Stress test banche europee allarme del WSJ

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Il Wall Street Journal apre il proprio sito web con una considerazione sugli stress test effettuati su 91 banche europee.

Il Wall Street Journal apre il proprio sito web con una considerazione sugli stress test effettuati su 91 banche europee.

Secondo il WSJ gli stress test hanno minimizzato i rischi di esposizione al debito sovrano, sottovalutando l’ammontare dei titoli di stato potenzialmente rischiosi detenuti nel portafoglio di alcune banche.

Questo va inevitabilmente ad indebolire l’obiettivo principale degli stress test stessi, ossia rassicurare investitori e banchieri sulla buona salute del sistema finanziario europeo.

Come scritto nell’articolo da David Enrich, molte banche hanno ridotto le somme riportate per tenere conto delle posizioni corte del loro portafoglio mentre alcune hanno addirittura escluso certi titoli di Stato.

Per alcune banche come per esempio Credit Agricole e Barclays, l’esposizione al debito sovrano è stata ridotta di un ammontare importante.

Le paure dei mercati sono tornare vive dal momento che paesi con molti debiti come Irlanda e Grecia proseguono il loro periodo di difficoltà.

Il WSJ infatti fa notare come il costo per assicurare molti bond bancari e governativi contro il rischio di default sia di nuovo tornato sui livelli precedenti agli stress test in paesi come Portogallo, Irlanda, Grecia e Italia.

Sempre secondo le fonti del WSJ, Barclays avrebbe escluso bond per ridurre di 4,7 miliardi di sterline l’esposizione della banca ai titoli di Stato italiani, fermandola a 787 milioni. L’esposizione ai titoli spagnoli è stata ridotta di 1,6 miliardi di sterline.

Anche l’economista della Royal Bank of Scotland, Jacques Cailloux, sostiene che l’esposizione al debito sovrano di alcune banche sia maggiore e di molto a quello rilevato dai test.

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