Per la prima volta dopo il mese di gennaio, la moneta unica europea torna sopra la quota di 1,44 dollari..
Durante questi mesi l’euro aveva toccato un periodo di minimo a quota 1,4386 dollari.
L’euro sta subendo gli effetti dell’attuale indebolimento dell’intera economia europea, che per la prima volta nel 1995 è in calo nel secondo trimestre dell’anno.
A livello generale è da segnalare anche un aumento generale del valore del biglietto verde che, infatti, ha guadagnato anche nei confronti della sterlina inglese, attualmente a quota 1,7669 .
Il dollaro è aiutato anche dalle attuali performance del petrolio, in questi giorni stabile a quota 110 dollari al barile, due giorni fa sceso invece sotto quota 108 dollari. Le cause di questo del valore del petrolio, che qualche giorno fa era a quota 120 dollari al barile, è da ricercare nell’Uragano Gustav, che si è sta abbattendo sulle coste degli Stati Uniti.
Molto interessanti sono anche le prospettive di crescita economica mondiale, dopo che l’OCSE ha ridotto le stime di crescita per la zona Euro, rialzando invece quelle degli Usa.
Il trend rialzista del dollaro potrebbe voler dire un piccolo rialzo del livello dell’economia mondiale, essendo la valuta americana la base dell’economia mondiale.