Indice sintetico di costo dei conti correnti imposto da Bankitalia

Che i conti correnti offerti dalle banche italiane e da quelle straniere che operano in Italia siano tra i più cari in Europa non è affatto un mistero, non a caso si è più volte parlato dei piccoli accorgimenti utili a ridurre i costi del conto corrente e dell’iniziativa volta a far cadere il monopolio delle banche facendo diventare istituti di pagamento società che operano nella grande distribuzione, operatori telefoni, distributori di carburante e società di trasporto.

Ma per tutelare ulteriormente i consumatori c’è anche un altro strumento, il cosidetto indice sintetico di costo che mostra al consumatore il costo medio di ogni conto corrente permettendone la comparabilità.

Ricorso Lottomatica accolto dal Consiglio di Stato

Il titolo Lottomatica vola a Piazza Affari posizionandosi in cima al listino, ad innescare le vendite sul titolo che segna una crescita del 2,56% a 14,39 euro per azione è stata la tanto attesa decisone del Consiglio di Stato che ha deciso di accogliere i ricorsi relativi alla vicenda Gratta e Vinci presentati dall’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato e dal Consorzio Lotterie Nazionali, di cui Lottomatica detiene il 63%.

La notizia è stata diffusa da Lottomatica attraverso una nota in cui viene specificato che le motivazioni della decisione del Consiglio di Stato non sono ancora disponibili.

Ubs alza rating Mondadori

A Piazza Affari Mondadori sale dell’1,7% a 2,98 euro in un mercato in calo dello 0,72%, questo soprattutto grazie alla decisione di Ubs di alzare il rating da “Neutral” a “Buy”, mantenendo il target price a 3,45 euro.

Nel frattempo l’attenzione è tutta sui risultati del 2009 che saranno pubblicati il prossimo 23 marzo, le previsioni della stessa Ubs e di altri esperti non lasciano però ben sperare in quanto si ritiene che i dati relativi allo scorso anno saranno ancora fortemente condizionati dal calo subito dal settore delle riviste, nonchè dai costi che il Gruppo editoriale ha dovuto sostenere per le operazioni di ristrutturazione e per il lancio del settimanale Grazia in Francia.

J.P Morgan alza rating Nestlé

J.P. Morgan ha deciso di alzare il suo rating su Nestlé da “Neutral” ad “Overweight”, la banca d’affari ha motivato la sua decisione spiegando che il colosso svizzero negli ultimi tempi è sempre meno dipendente dall’andamento dei prezzi delle materie prime, inoltre sembra che l’andamento dell’attività aziendale delle sue concorrenti influisca sempre meno sui risultati di Nestlé, questo a testimonianza del fatto che il gruppo svizzero ha raggiunto una posizione di leadership che lo rende sempre più indipendente dalle altre aziende.

La scelta di J.P. Morgan di rivedere al rialzo la valutazione sul titolo era del tutto inaspettata, solo qualche settimana fa il colosso svizzero ha infatti diffuso i risultati conseguiti nel corso del 2009, dati da cui è emerso un netto calo dell’utile.

Bilancio Banca Generali 2009

Banca Generali ha chiuso il 2009 con un utile netto di 63,2 milioni di euro, in netta crescita rispetto allo scorso anno quando l’utile netto registrato al 31 dicembre 2008 era stato pari a 7,9 milioni. Il margine operativo lordo è cresciuto del 165,1% a 111,3 milioni di euro mentre il risultato operativo è salito a 105,5 milioni di euro, in crescita del 188%. Il margine di intermediazione ha registrato un incremento del 52,2% a 252,2 milioni.

Alla luce dei risultati conseguiti nel corso dello scorso anno il consiglio di amministrazione di Banca Generali ha comunicato l’intenzione di proporre all’assemblea degli azionisti un dividendo pari a 0,45 euro per azione, in netto recupero rispetto ai 6 centesimi per azione distribuiti nel 2008.

Sanofi-Aventis e Merck creano colosso veterinario

Sanofi-Aventis e Merck hanno concluso un accordo per la costituzione di una nuova entità che sarà controllata al 50% da ciascuna delle due case farmaceutiche e che opererà nel campo della salute animale.

L’obiettivo delle due aziende è quello di andare a costituire una nuova entità destinata ad occupare una posizione di leadership nel campo della salute animale, in particolare le due aziende combineranno in una nuova società le rispettive divisioni che già si occupano del settore veterinario.

Bilancio Datalogic 2009

Datalogic, uno dei principali produttori mondiali di lettori di codici a barre e di sistemi per l’identificazione automatica a tecnologia RFID, ha chiuso il 2009 con una perdita di 12,2 milioni di euro, un risultato disastroso soprattutto se paragonato all’utile di 17,8 milioni realizzato nel 2008.

I ricavi sono calati del 17,9% a 311 milioni rispetto ai 379,8 milioni del 2008, in calo anche il margine operativo lordo del 58,9% a 19,6 milioni.

Geox in calo per indiscrezioni tedesche

A Piazza Affari il titolo Geox è calato del 2,88% a 5,22 euro, a scatenare le vendite sul titolo sono state le indiscrezioni riportate dal quotidiano tedesco Der Spiegel secondo cui in Germania c’è stato un forte calo degli ordinativi di calzature del Gruppo, in particolare si parla di una flessione del 50%.

La causa di questo calo, secondo la stampa tedesca, non dipende però nè dalla concorrenza nè da problemi economici bensì da difetti qualitativi del prodotto, una vera e propria novità visto che in Italia il marchio Geox è senza dubbio sinonimo di qualità.

Shell e PetroChina tentano di acquisire Arrow Energy

La notizia era già nell’aria da qualche giorno ma per fortuna l’attesa è finita, Royal Dutch Shell e PetroChina si sono infatti decise ad avanzare un’offerta per cercare di mettere le mani su Arrow Energy, società australiana specializzata nello sviluppo di giacimenti del gas di carbone e che detiene le più grosse riserve di gas metano in Australia.

L’offerta avanzata dai due colossi energetici è piuttosto cospicua, si tratta di un’offerta da 3,3 miliardi di dollari australiani che consentirà agli azionisti di Arrow Energy la possibilità di ricevere 4,45 dollari australiani in cash per ogni azione posseduta, ovvero un premio superiore del 28% rispetto alla chiusura dei titoli Arrow dello scorso venerdì.

Parmalat cresce in Borsa grazie alle richieste dei soci

Pochi giorni fa i fondi di investimento soci di Parmalat hanno chiesto la restituzione di 1,4 miliardi di euro, ossia della liquidità che deriva dalle transazioni che sono state chiuse con le banche e con i revisori dopo il crac da 14 miliardi, circostanza questa che ha giovato al titolo in Borsa, stamani infatti a Piazza Affari Parmalat segna un rialzo dell’1,14% a quota 1,9490.

La buona performance del titolo, infatti, è dovuta ad alcune indiscrezioni di stampa che vedono una parte dei soci, che detiene complessivamente il 16,7% del capitale, al lavoro per chiedere una convocazione dell’assemblea straordinaria.

Social lending in Italia con prestiamoci.com

Il social lending è uno strumento pressocché sconosciuto in Italia ma molto utilizzato soprattutto in America e in altri paesi europei come Regno Unito e Olanda, in poche parole si tratta di un sito internet attraverso il quale persone private possono diventare fruitori o prestatori di denaro a tassi agevolati.

In Italia lo stop a questo tipo di strumento era stato posto dalla Banca d’Italia nei confronti di Zopa e Coober, oggi invece ritorna sottoforma di Prestiamoci.com, posto sotto il controllo della società Agata e che dopo circa cinque mesi dal suo lancio vanta già ben 60 prestatori e 184 richiedenti.

Bilancio Recordati 2009

Recordati ha chiuso il 2009 con un utile netto di 110,6 milioni, in crescita del 10,1% rispetto allo scorso anno, i ricavi consolidati si sono attestati a 747,5 milioni, in crescita dell’8,4%, mentre l’utile operativo è stato pari a 162,2 milioni, in aumento del 12,1% rispetto all’anno precedente.

Alla luce dei risultati ottenuti nel corso dell’anno appena trascorso il consiglio di amministrazione del gruppo farmaceutico ha detto di voler proporre all’assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo pari a 0,275 per azione, in rialzo del 10% rispetto a quello distribuito nell’esercizio 2008.

Risarcimento risparmiatori Fastweb

Il procuratore aggiunto di Roma e i pubblici ministeri titolari dell’indagine Fastweb e Sparkle hanno chiesto al giudice per le indagini preliminari il rinvio da una settimana a dieci giorni della decisione sull’eventuale commissariamento delle due aziende telefoniche, il gip dovrebbe pronunciarsi nella giornata di oggi decidendo se disporre o meno il commissariamento o in alternativa optare per la concessione della proroga richiesta.

In ogni caso mentre la vicenda giudiziaria va avanti i risparmiatori si preparano alla guerra, la strada che la maggior parte di loro ha intenzione di prendere è quella di intentare una causa civile contro Swisscom, che controlla Fastweb con una quota dell’82% e che al momento dell’acquisizione era consapevole delle indagini in corso.

Banche italiane le più care in Europa, ma arriva la concorrenza

Non è la prima volta che si parla dell’argomento, a riproporlo per l’ennesima volta è stata un’idagine svolta nel periodo compreso tra giugno 2009 e febbraio 2010 e che ha portato la commissione Finanze della Camera a definire i prodotti del credito al consumo in Italia come costosi, poco trasparenti e suscettibili di esporre a rischi e frodi i consumatori.

A finire nel mirino della commissione Finanze della Camera sono tutti i tipi di prodotti offerti dalle banche ai consumatori, si parte dai prestiti fino ad arrivare ale carte revolving, ma la critica più pesante è riservata senza dubbio ai tassi passivi applicati sui prestiti che sono risultati essere superiori dell’1,5% rispetto alla media europea.