
K.R.Energy Bilancio esercizio 2012 approvato dall’Assemblea

Il bilancio d’esercizio 2012 si è chiuso con una perdita netta di 85,5 milioni di euro per Falck Renewables, che ha pagato a caro prezzo le rettifiche di attività non correnti e le svalutazioni di immobilizzazioni relative ai “Progetti Sicilianiâ€. Stamattina alla borsa di Milano le azioni Falck Renewables (ticker: FKR) mostrano una perdita dell’1,86% a 0,898 euro. Il 2012 si è chiuso con un giro d’affari in crescita del 10,4% a 274,6 milioni di euro. L’ebitda è aumentato dell’11,4% a circa 158 milioni di euro.
Il primo trimestre del 2013 si è chiuso con una perdita netta di 100,7 milioni di euro per Banca Monte dei Paschi di Siena, che dodici mesi fa registrava invece un profitto di 89 milioni di euro. Il risultato netto operativo ha evidenziato un passivo di 67,9 milioni di euro, che fa da contraltare al risultato positivo di 253,4 milioni di euro dello stesso periodo dello scorso anno. In netta crescita troviamo, però, il margine di interesse: +37,4% a 597milioni di euro.
Il gruppo Banca Popolare Emilia Romagna (Bper) ha chiuso la prima trimestrale del 2013 con una caduta verticale dei profitti. L’utile netto è diminuito del 509% a 15,4 milioni di euro dai 93,8 milioni dello stesso trimestre dello scorso anno. In deciso calo anche il margine di interesse, sceso del 7,5% a 311,1 milioni di euro. Il risultato netto delle attività di negoziazione è crollato del 283% a 15,2 milioni di euro dai 58,3 milioni di euro di dodici mesi prima. Il margine di intermediazione è diminuito del 12,2% a 497,6 milioni.
Il gruppo Banco Popolare ha chiuso il bilancio del primo trimestre dell’anno con un utile netto di 92 milioni di euro. Nello stesso periodo del 2012 l’istituto di credito aveva realizzato una perdita di 109 milioni di euro. Il risultato netto non include, però, la ripresa di valore della partecipazione in Agos Ducato dopo l’intesa con Crédit Agricole per il rilancio della finanziaria che può essere stimato in circa 100 milioni di euro. La partecipata era stata svalutata pesantemente nel bilancio 2012.
Dopo la pubblicazione dei conti trimestrali, avvenuta nella giornata di venerdì scorso, il titolo Diasorin (ticker: “DIAâ€) è apparso molto tonico a Piazza Affari. Favorite anche dalla promozione di Equita Sim e Intermonte, le azioni della società piemontese attiva nel settore della diagnostica hanno guadagnato il 5,8% circa nelle ultime due sedute di borsa. Diasorin ha chiuso il primo trimestre dell’anno con un utile netto in calo dell’8,6% a 20,5 milioni di euro dai 22,5 milioni dello stesso periodo del 2012. Stabili i ricavi (+0,2%) a 105,8 milioni di euro.
Grazie alla crescita del business sui mercati asiatici, Salvatore Ferragamo è riuscito a raddoppiare gli utili nel primo trimestre dell’anno mentre in borsa il titolo aggiorna i record assoluti a 23,6 euro. La maison fiorentina ha evidenziato una crescita del giro d’affari del 9% a 282 milioni di euro, mentre l’utile netto è più che raddoppiato a 24 milioni di euro (+103% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno). I ricavi sono praticamente in linea con le stime di consenso (280 milioni), mentre sono state battute le stime sull’utile.
Exor, la holding della famiglia Agnelli, che controlla sia Fiat Spa che Fiat Industrial, ha chiuso il primo trimestre dell’anno con una decisa flessione dell’utile consolidato, diminuito del 31,5% a 51,1 milioni di euro. Tuttavia, dal 31 dicembre scorso a fine marzo, il Nav (net asset value) è cresciuto del 9,8% a 8,364 miliardi di euro. La crescita del Nav è quasi identica a quella evidenziata nello stesso periodo dall’indice azionario di riferimento globale Msci World. Nell’ultima seduta di borsa il titolo ha guadagnato il 2,42% a 24,12 euro.
Chiusura in profondo rosso per le azioni Prysmian, che pagano caro l’andamento poco brillante dei conti del primo trimestre dell’anno. A Piazza Affari il titolo ha perso il 4,92% a 14,87 euro, scendendo sui minimi delle ultime due settimane. L’utile netto rettificato è diminuito del 13% a 39 milioni di euro rispetto ai 45 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. Sono scesi anche i ricavi, passati a 1,711 miliardi di euro da 1,874 miliardi. In calo anche l’ebitda dell’11,6% a 115 milioni di euro.
Il gruppo Telecom Italia ha chiuso il primo trimestre dell’anno con un giro d’affari in calo dell’8,1% a 6,79 miliardi di euro, rispetto a 7,39 miliardi di euro realizzati nello stesso trimestre del 2012. Pesante flessione per la redditività . L’ebitda è sceso del 10,1% a 2,67 miliardi di euro, mentre l’ebit è diminuito del 21,1% a 1,28 miliardi di euro. Praticamente dimezzato il profitto di periodo: l’utile netto consolidato è sceso a 364 milioni di euro, mentre nel primo trimestre dello scorso anno era stato pari a 605 milioni di euro.
Il gruppo D’Amico, attivo nel settore delle navi cisterna per il trasporto di prodotti petroliferi raffinati, ha presentato una trimestrale molto sorprendente, la migliore da quasi 4 anni a questa parte. I conti trimestrali hanno consentito al titolo di mettere il turbo in borsa, favorito da volumi ben oltre la media giornaliera. Nei primi tre mesi dell’anno D’Amico ha realizzato un utile netto di 7,6 milioni, che fa da contraltare alla perdita di 1,5 milioni dello stesso periodo dello scorso anno.
Enel Green Power ha pubblicato una trimestrale superiore alle attese degli analisti finanziari, evidenziando un boom degli utili e dell’ebitda. La reazione degli investitori è stata chiaramente positiva e il titolo è risucito a chiudere la seduta di borsa con un rialzo del 2,15% a 1,66 euro. Spinto dai volumi più alti delle ultime 17 sedute, il titolo è salito fino a 1,674 euro ai massimi da fine ottobre 2011. La società delle energie rinnovabili ha chiuso il primo trimestre dell’anno con un utile netto pari a 148 milioni di euro.
Il gruppo automobilistico torinese Fiat ha mostrato ottimi risultati negli Stati Uniti nel mese di aprile, grazie alle controllate Chrysler e Ferrari. Il Lingotto vede le immatricolazioni aumentare con decisione. Nel caso della società di Detroit, le vendite sono tornate a correre in doppia cifra con il miglior risultato degli ultimi 6 anni. Ordini boom anche per la controllata Ferrari, che ha visto le immatricolazioni crescere di uno stratosferico 87,5%. A Piazza Affari il titolo Fiat è in frazionale calo dello 0,53% a 4,518 euro.