Opel riapre le speranze Fiat?

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Con una dichiarazione a sorpresa un portavoce del governo tedesco, Ulrich Wilhelm, ha affermato che i colloqui e l’intesa con Magna sono solo “preliminari” dando così una chance ancora agli altri due candidati.

Con queste dichiarazioni, Fiat può ancora aspirare ad acquisire il marchio Opel, anche se Marchionne sembra già aver dato per persa la questione. Sempre da fonti tedesche arriva la conferma che Fiat e Beijing Automative Industry (Baic) sono ancora in corsa per investire in Opel.

AS Roma pronta a vendere

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Dopo le ultime indiscrezioni che vorrebbero l’AS Roma in procinto di vendere l’intera società, il titolo fa segnare guadagni record in borsa, ieri ha chiuso a +11.99% a 0.962 euro.

Stando a fonti ben informate, entro fine della prossima settimana la società capitolina dovrà comunicare le proprie decisioni ad Unicredit (principale creditore del gruppo Italpetroli, società che controlla il club) riguardo alla vendita del club giallorosso.

Morgan Stanley spinge Unicredit

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Partenza strana per le borse europee, dopo la chiusura in positivo ieri sera di Wall Street oggi a Piazza Affari il FTSE Mib guadagna lo 0.32% risultando così migliore del Cac40 di Parigi che perde lo 0.17% e del FTSE di Londra che perde lo 0.52%.

Sembra inarrestabile il rincaro del barile di petrolio che ormai ha superato la soglia dei 68 dollari, arrivando a valere 68.6 dollari al barile. In scia di questo risultato Eni segna uno +0.22%, Saipem guadagna lo 0.25% mentre Tenaris segna +0.17%.

Le banche italiane non investono in titoli tossici

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In un convegno a Berlino Mario Draghi ha spiegato il perchè nessuna banca italiana ha dichiarato fallimento e perchè nessuna banca è stata nazionalizzata come è avvenuto in molti altri paesi anche dell’Unione Europea. Come sappiamo, questa situazione di crisi è avvenuta principalmente per i mutui subprime e per i titoli tossici che sono stati creati di conseguenza dalla banche americane.

Mario Draghi, governato di Bankitalia, ha spiegato che le banche italiane negli ultimi 3/4 anni hanno gestito situazioni di fusione e di cambi manager che hanno di fatto aiutato a non farsi distrarre dalle proposte provenienti oltre oceano.

Ottimo debutto dei nuovi indici a Piazza Affari

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Debutto molto positivo per i nuovi indici finanziari a Piazza Affari. Il nuovo Ftse Mib, che sostituisce l’S&P/Mib, ha chiuso la giornata guadagnando il 3.16% a 20’511 punti. Il Ftse Italia All Share, che manda in pensione il Mibtel, ha chiuso a +2.91% a 21’096 punti.

I due nuovi indici rimangono pressoché invariati rispetto ai precedenti, il Ftse Mib mantiene infatti lo stesso metodo di calcolo e lo stesso numero di titoli cioè 40. L’All Share invece eredita un paniere leggermente ridotto rispetto al precedente, passando da 275 azioni a 250.

L’arrivo di questi nuovi indici, dovuto alla fusione con la borsa inglese, la London Stock Exchange, manda in pensione anche il Midex, il Mex, il Mib settoriale, il Mib R e l’All Stars.

General Motors annuncia la bancarotta

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E’ stato reso ufficiale attraverso un comunicato del governo degli USA il fallimento di General Motors e ora iniziano le pratiche burocratiche per dichiarare la bancarotta. Il governo americano ha dichiarato che la General Motors porterà in tribunale i bilanci per una procedura giudiziaria che dovrebbe durare dai 2 ai 3 mesi e che vedrà coinvolti ben 21’000 lavoratori che saranno lasciati a casa.

Saranno ben 11 gli impianti di produzione che cesseranno di lavorare nell’ambito della bancarotta, mentre sono 3 gli impianti in cui la produzione si interromperà temporaneamente.

FTSE Mib e Mid Cap, avvio positivo per i nuovi indici

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Apre in netto rialzo la settimana di borsa europea e mondiale. A Piazza Affari debuttano oggi i nuovi indici che mandano in pensione S&P/Mib e Mibtel. Dopo la fusione con la borsa londinese l’S&P/Mib diventa FTSE Mib, che stamattina guadagna il 2%, mentre il Mibtel diventa Mid Cap che segna un rialzo dello 0.74% in avvio di sedute.

Positiva la seduta nella notte italiana della borsa giapponese, e sulla scia di questi risultati va bene anche l’Europa in generale. Parigi guadagna l’1.65%, Francoforte l’1.82%, Londra lo 0.69%.

Chiusure negative in borsa

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Quella di venerdì è stata l’ultima giornata di lavoro per gli indici Mibtel e S&P/Mib a Milano, che da settimana prossima saranno rimpiazzati dai rispettivi indici FTSE.

Hanno chiuso in ribasso, il Mibtel ha ceduto l’1.09% a 15.743 punti mentre l’S&P/Mib a -1.32% a 19.884 punti. Sono stati scambiati 2.9 miliardi di euro di azioni, la giornata di venerdì è stata molto altalenante ed ha visto chiudere con segno negativo molti dei titoli principali quali Fiat, Enel, Mediaset, Banco Popolare e Unipol.

Magna-Opel è fatta

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Alla fine è giunto il verdetto che in molti presagivano, infatti è Magna a firmare l’accordo d’intesa con Opel. Stando a voci ben informate nella giornata di ieri le due società hanno raggiunto un accordo di massima in modo da tentare di salvare la divisione tedesca.

Marchionne ha definito tutto questo tira e molla da parte di Opel e GM una “soap opera brasiliana”. Una persona vicina alle trattative ha detto che ora l’obiettivo è quello di stabilire la maggior parte dei dettagli prima dell’incontro con la Merkel, per poi firmare un memorandum of understanding.

Lunga nottata di colloqui tra Fiat, Magna e Opel

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Dopo un’intera nottata, conclusasi alle 4.30 del mattino, il governo tedesco è arrivato alla decisione di restringere il campo per l’offerta dell’acquisizione di Opel alle sole Fiat e Magna.

Entro venerdì dovranno infatti essere presentate delle offerte modificate da parte di entrambe le parti, General Motors chiede un aumento di 300 milioni di euro rispetto al miliardo e mezzo di prestiti prestabiliti dal governo tedesco e dai Lander dove opera Opel.

Partenza storta per le borse

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La giornata negativa che ha contraddistinto Wall Street nella giornata di ieri (Dow Jones – 2.05%, Nasdaq -1.11%) si fa sentire in apertura nelle principali borse europee, tra cui anche quella di Milano.

Il Mibtel ha infatti aperto la seduta perdendo lo 0.84% mentre S&P/Mib calava dello 0.98%, tutto questo nel clima di attesa per i dati sull’andamento in Usa degli ordini di beni durevoli e sulle vendite di nuove case sempre negli Stati Uniti.

Borsa italiana in rialzo

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Il dato sulla fiducia dei consumatori di maggio rilasciato ieri negli USA ha fatto impennare gli indici americani e asiatici, ed in apertura di seduta anche quelli europei ne hanno tratto benefici.

A Piazza Affari il Mibtel guadagna lo 0.53% e l’S&P/Mib lo 0.65% ma a calcare la scena italiana è Parmalat che guadagna il 6% a 1.82 dopo che ieri la casa francese Danone ha annunciato un aumento di capitale di 3 miliardi di euro e a quanto pare sarebbe proprio Parmalat l’azienda mirata da Danone.