Conti correnti online, si risparmia fino al 90%

Si è parlato varie volte di come ridurre il costo di un conto corrente, soprattutto alla luce del fatto che le banche italiane sono considerate le più care in Europa. Secondo gli esperti prestare una certa attenzione nella scelta del conto corrente è un’operazione da non trascurare, si stima infatti che scegliendo il conto che risponde alle proprie esigenze e ai propri bisogni è possibile risparmiare fino al 30%.

In ogni caso, a prescindere da quelli che possono essere i vari accorgimenti per risparmiare, secondo un’indagine condotta dall’Università Bocconi per CorrierEconomia è emerso che c’è una categoria di conti correnti che dal punto di vista del risparmio prevale nettamente sulle altre, quella dei conti correnti online.

Bilancio Brembo 2009

Brembo ha chiuso il 2009 con un utile netto pari a 10,5 milioni di euro, in calo del 71,9% rispetto al 2008 ma comunque superiore rispetto alle stime degli analisti che avevano previsto un utile intorno ai 6 milioni di euro.

In calo anche i ricavi che si sono attestati a 825,9 milioni, con una flessione del 22,1% rispetto all’esercizio precedente, il margine operativo lordo è calato del 28,2% a 101,2 milioni mentre l’indebitamento netto è stato ridotto del 24,4% a 255 milioni di euro. Il miglioramento della posizione finanziaria netta è riconducibile soprattutto alle azioni intraprese per la ridurre il capitale circolante e ridimensionare gli investimenti.

Investire nei Cfd

I Cfd (Contract for Difference) rappresentano una forma di investimento nata in Inghilterra e che pian piano si sta diffondendo anche in Italia. Si tratta di strumenti che consentono di guadagnare con le differenze, in altre parole vengono scambiate le differenze di valore ottenute tra il momento di apertura e quello di chiusura.

Quando si acquista, dunque, si punta al rialzo, per cui si avrà profitto se il prezzo di vendita è superiore a quello di acquisto mentre al contrario se si punta la ribasso occorre vendere, in questo caso si avrà profitto se il prezzo di vendita è inferiore a quello di acquisto.

Proprietà Richard Ginori, indaga la Consob

La Consob ha avviato un’indagine per accertare la proprietà di Richard Ginori, in particolare gli accertamenti sono volti a chiarire gli assetti proprietari di Starfin, gruppo milanese che detiene il 70% dell’azienda di porcellane e in cui è presente uno schema di controllo che sembra essere stato creato proprio con lo scopo di evitare ogni tipo di intrusione, basti pensare che il domicilio delle holding è posto in paesi come Panama, Lussemburgo, Cipro e perfino Afghanistan.

Nell’isola portoghese di Madeira, in particolare, condividono lo stesso domicilio Mariscal, Kurasi e Kiwexim, a Cipro si trovano invece Amaralbay, Castrow e Inforlane.

Fallimento Lehman Brothers aiutato da JPMorgan e Citigroup

Il fallimento di Lehman Brothers se non può essere considerato la causa della crisi economica mondiale è sicuramente identificato come il punto di partenza del progressivo deterioramento del sistema economico, un fallimento a cui secondo Anton Valukas, la persona incaricata dalla giustizia americana di esaminare la bancarotta della banca d’affari americana, hanno contribuito in modo determinante J.P. Morgan e Citigroup.

Anton Valukas ha chiaramente spiegato le sue conclusioni in ben nove volumi che superano le 2.200 pagine, un lavoro che è costato ben 38 milioni e che è stato realizzato in circa un anno e mezzo durante il quale sono state sentite più di 100 persone, analizzati circa 10 milioni di documenti e oltre 20 milioni di e-mail.

Previsioni domanda petrolio 2010

L’Agenzia internazionale per l’energia (AIE) ha rivisto al rialzo le sue stime relative alla domanda globale di petrolio per il 2010, la decisone deriva dal crescente fabbisogno delle economie emergenti asiatiche, prima tra tutte la Cina che secondo le previsioni nel corso di quest’anno riuscirà ad assorbire quasi un terzo dell’intero consumo globale, passando da 130.000 barili a 9 milioni di barili al giorno.

Le stime dell’Aie, in particolare, parlano di un aumento della domanda globale giornaliera che dovrebbe aggirarsi intorno agli 86,5 milioni di barili al giorno, 1,6 milioni in più rispetto al 2009. Le precedenti stime parlavano di circa 80.000 barili in meno.

Yoox non distribuisce dividendo

Yoox ha chiuso il 2009 con un utile netto di 4,1 milioni, in crescita del 70,6% rispetto ai 2,4 milioni del 2008, i ricavi netti consolidati hanno raggiunto quota 152,2 milioni, in crescita del 50%, mentre l’Ebitda si è attestato a 15 milioni di euro, registrando così una crescita superiore al 100% rispetto all’anno precedente.

l’Ebit è stato di 8,8 milioni, in crescita dell’84,6% su base annua, mentre la posizione finanziaria netta è risultata positiva per 34 milioni, rispetto ai 13,9 milioni registrati alla fine del 2008.

Eni piano industriale 2010-2013

Eni ha rivisto al ribasso le stime sulla crescita della produzione di idrocarburi, decisione che ha inevitabilmente influito sulla Borsa, a Piazza Affari il titolo Eni è il peggiore del listino con un calo dell’1,46% a 17,54 euro.

Le nuove stime, in particolare, prevedono un tasso di incremento medio annuo superiore al 2,5% nel periodo 2010-2013, contro il 3,5% ipotizzato in occasione della presentazione del piano 2008-2012. Dopo i quattro anni Eni prevede di mantenere un tasso di crescita piuttosto elevato, ossia un incremento medio annuo che supera il 2% fino al 2016.

Bilancio Bmw 2009

Bmw ha chiuso il 2009 con utili in calo del 36,4% a 210 milioni di dollari, ovvero 31 centesimi per azione, rispetto ai 330 milioni dello scorso anno, ovvero 49 centesimi per azione. Un risultato questo apparentemente negativo ma superiore alle stime degli analisti che per il colosso automobilistico tedesco avevano previsto un utile pari a 167 milioni.

In calo anche i ricavi che sono scesi del 4,7% a 50,68 miliardi di euro, nonostante questo Bmw ha deciso ugualmente di mantenere invariato il dividendo a 30 centesimi per azione, sorpassando anche in questo caso le previsioni degli esperti che avevano previsto un dividendo pari a 25 centesimi.

Target price Fastweb ridotto da J.P Morgan

La vicenda giudiziaria che ha coinvolto Fastweb, con l’arresto del fondatore Silvio Scaglia e l’iscrizione nel registro degli indagati dell’amministratore delegato Stefano Parisi, ha avuto non poche ripercussioni sul titolo in Borsa che oggi risente in modo particolare della decisione di J.P Morgan di abbassare il target price da 22 a 18 euro con rating “Neutral”.

Dopo la decisone della banca d’affari il titolo in Borsa cede lo 0,35% a 14,36 euro, dopo aver toccato un minimo di seduta a 14,30.

Bilancio Dada 2009

Dada ha chiuso il 2009 con un utile netto pari a 6,9 milioni di euro, in calo del 9% rispetto ai 7,6 milioni del 2008, i ricavi consolidati si sono attestati a 155,1 milioni di euro contro i 170,2 milioni dell’anno precedente mentre il risultato operativo è stato di 4,6 milioni di euro, pari al 3,0% del fatturato consolidato e in calo rispetto ai 14,6 milioni di euro registrati al 31 dicembre 2008.

Ad incidere sul risultato operativo sono stati gli ammortamenti che sono passati da 8,3 milioni a 11,4 milioni di euro, nonchè le svalutazioni e gli oneri non caratteristici che hanno raggiunto quota 4,5 milioni di euro contro gli 1,8 milioni del 2008. L’incremento degli ammortamenti è stato causato soprattutto dagli investimenti e dall’acquisto di immobilizzazioni materiali.

Snam Rete Gas investe 6,4 miliardi di euro

Snam Rete Gas punta ad una crescita nel medio e lungo termine, per questo ha annunciato che nel periodo compreso tra il 2010 e il 2013 ha intenzione di realizzare una serie di investimenti, pari a circa 6,4 miliardi di euro, destinati soprattutto a sviluppare il sistema delle infrastrutture gas in Italia.

Gli investimenti di cui la controllata di Eni ha parlato rientrano nel piano strategico che verrà realizzato nei prossimi quattro anni e che tra le varie cose include anche la creazione di una hub del gas per il sud dell’Europa.

Dividendo Edipower 2010, bond Edison supera offerta

Il bond Edison sta riscuotendo un notevole successo, fino ad ora sono stati infatti ricevuti ordini per circa 4 miliardi di euro a fronte di un importo iniziale di 500 milioni di euro.

Edison ha deciso di emettere il bond per sfruttare le condizioni favorevoli del mercato e rifinanziare un prestito bancario acceso lo scorso anno, del resto però il successo dell’emissione era assolutamente prevedibile visto che anche il bond da 700 milioni lanciato lo scorso luglio aveva ricevuto offerte di gran lunga superiori rispetto alla domanda.

Bilancio Amplifon 2009

Amplifon ha chiuso il 2009 con un utile netto pari a 29,2 milioni, un risultato che segna il ritorno all’utile dopo la perdita di 14,5 milioni registrata nel 2008. I ricavi sono saliti del 2,4% a 657 milioni, l’Ebitda ha raggiunto quota 90,1 milioni, in crescita del 21,3%, mentre l’indebitamento netto è passato a 150 milioni dai 190,6 di fine 2008.

Alla luce dei risultati realizzati nel corso del 2009 il consiglio di amministrazione ha annunciato la sua intenzione di proporre all’assemblea degli azionisti, che si riunirà il prossimo 21 aprile, la distribuzione di un dividendo di 0,033 euro per azione.