Google registra la prima perdita della storia

by Redazione Commenta

A causa degli effetti devastanti della crisi economica abbiamo visto cadere come birilli azienda leader dell'economia mondiale..

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A causa degli effetti devastanti della crisi economica abbiamo visto cadere come birilli azienda leader dell’economia mondiale, di tutti i settori, senza nessuna eccezione. Nonostante questo è probabile che non sia venuto in mente a nessuno di pensare che i problemi della crisi economica potessero riguardare anche Google, il motore di ricerca più famoso del mondo.

In effetti non è che Google sia in difficoltà, semplicemente durante i primi tre mesi del 2009 ha registrato un calo dei ricavi del 3%, una cifra che se collocata all’interno dell’attuale contesto economico non solo non è preoccupante ma appare addirittura irrisoria.


La cosa, tuttavia, ha fatto ugualmente scalpore sia che la si legga come una cosa positiva sia che la si interpreti, al contrario, come negativa. Alcuni, infatti, hanno sottolineato la notizia soprattutto facendo luce sul fatto che questa è in assoluto la prima volta nella storia che Google registra una perdita, ad ulteriore riprova che la crisi esiste davvero per tutti.

Quelli che, invece, vedono il bicchiere mezzo pieno hanno dato enfasi soprattutto all’aspetto positivo della vicenda: una perdita così bassa, alla luce di quello che stanno attraversando le altre aziende, dimostra che Google è talmente forte da essere in grado di resistere benissimo anche ad una crisi economica di simile portata come quella attuale.


In ogni caso si tratta di dati per nulla preoccupanti. Google, infatti, ha chiuso il 2008 con una crescita del 6% e le perdite del 3% relative al primo trimestre 2009 sono state comunque inferiori alle previsioni.

Il ceo di Google Eric Schmidt ha affermato che nessuna società è immune alla crisi e Google la sta avvertendo come tutte le altre e, per questo motivo, sarebbe da irresponsabili non tenere sotto controllo le spese. Tra le varie misure di contenimento dei costi è prevista una lieve riduzione del personale e un taglio del 69% per le spese relative a nuovi maxicomputer e altri progetti.

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