Prodotto interno lordo americano

by Redazione Commenta

In questo contesto vanno considerate anche le aspettative relativamente all'inflazione che é prevista in crescita..

borsa americana vista dal fronte

Nella giornata di ieri sono stati pubblicati una serie di dati negativi relativi agli USA. Primo fra tutti il dato relativo alla fiducia dei consumatori crollata ai livelli piú bassi dal 1967.

I dati sul PIL USA nel terzo trimestre che verranno pubblicati domani daranno ulteriori conferme di questa fase recessiva e la fiducia dei consumatori rispecchia tale andamento. In questo contesto vanno ricordati anche le difficili condizione economiche relativamente al mondo lavorativo con la disoccupazione che va aumentando e una difficoltá sempre maggiore nel trovare un’occupazione.

In questo contesto vanno considerate anche le aspettative relativamente all’inflazione che é prevista in crescita notevole nei prossimi mesi e rende piú difficile la decisione della FED per questa sera relativamente ai tassi di interesse.


Sono in molti a sostenere che il taglio sará di 50 punti base e I tassi verranno portati all’1%. Tuttavia I timori inflazionistici potrebbero in qualche modo essere tenuti in considerazione e portare ad una riduzione di soli 25 punti. É fortemente raccomandato seguire l’evolversi della situazione nei cross con il USD nella serata in seguito alla comunicazione sui tassi di interesse.

EUR/USD: l’euro nella serata di ieri ha dato finalmente nuovi segni di vita contro il dollaro ed ha effettuato una consistente correzione iniziando un ritracciamento di breve termine. Nella mattinata di ieri si erano registrati I piú bassi livelli per l’RSI facendo ritenere che un recupero era dietro l’angolo. Facendo queste considerazioni gli esperti ritengono che possa esserci nella settimana in corso un recupero dell’Euro anche sull’onda delle notizie economiche che verranno pubblicate tra oggi, giovedi e venerdi.

Questa risalita dell’Euro dovrebbe trovare una resistenza di tipo psicologico intorno a 1,30. Tale soglia si ritiene conterrá tale rialzo nei prossimi giorni. Il supporto piú importante in questo momento si trova in torno ad 1,2150 ma al momento non sembra dietro l’angolo un suo raggiungimento.


USD/JPY: lo Yen ha avuto un ritracciamento ed é stato testato un supporto a 98.40. tale valore rappresenta un supporto calcolato con Fibonacci riferito al movimento avvenuto tra 110.70-90.90. Anche in questo caso bisognera vedere se la soglia psicologica dei 100 verrá superata ma si ritiene che il 50% secondo Fibonacci dovrebbe contenere questo rialzo entro I 100.77.

GBP/USD: il GBP é rimbalzato al 78.6% secondo Fibonacci calcolato tra 1.3700-2.1100. Attualmente sta testando un massimo calcolato tra 1.6330-1.5270 ma potrebbe nelle prossime ore continuare un rafforzamento del GBP/USD ed un eventuale target di questa salita potrebbe essere 1.6330.

USD/CHF: andando sotto 1.1487 suggeriremmo di continuare a puntare sul ribasso con obiettivo 1.1300.

USD/CAD: il CAD ha effettuato finalmente un ritracciamento e potrebbe muoversi verso 1.2720 ed un eventuale prosecuzione di questa debolezza del USD nel breve termine dovrebbe portare le quotazioni a 1.2650.

AUD/USD: ha avuto un ritracciamento e la debolezza del USD dovrebbe far risalire le quotazioni. La resistenza attuale si trova intorno a 0.6500 e potrebbe raggiungere 0.6580 che rappresenta il 78.6% secondo Fibonacci.

NZD/USD: situazione sempre similare a quella del dollaro australiano e ci aspettiamo un rafforzamento nel breve termine. Questo recupero non dovrebbe comunque smentire le attese di ribasso nel medio termine per tale cross

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