS S.p.A., quotata in Borsa a Piazza Affari, è stato omologato dal Tribunale competente. A darne notizia è stata proprio la società operante nel settore del software per il sistema bancario nel ricordare come l’accordo di ristrutturazione dei debiti fosse già stato sottoscritto dal ceto bancario.

Gli Istituti firmatari, ovverosia i creditori finanziari della società TAS S.p.A., sono i seguenti: Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A., la Banca Popolare di Milano Soc. Coop. a r.l., UniCredit S.p.A., Banca Nazionale del Lavoro S.p.A., Banco Popolare Soc. Coop., la Cassa di Risparmio di Bologna S.p.A. ed il Gruppo Intesa Sanpaolo S.p.A..

Fiat pronta ad investire 8 miliardi in Italia

marchionne

Nel corso dell’incontro con governo e sindacati tenutosi a Palazzo Chigi l’amministratore delegato Fiat Sergio Marchionne ha illustrato gli elementi principali della sua nuova strategia, un piano che ha come obiettivo il rilancio della produzione di auto in Italia fino a raggiungere nel giro dei prossimi tre anni la produzione di circa 1 milione di vetture.

Per raggiungere questi numeri Sergio Marchionne si è detto pronto ad un importante investimento nei prossimi due anni, si parla di una cifra che si aggira intorno agli 8 miliardi di euro.

Eni valuta diminuzione quota in Snam Rete Gas

Secondo alcune indiscrezioni di stampa Eni sta valutando la possibilità di diminuire la sua quota in Snam Rete Gas al di sotto del 50% del capitale. Le indiscrezioni sono state commentate dal Eni che attraverso un portavoce ha confermato che già da diverso tempo sono allo studio dei progetti relativi a possibili razionalizzazioni del portafoglio degli asset regolati, allo stesso tempo però ha anche sottolineato che ad oggi nessuno di questi progetti è stato convincente al punto tale da tale da consentire una sufficiente e completa valutazione o una delibera da parte degli organi sociali competenti.

Secondo le indiscrezioni la diminuzione da parte di Eni della sua quota in Snam Rete Gas andrebbe a completare l’operazione di ristrutturazione della divisione G&P cominciata a inizio 2009 con la cessione di Italgas e Stogit a Snam Rete Gas.

Aumento di capitale Mariella Burani approvato dall’Assemblea Straordinaria

mariella burani negozio

Nella giornata di ieri si è riunita l’Assemblea Straordinaria di Mariella Burani Fashion Group, come già anticipato qualche giorno fa il Consiglio di Amministrazione del gruppo ha chiesto all’Assemblea l’approvazione di una serie di misure pensate per cercare di arginare le perdite della società, tra queste è inclusa anche la richiesta di un aumento di capitale da 83.497.495 euro da attuare mediante emissione di azioni ordinarie offerte in opzione agli attuali azionisti.

Ebbene, al termine della riunione l’Assemblea Straordinaria ha attribuito al Consiglio di Amministrazione la facoltà di aumentare in una o più volte il capitale sociale entro un tempo massimo di cinque anni dalla presente deliberazione.

Al via la ristrutturazione di Safilo

safilo

Contrariamente a quanto previsto la proroga dell’Opa per l’acquisto di bond Safilo è servita, Hal Holding è infatti riuscita infatti a concludere in maniera positiva l’offerta lanciata il 20 ottobre scorso sul bond da 195 milioni, con scadenza 2013, anche se ha dovuto modificare il quorum del 60% richiesto per il successo dell’opa che è stato portato al 51% circa.

Hal Holding, ricordiamo, è la società impegnata nel salvataggio di Safilo, l’esito positivo dell’offerta rappresentava uno dei presupposti per il salvataggio del gruppo e forse anche la condizione che almeno apparentemente sembrava la più difficile da raggiungere.

General Motors annuncia la bancarotta

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E’ stato reso ufficiale attraverso un comunicato del governo degli USA il fallimento di General Motors e ora iniziano le pratiche burocratiche per dichiarare la bancarotta. Il governo americano ha dichiarato che la General Motors porterà in tribunale i bilanci per una procedura giudiziaria che dovrebbe durare dai 2 ai 3 mesi e che vedrà coinvolti ben 21’000 lavoratori che saranno lasciati a casa.

Saranno ben 11 gli impianti di produzione che cesseranno di lavorare nell’ambito della bancarotta, mentre sono 3 gli impianti in cui la produzione si interromperà temporaneamente.

Obama respinge i piani presentati da Chrysler e General Motors

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Per i colossi automobilistici americani gli aiuti statali sembrano allontanarsi sembra di più. La task force designata dal presidente Barack Obama, infatti, ha bocciato il piano di ristrutturazione prospettato da Chrysler e General Motors definendolo assolutamente incapace di garantire alle due aziende un risanamento della loro situazione finanziaria.

Il piano di recupero di General Motors, in particolare, prevede una richiesta di ulteriori 16,6 miliardi oltre ai 13,4 già incassati e, allo stesso tempo, prevede un drastico taglio dei costi, ossia il licenziamento di 47.000 posti di lavoro, la chiusura di diversi impianti, e la vendita di alcuni marchi come Saturn e Hummer.